STUDI PREPARATORI ALLA COSTRUZIONE DELL' ATENEO
Dalla relazione tecnica dell'arch. Giovanni Castelli si estrae quanto segue:


"....Ognun vede agevolmente, anche prescindendo dall'articolo del programma che lo prescrive, che questo edificio deve avere tre piani, uno che racchiude le scuole elementari, il Liceo, il Ginnasio, l'Istituto tecnico e le scuole tecniche, l'altro l'Universita' e il Museo ed il terzo il Convitto.

Posta questa triplice distinzione , quale partito era piu' conveniente per la distribuzione della localita' nei differenti piani ?

Pel convitto non poteva esservi dubbio: l'ultimo piano era il piu' acconcio; la difficolta' poteva sorgere per le scuole e per l'Universita' ed il Museo. Quali delle due parti cioe' bisognava porre al pianterreno e quale al primo piano superiore.

A noi parve opportuno stabilire al pianterreno le scuole: e perche' esse sono maggiormente frequentate, ed in generale dai giovinetti in numero maggiore che in altra parte, e quindi riusciva pi acconcio dar loro un adito immediato: e perche' per la loro naturale tendenza al frastuono era meglio che non transitassero per le scale, e quindi non recassero disturbo alle altre parti dell'edificio.

L'Universita' ed il Museo poi, ramo pi elevato dell'istruzione, e, se e' possibile dirsi, anche pi nobile, ove studi piu' alti e piu' severi domandano maggior calma e raccoglimento, posti al piano superiore, rimarrebbero nel sito piu' decorato dell'edificio, e lungi dal chiasso inevitabile fra le grandi masse dei fanciulli. Ne la necessita' di aver grandi sale, ed in conseguenza maggiori altezze per gli sviluppi delle volte puo' esser ragione di porli altrove: poiche' negli " spaccati " del nostro progetto abbiamo mostrato il modo onde avere dei grandi compresi in una ragionevole altezza.

Nell'ultimo piano finalmente, come dicemmo, e' distribuito il Convitto, completamente isolato e posto nel tempo stesso in relazione con le scuole, l'Universita' ed il Museo mediante scalette secondarie.

E qui vediamo che sia risposta la difficolta' maggiore del soggetto, dappoiche' di natura esclusiva ed eterogenea alle parti comprese negli altri due piani, non agevolmente poteva innestare la pianta delle altre due.

Si aggiunge poi che all'aja assegnata, sufficentissima per lo sviluppo dell'Universita' e del Museo ,ed anche delle scuole, era angustissima per gli usi del Convitto, ammesso che non se ne volessero suddividere le parti, aggiustandole in differenti piani, ma inceppando la sorveglianza e il servizio e togliendo l'unita' e l'assieme di tutto cio' che concerne la vita privata dei Convittori.

A noi parve indispensabile, e porremmo ogni nostro studio a risolvere il problema di riunione nello stesso piano quanto si e' chiesto come localita' del Convitto, senza ricorrere allo sconcio ripiego accennato di sopra.

TAVOLA 1 - PLANIMETRIA

Questa indica l'insieme della piazza coi fabbricati adiacenti ed il nuovo edificio, circondato ad ovest, est e nord da altre strade giusta il programma. Per decorazioni della piazza, abbiamo posto due monumenti in mezzo ad essa, che corrispondono cogli assi di due ingressi agli Orti Agrari.

TAVOLA 2 - PIANTERRENO

In questo abbiamo riunito come dicemmo in principio la scuole elementari, il liceo, le scuole tecniche, l'istituto tecnico ed il ginnasio nel seguente modo:

Da tre grandi vani di porta circolare nel fronte verso la piazza, si ha l'adito al vestibolo, a destra ed a sinistra del quale sono delle stanze per inservienti, e custodi, ed in seguito la scala principale e due altri compresi ad uso di magazzini. Per questo vestibolo si esce nel vasto cortile centrale a tutto il fabbricato, che da luce ed aria alla maggior parte delle localita', e nell'istesso tempo che porge alla pianta quell'aspetto di grandiosita' che dev'essere inerente ad ogni pubblico edificio, risponde ad una delle maggiori esigenze di una simile costruzione: cioe' circolazione dell'aria primo elemento dell'igiene.

