4 Procedure per i progetti I e II

a) Il ministero emette le opportune direttive ed istruzioni relative alle finalità dell'iniziativa e invita le scuole che lo desiderano a richiedere la partecipazione alle diverse categorie di progetti.

Contestualmente verranno forniti:

- una guida che espone
- gli obiettivi dell'iniziativa
- le priorità per i diversi ordini di scuola
- le tipologie di attrezzature e i modelli di configurazione
- itinerari-tipo per la formazione dei docenti

- una scheda in due versioni più semplice per il progetto A e più complessa per il progetto B per il quale la scuola deve formulare un progetto didattico.

b) Le scuole presentano le loro proposte e i loro progetti ai provveditori.

c) I provveditori, avvalendosi dei comitati di consulenza, operano una prima selezione e forniscono il quadro delle richieste al Ministero,

d) Il Ministero, tenendo conto delle richieste, procede alla ripartizione dei fondi per livello scolastico e per provincia e alla loro assegnazione ai provveditorati secondo le normali procedure di assegnazione dei fondi per l'aggiornamento e per il funzionamento delle scuole.
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5. Azioni generali di promozione, di supporto, di accompagnamento

Il Ministero accompagnerà il programma di sviluppo con una serie di azioni di tipo generale indirizzate sia al coordinamento e all'armonizzazione delle varie iniziative, sia alla promozione di servizi e strutture generali che hanno un valore strategico per il programma e per lo sviluppo del sistema. In particolare, e fatte salve altre possibili azioni di accompagnamento che dovessero rivelarsi utili durante lo sviluppo del programma, si sottolineano alcune linee di intervento.

a) Creazione di una rete di scuole

É necessario arrivare a costruire una rete, largamente basata sull'utilizzazione dei sistemi telematici, che coinvolga tutti i soggetti interessati e renda efficaci i processi di comunicazione, di condivisione delle informazioni e dei prodotti didattici e di cooperazione. La costruzione di questa rete e nello stesso tempo un risultato del programma di sviluppo delle tecnologie didattiche e un suo strumento essenziale. La rete sarà quindi avviata contestualmente ad esso. Sono chiamati in causa problemi organizzativi complessi considerato che lo stesso panorama delle tecnologie e dei servizi telematici e in piena evoluzione. Le soluzioni saranno necessariamente articolate ed evolutive.

Le strategie che si intendono adottare si muoveranno secondo due direttrici principali:

al) il Sistema Informativo della Pubblica Istruzione evolverà nei prossimi anni in modo da costruire una rete delle scuole, principalmente destinata a risolvere i problemi di gestione, ma predisposta per diverse modalità di comunicazione e di servizi e aperta al collegamento con altre reti; il progetto prevede che le singole scuole dispongano di attrezzature informatiche e di collegamenti specifici;

a2) le unità operative per i docenti previste dal progetto I(a) disporranno anche esse di collegamenti in rete, realizzati mediante i normali servizi telefonici e l'utilizzazione di servizi telematici fra cui l'accesso a Internet, offerti da fornitori esterni; occorre costatare che già oggi un considerevole numero di scuole ha creato questo tipo di collegamento usufruendo di fornitori di servizi telematici pubblici o abbonandosi a una vasta gamma di fornitori privati; molte scuole hanno messo in rete loro pagine telematiche e alcune sono diventate esse stesse fornitrici di servizi; l'azione del Ministero, cui certamente compete una attenta e costante analisi del rapporto fra costi e benefici, servirà da una parte a favorire una circolazione organizzata delle informazioni utili allo sviluppo della didattica, e, dall'altra, a creare le condizioni affinché le scuole possano accedere a servizi telematici a condizioni privilegiate o anche a favorire la creazione di servizi telematici nelle scuole e fra le scuole, apparendo utile sul piano culturale e tecnico anche la creazione di reti interscolastiche.

b) Servizi alle scuole per la formazione dei docenti

Le strategie adottate per l'aggiornamento dei docenti puntano largamente alla formazione locale e in servizio e all'autoformazione. É pero necessario che siano sviluppati e offerti alle scuole validi supporti per la formazione, come:

- I' organizzazione e la gestione di sistemi di colloquio e di scambio telematico fra scuole e con i fornitori di servizi
- La produzione e la distribuzione di strumenti di autoformazione,
- l'attivazione di sistemi di formazione a distanza,
- l'attivazione di servizi di assistenza e tutoraggio.

