INDAGINE MORFOLOGICA


Visto dall'esterno, il Palazzo dell'Ateneo, si puÚ presentare come una struttura " pesante ", ma cio' nonostante, riunisce solidita' ed economia con semplicita' di sistema, quindi non trascurando neppure il collegamento, essenziale, fra le varie parti che lo compongono.
Infatti, come si puo' vedere dalla fotografia 1 ( risalente alla fine dll'800) l'Ateneo presenta un corpo di fabbrica esteso prevalentemente in lunghezza, di pianta rettangolare e dimensioni alla base di 138.60 x 89.00 metri, che si discosta non poco da quella prevista dal Castelli.
Essendo l'Ateneo nato come un edificio atto a contenere tre strutture eterogenee di diversa destinazione, il progettista, ha dovuto cercare una architettura che riesce a contenere, armoniosamente, le singole parti, riuscendo ugualmente a darci, nel complesso, una visione unitaria. L'Universita' ed il Museo che rappresentano la parte pi nobile dell'edificio, sicuramente hanno inciso fortemente su questa scelta, delineando un marcato eclettismo nella soluzione del Castelli, che e' riuscito ad abbinare l'architettura che pi si adatta alle finalita' dell'edificio.

Invero, al pianterreno, che e' occupato da scuole, si e' pensato ad una architettura piu' sobria di decorazioni; l'esterno e' realizzato con un semplice bugnato, di pietre sbozzate, costituenti il paramento murario. L'intero piano prende luce tramite finestroni di forma circolare, poste ad un'altezza dal piano stradale pari a 2.20 metri circa, che danno ancor piu' l'idea di essere solo dei vani per la luce e non dei veri e propri affacciatoi. La cornice esterna di queste finestre e' evidenziata da un bordo in bugne, che ne seguono il profilo. Questo schema di finestroni e' ripetuto in maniera analoga su tutti e quattro i lati dell'edificio ed inoltre ogni prospetto e' completato di ingresso. Essi risultano essere posti a due a due in asse; l'entrata principale si affaccia su Piazza Umberto, mentre le altre rispettivamente su Via Crisanzio e Via Nicolai per quelle laterali e su Piazza Cesare Battisti per quella retrostante, anche se quest'ultima non viene pi utilizzata come ingresso. Esse, inoltre, ad eccezione di quella posta in direzione Nord-Ovest, collegano direttamente i tre ampi cortili interni dell'Ateneo con l'esterno, in modo tale da ricevere luce ed aria da queste. L'entrata posteriore accede invece ad un lungo corridoio parallelo al lato lungo dell'edificio, che serve a collegare i vari ambienti che vi si affacciano. Lungo esso inoltre, sul lato che da verso i due cortili piu' piccoli, sono presenti dei finestroni, e precisamente quattro per ogni giardino, in modo da rendere illuminato ed arioso il tutto.

Passando al piano primo, ovvero il piano dell'Universita' e del Museo, si e' cercato di valorizzarlo maggiormente, dando risalto alla struttura con un tipo d'architettura che esprimesse " nobilta'" e " grandiosita' ", e quale se non quella neoclassica la piu' adatta?

Sono dunque stati ripresi disegni classici di linee greco-romane, che secondo la teoria Albertiana e Palladiana conferiscono nobilta' agli edifici pubblici, per la loro perfezione e per l'autorevolezza che deriva loro dall'antichita'.

L'intero piano e' finestrato con soluzione a timpano cioe' con finestre ad edicola. Il paramento esterno e' semplicemente intonacato, come lo e' del resto al piano superiore, scelta che rende ancor pi evidenti i particolari classici. Il secondo piano non si discosta molto dal primo, ad eccezione del particolare di chiusura delle finestre che ' semplicemente un architrave a rilievo.

Tutti e quattro i prospetti sono resi ancor pi ordinati dalla posizione in asse, sui tre piani, dei finestroni che si susseguono nell'ordine in cui sono stati descritti.

Dimensioni cosÏ imponenti dell'opera, danno l'idea di avere delle ali
immense e slegate dal resto del corpo e quasi formanti due fabbricati a parte, pertanto il Castelli, ha pensato di realizzare delle testate d'angolo, piu' avanzate rispetto al profilo, che ne richiamano l'aggiustamento di mezzo racchiudendo meglio le parti completando il concetto.

Inoltre per evitare un distacco troppo brusco tra i piani, si sono realizzati cornicioni di diverse linee geometriche, che sono pi sporgenti rispetto alle facciate, e ne percorrono l'intero edificio.