Comfort e Risparmio Energetico
COMFORT E RISPARMIO ENERGETICO NEGLI EDIFICI: NORMATIVA E PROBLEMATICHE TECNOLOGICHE Spesso maggiori livelli di comfort implicano maggiori costi energetici, risultando ovviamente in contrasto con le attuali esigenze di risparmio energetico. Conviene, innanzi tutto, definire la parola comfort: è generato dalla sensazione di soddisfazione fisica e mentale, dipendente da parametri termici, acustici, illuminotecnici, qualità dell'aria,... In sede progettuale, ci si limita alla valutazione di grandezze misurabili con sufficiente attendibilità, e cioè ai parametri di fisica ambientale. Bisogna, in ogni modo, tenere costantemente presenti le due esigenze contrastanti sopra menzionate. Si valutano, così: -Le caratteristiche ambientali; -Le tipologie edilizie; -Le tecnologie dei componenti edilizi, ed in particolare delle cortine esterne; -Le tipologie e tecnologie degli impianti di climatizzazione. La soluzione più appropriata è quella bioclimatica. Difatti l'Architettura Bioclimatica studia gli aspetti tecnologici e tipologici più adeguati alle caratteristiche climatiche del sito, massimizzando l'uso delle energie rinnovabili (soprattutto quella solare); si cerca di ridurre al minimo l'apporto degli impianti alimentati con fonti energetiche non rinnovabili. Quest'architettura, che nei nostri giorni sta riscuotendo grande successo, già esisteva: si pensi ad alcuni decenni fa, allorquando, non esistendo l'impiantistica, questa era l'unica soluzione da attuare per una migliore abitabilità. Oggi, ad esempio, il comfort termoigrometrico dipende dalla temperatura dell'aria, dall'umidità relativa, della temperatura media della superficie radiante, dalla velocità di movimento dell'aria, dall'abbigliamento, dall'asimmetria del campo radiante, dalle correnti d'aria,... Inoltre, tutti questi dati, per essere valutati, devono essere messi a confronto con quelli indicati nella ISO 7730. Se si tiene conto che i consumi energetici dipendono dal sito, dall'edificio, dall'involucro (trasmittanza, tenuta all'aria, superfici vetrate, capacità termica,...), dall'impiantistica, dalle utenze interne,..., si comprende che, alla progettazione, occorre un approccio multidisciplinare. Normative sul risparmio energetico sono la Legge 10/91, il D.P.R. 412/93 (che si occupa degli impianti ma rimanda ad una serie di norme UNI),... che richiedono, ad esempio, come verifiche: - Il coefficiente unitario di dispersione (=Cd: per unità di volume e per grado); deve essere Cd < Cdlim, dove Cdlim è il coefficiente unitario di dispersione limite ed è in funzione della zona climatica e del fattore di forma S/V (= superficie involucrante/volume). Si tenga conto che al crescere del Cd aumenta la dispersione termica. La zona climatica dipende dal numero di gradi giorno (GG): esso è l'unità di misura e rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura dell'ambiente (20°C) e la temperatura media giornaliera. Il valore dei gradi giorno rappresenta la maggiore o minore necessità di riscaldamento all'interno degli edifici della località considerata. -Il fabbisogno energetico normalizzato (=F.E.N.) deve essere minore di quello limite (=F.E.N.lim). Quest'ultimo tiene conto delle dispersioni valutate in funzione del Cdlim, degli apporti gratuiti interni e del rendimento dell'impiantistica; a differenza del F.E.N. che tiene conto anche del rapporto S/V e del Cd. Altre innovazioni della Legge 10/91 sono state: -Nuova definizione delle caratteristiche tecnico-costruttive; -Certificazione energetica degli edifici; -Individuazione del responsabile per i consumi energetici per le utenze a consumi rilevanti; -Piano Energetico Regionale; -Piano Comunale per l'uso delle fonti rinnovabili di energia. Si conclude elencando le diverse energie rinnovabili, compreso anche le assimilate: -Energie rinnovabili: sole, vento, energia idraulica, energia geotermica, maree, moto ondoso, trasformazione rifiuti organici ed inorganici,... -Fonti assimilate: cogenerazione (produzione contemporanea di energia elettrica ed energia termica), calore recuperabile dai fumi di scarico, risparmi di energia.