CORTILE PRINCIPALE

Passando all'interno, si nota immediatamente che l'intera struttura poggia su pilastri a pianta diversa ed il soffitto e' costituito da volte, a crociera nei porticati, ed a botte nei corridoi interni. Attraverso la diversa combinazione delle tamponature, si sono cosi' creati i vari ambienti, con corridoi di collegamento, i cortili interni e i diversi vani.

Entrando da Piazza Umberto si entra nell'androne con dimensioni di 12.60 metri di larghezza per 7.80 metri di lunghezza. Particolare attenzione e' da porre alla sua chiusura, costituita da una particolare volta a botte di generatrici parallele al lato maggiore dell'androne. Queste volte trovano solitamente appoggio su murature continue, in modo tale da poter scaricare su di essi i loro pesi. Nel caso nostro specifico viene a mancare questo requisito essenziale, in quanto i tre portali d'ingresso hanno costretto il progettista ad una soluzione meno convenzionale. Come si puo' vedere dal disegno schematico, tale volta, scarica su otto appoggi, ed e' intersecata ortogonalmente con altre tre volte, di dimensioni ed altezza minori, che ne seguono l'asse dei portali d'ingresso.
Questo sistema di volte e' ripetuto in maniera analoga anche sui due ingressi laterali, anche se mimetizzata dalle tramezze, sicuramente di costruzione postuma.

Attraversato l'androne si accede, ad uno dei tre cortili interni, di dimensione 43.60 x 17.80 metri, che e' circondato interamente da un quadriportico. I pilastri che danno sul cortile, sono raccordati superiormente con un arco, mentre la volte sono a crociera, poste tutte sequenzialmente in asse tra di loro, creando cosi', una visione prospettica particolare, che trova termine in fondo al corridoio. Passando attraverso il porticato si puÚ notare che le volte, sono appoggiate internamente su due pilastri che vogliono richiamare quelli esterni, anche se minimamente visibili, in quanto inglobati dalla muratura stessa ( vedi foto ).

Le finestre del pian terreno, sotto il porticato, sono di linee semplici, di forma circolare e con dimensioni tali da non consentirne l'affaccio, e poste in modo da ricevere pi luce possibile. Inoltre la luce che entra dal cortile, crea un'alternanza di chiaroscuri che disegnano sulla parete interna del porticato, il profilo delle arcate esterne di esso .

Dall'interno del cortile sono ben visibili le finestre del primo e secondo piano, le prime di forma rettangolare con chiusura ad arco di tipo serliana, le seconde, pi strette delle precedenti, e sormontate da un architrave. La parte centrale del prospetto frontale ( vedi foto ) e piu' avanzato rispetto al suo profilo, come a richiamo di quello esterno. Questo corpo contiene tre file di finestre in asse con chiusura, partendo dall'alto verso il basso, ad arco serliano e ad arco. Le due cornici marcapiano, ritraggono le stesse linee di quelle esterne. Il cornicione interno invece e' meno decorato e si riduce ad una semplice dentellatura. Questo schema d'insieme e' ripetuto analogamente sul prospetto fronteggiante questo.

Al pian terreno invece, sono delle arcate, in asse con i tre portali d'ingresso, e di accesso all'atrio, tramite il quale si accede all'interno dell'Ateneo. L'attico e' invisibile dal centro del cortile, ma spostandosi di qualche metro verso i lati, diventa visibile, rovinandone i prospetti. La pavimentazione del cortile, dell'androne dei porticati e dell'atrio Ë tutta realizzata in lastre di marmo quadrate, disposte a rombi.

L'atrio, descritto prima, e' di collegamento tra il cortile e la parte centrale dell'Ateneo. All'interno di esso trovano apertura sei portoni, tre per lato, d'ingresso sul lato sinistro alla cappella. Frontalmente si apre sul corridoio trasversale ad esso, sul quale trova inizio la gradinata che porta al Museo.