L'edificio
è ubicato all'estremità di una stecca di case in linea, definita
da due strette vie e da una piazzola.
L'ossatura portante dell'edificio, eseguito su tre livelli fuori terra, è
costituita da setti murari coperti con volte di differente tipologia e spesso
non allineati in verticale, da una rete muraria notevolmente squilibrata in
talune membrature, da una copertura a tetto su ordine ligneo sulla estremità
di testata, a lastrico solare verso l'interno.
Interessata da molteplici interventi (apertura echiusura, di vani, di porte
e realizzazioni di tramezzature) la struttura muraria si presenta fortemente
degradata a livello di "sistema strutturale", di "elemento strutturale",
di "materiale". Il degrado strutturale globale è evidenziato
dalla rottura di quasi tutti i collegamenti verticali tra i setti murari e di
quelli orizzontali tra volte e murature di imposta o timpano, questi elementi
fanno dedurre uno smembramento della compagine muraria, nonchè dei relativi
meccanismi di scarico al piano di sedimento di tutte le azioni spingenti orizzontali.
Il degrado del singolo elemento strutturale risalta nei setti murari dalla presenza
di diffuse e consistenti fessurazioni passanti, da parzializzazioni dei paramenti
(nei setti con nucleo) ed in particolare delle murature d'ambito, con evidenti
deformazioni nel loro piano e conseguenti rigonfiamenti e fessurazioni da schiacciamento.
Negli orizzontamenti voltati il degrado è evidenziato da quadri deformativi
estradossali e quadri deformativi intradossali tutti tendenti ad evidenziare
l'allungamento della corda (causato da rotazione delle sezioni d'imposta).
Il degrado a livello di materiale è evidenziato dalla rottura e frantumazione
meccanica dei conci, oppure al piano terra e in alcuni punti della copertura
dalla presenza di umidità di risalita e di infiltrazione.
Le cause di tale quadro lesionativo sono associabili all'arditezza progettuale
originaria che prevedeva un edificio voltato su tutti e tre i livelli, benchè
caratterizzato da un limitato carico stabilizzante (solo quello dei tetti sull'ultimo
orizzontamento spingente), alla sua posizione di "testa" con il conseguente
sommarsi nell'ultima maglia strutturale di tutte le azioni interessanti i piani
delle murature longitudinali di cortina e di spina alla stecca, ai traumi intrinseci
(aperture a strappo, modifiche dei setti), ed infine, al processo di degrado
chimico-fisico per vetustà dei materiali.
Il comportamento strutturale degli orizzontamenti è caratterizzato da
un meccanismo di trasmissione carichi essenzialmente per resistere ad attrito
e localizzati effetti piattabanda nelle sezioni sottostanti queelle alle reni
esenti da fessurazioni.
Il comportamento dei setti murari è invece caratterizzato da diffuse
situazioni di carico di punta, particolarmente accentuate nelle murature d'ambito
a corpo multiplo, dove i paramenti risultano sostanzialmente separati. Entrambe
i comportamenti tendono ad evolvere verso il collasso, l'uno per l'insorgere
di azioni esterne, che se pur di lieve entità, potrebbero causare con
il loro sommarsi un'accentuata eccentricità dei carichi sui setti d'imposta
delle volte, l'altro per la diminuzione delle aree reagenti nelle murature più
marcatamente parziali.