Altri quattro cortili secondari, divisi tra loro nel lato Occidentale dell'Oratorio per gli Alunni esterni, e nel lato Orientale dalla Sala di riunione per le sessioni mensuali, nel tempo stesso danno luce ed aria al rimanente dell'edificio, costituiscono col cortile principale un sistema di ventilazione.

Nel centro del detto vestibolo e nei due lati di esso, si innestano due portici, i quali sviluppandosi nel fabbricato, vanno ad unirsi nella parte postica di esso, e mettono in piena comunicazione le scuole ed i locali annessi. Questi due portici, spiegandosi uno nel lato Orientale, e l'altro nell'Occidentale si bipartiscono - uníala costeggia e definisce il cortile principale, e l'altra ognuno dei cortili secondari; in tal modo spingendosi verso settentrione vanno a congiungersi da quel lato, descrivendo la sagoma interna della pianta e distinguendone le singole parti .

Il porticato verso occidente, mena all'Istituto tecnico, le cui sette sale circondano uno dei cortili secondari, ricevendo da esso, e dai fronti esterni verso occidente e mezzogiorno.

In questa parte del pianterreno, come in tutte le altre, essendovi domandata una separata latrina per ogni scuola, le abbiamo aggiustate, come vedasi in pianta, alle spalle della istesse sale, e con facilissimo accesso da porticine laterali.

Proseguendo il portico nell'istesso lato, e limitrofe all'Istituto tecnico trovansi le tre sale per le scuole tecniche, con una quarta sala pel disegno, ed un compreso pei professori e pel Direttore, comune anche all'Istituto.

Come abbiamo detto, i due cortili ci cingono l'Istituto tecnico, e le scuole tecniche, sono divisi tra loro da un grande Oratorio per gli alunni esterni, che riceve luce da entrambi i cortili, e che ha ingresso dal portico che costeggia il cortile principale.

Nel lato Orientale dell'edificio e poste simmetricalmente all'Istituto ed alle scuole tecniche, sono le scuole elementari, ed il Liceo. Le prime hanno n6 sale con sei separate latrine ed un compreso pei professori e del Direttore, e l'altro ha tre sale ed altrettante latrine, ed un simile compreso pel Direttore e Professori. Questi due cortili sono divisi da una gran sala per le sessioni mensuali, comune ai professori del ginnasio e del liceo, e nel lato destro di essa tre stanze contigue, ognuna al rispettivo ufficio del Liceo, ginnasio ed Istituto.

Come nell'altra parte, il portico che si volta parallelo al fronte verso il nord divide il Liceo dal ginnasio.

Questo si sviluppa su tutta la linea del fabbricato verso il settentrione, ed ha un'entrata separata in questo lato ed un vestibolo a se', nel modo stesso che l'Istituto tecnico e le scuole tecniche hanno uno speciale ingresso sul laterale che guarda l'oriente. E' composto di cinque sale con cinque latrine e di una sala pei professori e pel Direttore, le quali hanno luce dal fronte verso settentrione.

Il vestibolo di questo lato, intersecato come quello verso mezzogiorno dal portico di circolazione, ha nella parte destra una scala esclusivamente destinata al Convitto ed alla grande aula delle Accademie, nella parte sinistra dei compresi per custodi ed inservienti.

Nell'estremita' dei due portici paralleli al lungo lato dellíedificio abbiamo aggiustato quattro scalette secondarie, ed altre due nell'estremita' verso mezzogiorno dei due portici che costeggiano il cortile principale, affinche' i convittori potessero agevolmente dai dormitori scendere all'Universita', al Museo ed alle scuole.

Nel vestibolo dell'ingresso verso il fronte di mezzogiorno e la scala principale di rappresentanza, di accesso all'Universita' e al Museo, ed alle famiglie dei convittori, e finalmente in un compreso ricacciato accanto alla sala per le sessioni mensuali e posta una piccola scaletta, destinata esclusivamente per la sala di ostetricia, che ha ingresso dal portone verso oriente.