c) Produzione, standardizzazione e diffusione della documentazione

Un fondamentale strumento per alimentare una innovazione cosi diffusa è costituito da una rete di informazioni e di materiali facilmente reperibili e particolarmente studiati per i docenti In questa linea di iniziative si collocano
- La creazione di cataloghi generali dei materiali prodotti dal
le singole scuole o nell'ambito di progetti coordinati
- l'elaborazione di guide e documenti informativi (sia a stampa sia su supporto telematico) rivolti alle scuole per favorire la loro capacità di orientamento e di scelta e al mondo esterno,
- la creazione di banche di dati, banche di materiali didattici, pagine Web.
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6 Monitoraggio e valutazione dei risultati

La complessità delle azioni e l'entità delle risorse del programma è tale che un forte monitoraggio e una valutazione dei risultati in itinere, tempestiva ed efficace, ne sono una componente essenziale. Il monitoraggio e la valutazione costituiranno un vero e proprio sottoprogetto. Sarà necessaria sia una azione di valutazione interna, realizzata dai diversi soggetti del sistema scolastico coinvolti e in particolare dal corpo ispettivo, sia una valutazione esterna condotta da qualificati soggetti indipendenti appositamente incaricati.
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7 Organizzazione

La complessità di un programma così ampio, pur con l'obbiettivo della massima semplificazione dei processi e delle decisioni. richiede una attenta individuazione dei livelli e momenti di responsabilità.

a)L 'organizzazione centrale

Il programma di sviluppo. che vedrà impegnata una vasta gamma di soggetti e di centri di decisione, sia a livello nazionale sia a livello locale, richiede un forte coordinamento che garantisca la coerenza complessiva. Questa e la funzione degli organismi istituiti a livello centrale con il Decreto Ministeriale del 6 Agosto 1996:

-il Comitato di Coordinamento che ha il compito di definire, nella dimensione nazionale, i piani e le azioni, di seguirne e verificarne l'attuazione.
- il Nucleo Operativo che ha il compito di sviluppare e organizzare le azioni generali,
- le Unità Operative delle singole direzioni che hanno il compito di adattare la strategia di programma alle esigenze di settore.

Il Nucleo Operativo e le Unità operative, oltre a predisporre tutti gli strumenti che garantiscono la conduzione armonica del programma, realizzeranno in proprio alcune azioni di supporto in grado di sostenere l'azione autonoma degli istituti, ma, data La vastità e l'articolazione dei compiti, il programma dovrà avvalersi dell'azione di supporto di una grande varietà di soggetti: università e enti di ricerca. agenzie, imprese, ma anche scuole capaci di offrire servizi.

Sono già in atto, sia per l'intero Ministero sia per singole direzioni, rapporti di vario genere (spesso protocolli di intesa) con enti ed istituti: STET. RAI, Dipartimenti universitari (Dipartimenti di scienze dell'educazione di Roma III e di Firenze), Istituti di ricerca (CRS4, Istituto per le Tecnologia Didattiche e Istituto di Psicologia del CNR) Questo genere di rapporti sarà ulteriormente sviluppato.

In questo contesto dovrà essere fatto ogni sforzo affinché al programma afferiscano risorse finanziarie e supporti da fonti esterne: enti locali programmi dell'Unione Europea, privati. L'azione di stimolo e di coordinamento che ne consegue è un ulteriore impegno degli organismi di governo del programma.

Per quanto riguarda l'utilizzazione dei servizi televisivi saranno definite. anche attraverso convenzioni da stipulare nelle forme previste dalla specifica normativa, le iniziative, i progetti e le modalità di utilizzo dei canali sia via satellite, sia per ponte radiotelevisivo, sia via cavo.

b) L'organizzazione decentrata

Una azione pluriennale, diffusa e costante richiede un supporto locale vario e affidato a diversi soggetti.

I provveditorati che costituiscono uno snodo fondamentale dei diversi processi, dovranno:
- svolgere un lavoro istruttorio sulle richieste delle scuole e informare il Ministero sulla loro entità.
- gestire i finanziamenti sulla base dei criteri di ripartizione definiti dal Ministero,
- favorire l'aggregazione della domanda di formazione delle scuole e stimolare o organizzare offerte qualificate, anche avvalendosi delle scuole che, nell'ambito di progetti nazionali o locali abbiano accumulato compiti e competenze specifiche,
- stimolare e favorire i rapporti con enti e soggetti esterni capaci di offrire a livello locale collaborazioni e risorse.

Gli Ispettori potranno fornire, nell'ambito di una azione coordinata, un supporto alle scuole, la consulenza ai provveditori una funzione di collegamento e studi di valutazione.

Gli IRRSAE potranno fornire alle scuole vari tipo di supporti fra i quali servizi di guida e di documentazione. oltre che condurre ricerche specifiche nel loro territorio.
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