I
COMPONENTI COSTRUTTIVI: I PARAMENTI MURARI
(1° PARTE)
a)
mattoni in pasta molle;
b)
mattoni trafilati;
I
mattoni in pasta molle sono sempre pieni, e sono eseguiti con il metodo
tradizionale del mattone fatto a mano, ciò la pasta viene inserita in una
stampo, lo stampo da la forma al mattone, dallo stampo si toglie il blocco di
argilla, si lascia essiccare e poi lo si mette nel forno per la cottura. Nel
cassero si mette un po’ di sabbia per far si che si tolga facilmente il blocco
di argilla. I mattoni trafilati sono fatti invece in modo un po’ diverso. Essi
possono essere pieni, ma in genere sono forati, ottenuti spingendo la pasta
d’argilla attraverso la trafila che gli da la forma. Da questa trafila esca un
filone che viene successivamente affettato, ottenendo i singoli mattoni. Ponendo
a confronto due mattoni di uguali dimensioni, uno realizzato in pasta molle e
l’altro trafilato, si vede che quello trafilato pesa di più di quello in
pasta molle, questo perché il primo è molto più compatto, essendo la pasta
spianta a pressione attraverso la trafila, rimanendo più compatta e meno
porosa. Questo comporta un diverso assorbimento di acqua tanto più maggiore nel
mattone a pasta mole, che se posto sulla malta, non fa che succhiarne l’acqua,
togliendo quell’elemento che è essenziale a far si che la malta faccia presa.
Il mattone in pasta molle, prima di essere murato dev’essere sempre bagnato,
in modo tale da non togliere acqua alla malta. Il mattone trafilato, invece può
essere posto in opera senza essere bagnato, proprio per immersione, ma
semplicemente spruzzandolo con l’acqua. La misura del mattone non è casuale,
ma è legata in proporzione alla mano dell’uomo e in genere ha un peso
compreso fra i 2,5 Kg e i 3 Kg. Il mattone unificato italiano ha le seguenti
misure fondamentali, 25 cm di lunghezza, 12 cm di larghezza, 5,5 cm di spessore.
Questo fa si che sommando a queste misure i giunti di malta, otteniamo che il
mattone per il lungo equivale a due mattoni posti di testa, e a quattro mattoni
messi di spessore; c’è quindi una modularità di 1, 2, 4, che è molto
importante perché consente di realizzare dei motivi decorativi.
Altro
elemento fondamentale della muratura è la malta. Solitamente si realizza un
centimetro di spessore di malta. Se noi sviluppiamo il giunto di malta
corrispondente ad un mattone, otteniamo che la superficie dei giunti malta
rispetto alla superficie totale della superficie di muratura è 1/5. Ciò
significa che a seconda del colore che ha la malta, possiamo cambiare
radicalmente l’aspetto di una muratura, a seconda del colore, a secondo del
tipo di giunto. I componenti fondamentali della malta sono:
-
la sabbia:
a)
sabbia fine
(granuli fino a 3mm)
b)
sabbia media (granuli
fino a 5mm)
c)
sabbia grossa (granuli
fino a 7 mm)
-
i leganti, che in genere dono
il cemento e la calce idraulica, cioè una malta bastarda.
Una
volta la malta veniva semplicemente realizzata con sabbia e calce aerea, ciò
calce spenta che veniva prodotta in forni mediante cottura di calcaci. Oggi
invece il cemento viene prodotto con il clinker, e la calce idraulica è un
sotto prodotto del cemento, in quanto ottenuta dalla frantumazione dei granuli
di clinker addizionando degli inerti. Le malte possono avere diverse
composizioni che variano a seconda della muratura che si deve realizzare. Ci
sono malte codificate, ad esempio quelle di tipo M3 utilizzata per rivestimenti,
che ha 5 parti di sabbia 1 parte di calce idraulica 1 parte di cemento. Se
invece si deve costruire una muratura portante, occorre utilizzare una malta più
resistente, ciò che abbia meno inerti, e più leganti, ad esempio una malta di
tipo M2. La malta deve avere una giusta consistenza, è sbagliato pensare che
mettendo troppo legante, la malta risulta più resistente; c’è la malta
normale che ha la giusta consistenza, vi è la malta magra che è povera di
cemento; al contrario una malta ricca di leganti è detta malta grassa; questa
non la migliore, perché ha un alto coefficiente di ritiro, che provoca in
opera, delle piccole crepe all’interno del giunto di malta che sono molto
pericolose, in quanto passibili di penetrazione dell’acqua. Ancora
all’interno delle malte, si possono aggiungere degli additivi,
molto pericolosi per le stesse, perché contengono dei sali, che a distanza di
tempo, vengono in superficie della muratura, formando delle macchie biancastre
ovvero delle efflorescenze. Durante tutta la fase di costruzione dell’opera
bisogna dunque usare la stessa sabbia e gli stessi leganti, perché una loro
variazione, può cambiare il colore della muratura.