Benche' le sale delle scuole elementari fossero destinate a contenere 70 alunni ognuna, mentre quelle del ginnasio, del Liceo, dell'Istituto e delle scuole tecniche ne contengono 100, abbiamo creduto per euritmia della pianta dare a tutte l'istessa dimensione di circa 88 metri quadrati, spazio sufficientissimo per le scuole di un tal numero di alunni.

I portici di circolazione, racchiusi fra i due corpi di fabbrica, paralleli ai lati maggiori, sono di tratto in tratto illuminato da rivolte, che hanno finestre sui lati corti del fabbricato. A destra ed a sinistra del fabbricato sono gli orti agrari, botanici e sperimentali, in mezzo ai quali abbiamo aggiustato delle grandi stufe con costruzioni di fabbrica ferro e lastre, ed ai quattro angoli delle stanzette per deposito attrezzi, e quanto altro puo' accorrere per gli orti e persone ad essi addette. Ai detti orti, di un livello superiore al piano della strada, si giunge con delle scalette ai quattro lati; un pluteo li racchiude in giro, ed in tal modo un largo viale resta intorno agli orti stessi, pei quali si ha l'adito agl'ingressi laterali dell'edificio.

La piazza d'arme per gli esercizi ginnastici sara' in uno dei quattro cortili secondari, i quali rimangono completamente liberi, essendo il passaggio disimpegnato esclusivamente dal portico.

TAVOLA 3 - PRIMO PIANO

Vista la convenzione di porre al primo piano l'Universita' ed i Musei, poiche' l'una parte inerente all'altra ed entrambe necessarie a quella parte gia' colta, che aspira all'istruzione elevata, si e' utilizzata tutta la superficie, dando largo sviluppo ai diversi usi, tanto piu' che la pianta prestavasi essa bene, e facendo in modo che questa parte dell'edificio, che e' la pi nobile e nel tempo stesso ne definisce il carattere principale, fosse la pi importante ed avesse quella forma grandiosa che giustamente le si addice. Cio' non pertanto si e' pensato a separare l'Universita', per cio' che riguarda scuole, dai Musei.

Sicche' giunti sulla grande scala nel portico, si accede dalla parte orientale ai Musei, e dall'altra, l'occidente, all'Universita' e dal fronte alle abitazioni del Preside e del Direttore, divise da una grande sala atta a ricevere personaggi d'importanza e ad altri usi di tal fatto. Come facilmente scorgersi, queste due abitazioni sono perfettamente separate e possono riunirsi a formarne una sola, come e' richiesto nel programma sviluppasi il portico come nel pianterreno, e nell'Universita' disimpegna e separa le cattedre, il gabinetto anatomico ,le sale pei professori e gl'inservienti, come nei musei disimpegna i gabinetti, la biblioteca ed locali annessi. Esso ha comunicazione con le scalette secondarie e riunisce le parti alla grande aula per i pubblici esami ed accademie, situata nel centro del gran cortile nella parte settentrionale e disimpegnata alla grande scala che accede al convitto.

Le cattedre dell'Universita' sono ampie e spaziose, ed annessi ad esse sono vestiboli utilissimi pel trattenimento dei giovani, che attendono l'apertura di qualcuna scuola.

Il teatro anatomico e' situato tra i due cortili secondari, e' spazioso e ben aerato, come la natura dell'uso cui e' destinato richiede. Per le sale di Ostetricia si e' avuto il pensiero di separarla dall'Universita' e di metterla invece dalla parte orientale nel locale simmetrico a quello del teatro anatomico; essa abbenche' sia annessa ai locali dei gabinetti, ne e' completamente separata ed e' disimpegnata da apposita scaletta, come e' descritto nel pianterreno.

La parte orientale e' tutta distribuita di grandi sale, la biblioteca ha una sala da studio separata dal deposito dei libri ed il gabinetto chimico ha il laboratorio distinto.

Generalmente si e' cercato di dare ampio sviluppo a quei locali che non riescono mai abbastanza sufficienti, e che nel prodigar del tempo e delle invenzioni hanno bisogno di ampliazioni continue.

La grande aula destinata ai pubblici esami ed accademie, di una decorazione che ne rileva la nobilta' del carattere, e di un'ampiezza troppo necessaria, non prestavasi precipuamente all'uso degli esami periodici di minore importanza.

Si vide quindi il bisogno di altri locali e nacque il pensiero di utilizzare i tre prossimi compresi ad un tale uso, completando in tal modo l'euritmia della pianta, e soddisfacendo ad eventuali bisogni che l'occasione potesse far nascere.

TAVOLA 4 - PIANTA DEL SECONDO PIANO

La difficolta' maggiore pero', come avanti e' detto, si e' incontrata nel voler che il convitto fosse tutto riunito, e non mancasse in nulla del richiesto dal programma. Con tali dati parea a prima vista che tutto un intero piano offrisse troppo angusto locale, ed obligane a staccare una parte del convitto per metterla in altro piano; ma il concetto dell'insieme della pianta, eseguito in previggenza dell'ostacolo, e l'accurato studio, lo han fatto superare , sicche' ,se non avvi neppur un metro quadrato di superficie esuberante, pur nondimeno non solo nulla vi fa difetto, ma si e' riuscito a tutto distribuire convenientemente, anzi con comodo decoro.

Pensiero originale della distribuzione e' stato quello di situare i dormitori ben esposti ed aerati, disponendo i cellulari, destinati ai pi grandi, nell'interno, affinche' fossero meno soggetti alle distrazioni.

Quest'ultima condizione non e' tanto necessaria a quelli piu' giovani che son riuniti in dormitori comuni e sorvegliati da un prefetto, e percio' sono posti verso i lati esterni dell'edificio. Contemporaneamente si e' staccata l'Amministrazione e le sale di udienza, che messe sul fronte principale sono disimpegnate dalla grande scala ivi presso, la quale serve anche alla comunicazione diretta coll'osservatorio astronomico, ove si accede con apposita scaletta quasi in proseguimento della detta grande scala. Mentre questa disimpegna la parte quasi rappresentativa del convitto, l'altra scala posta in fondo al grande cortile serve esclusivamente alla vita interna dei convittori, non dovendo dar altro adito se non alla gran sala per le accademie del 1 Piano.

Dei corridoi di circolazione, rischiarati nelle estremita' e nelle rivolte da grandi vani disimpegnano le varie parti; essi sono conservati come nel primo piano pei soli due lati maggiori, ma invece di determinare il cortile principale sui due lati pi lunghi, separa e disimpegna invece i dormitori cellulari posti a destra ed a sinistra di esso in questo senso, ed anche nel senso normale in centro al grande cortile.

I dieci grandi dormitori colle annesse stanze da studio, latrine, guardaroba e stanza per l'inserviente sono disposte nel seguente modo: due sul fronte principale, quattro sui cortili secondari e parallelamente al lato maggiore e quattro sui laterali esterni dell'edificio. Il fronte a mezzogiorno del cortile principale e' occupato dall'infermeria e vicina ad essa il direttore spirito, mentre gli ammalati gravi, coll'infermiere di guardia e la farmacia sono situati ivi presso sul fronte posteriore dell'edificio, e, per quanto e' stato possibile, appartati.

Il lato posteriore infine dell'edificio Ë occupato inoltre nel centro dal refettorio; annesso ad esso la cucina e la dietrocucina, ed i due estremi di questo lato dall'oratorio pei convittori nella parte verso l'infermeria e dal teatrino nell'altra.

OSSERVATORIO ASTRONOMICO

Richiesta dal programma una Specola astronomica, si e' ideato porla in centro al fronte principale; la torre che ivi asservasi e' destinata a tale scopo, giovando nel tempo stesso alla decorazione dell'edificio. Nella parte pi bassa di essa, che forma difatti un terzo piano, e che nel prospetto e' espressa da un attico decorato, ricevendo luce dagli altri tre lati, e' adibita agli usi inerenti all'astronomia.

Giuntovi per la scaletta, descritta nel 2 piano, si accede ad un corridoio da cui entrasi in un gran locale atto al deposito di macchine, apparecchi ed altro, e lateralmente da una parte ad una stanza da studio del direttore della specola, e ad una scala a chiocciola in ferro che prosegue fino alla cima della torre, ove verra' collocata la cupola coll'apparecchio meccanico per le osservazioni.