La progettazione architettonica è una delle discipline che ha
tratto enorme vantaggio dalle potenzialità offerte dell'informatica.
Non ci riferiamo ai soliti programmi di CAD o di rendering conosciuti anche
superficialmente da molti utenti di informatica non specialisti del settore,
ma vi portiamo l'esempio di un'applicazione professionale e decisamente
verticale creata in ambito universitario che si avvale delle caratteristiche
offerte dalla piattaforma Macintosh.
Presso il Politecnico di Bari esiste un'Associazione studentesca, denominata
"Fondazione Italiana Fotogrammetria Architettonica", il cui obiettivo
primario è l'introduzione delle nuove tecnologie nella progettazione
architettonica. Dal 26 al 28 maggio ha organizzato a Bari il II° Incontro
Internazionale sui problemi dell'archiviazione della documentazione fotogrammetrica.
All'insegna del motto "un buon rilievo è già metà
progetto", la Fondazione parte dal principio che ogni intervento progettuale
(anche se si tratta di un nuovo edificio) è sempre un intervento
di trasformazione della realtà territoriale e, quindi, la verifica
dell'impatto ambientale deve accompagnare il progetto in tutte le sue fasi
di crescita. A soddisfare questa esigenza sembra fatta su misura la tecnica
fotogrammetrica che, in sostanza, con la ripresa fotografica dell'oggetto
da due differenti punti, crea una corrispondenza biunivoca tra le coordinate-terreno
xyz (nel riferimento cartesiano determinato dai punti di ripresa fotografica)
di un qualsiasi punto e le due coppie di coordinate cartesiane delle immagini
dello stesso sulle due fotografie (già dotate di un sistema di riferimento).
Si parla di fotogrammetria diretta (o semplicemente di rilievo fotogrammetrico)
quando, utilizzando le coordinate delle immagini dei punti sulle fotografie,
si effettua il rilievo dell'oggetto fotografato. Si parla di "fotogrammetria
inversa" quando, usando le formule inverse, si rappresenta l'idea progettuale
sulle fotografie.
"StereoFot" è il programma giunto alla versione 4.0.2 e
sviluppato in HyperCard, con foto a migliaia di colori. Destinato a girare
su Macintosh di fascia medio-alta si presenta accettabile anche su Macintosh
LC con 10 Mb di RAM e scheda video per consentire sullo schermo da 12"
la visualizzazione di migliaia di colori. Il programma è in grado
di contenere circa dodici immagini anche dinamiche ed offre la possibilità
di osservare e manipolare l'immagine fotografica tridimensionale compiendo
tutta una serie di rilievi planimetrici relative alle coordinate x,y,z che
possono essere lette immediatamente nei box relativi e registrati tramite
apposito pulsante in un apposito campo a scorrimento. Tutti i punti rilevati
possono essere rappresentati in pianta (x,y), prospetto (x,z) e sezione
(y,z).
(a cura di Elio Vitaliano)
Una pagina della scheda relativa al complesso monumentale di S.Scolastica in Bari. Facendo click sull'immagine grafica, si può visionare nel riquadro in basso a sinistra, un filmato QuickTime relativo all'area selezionata. Il pannello è predisposto, anche, per una serie di pulsanti, a disposizione dell'utente, per l'arricchimento della scheda.
La card "Rilievo" di una scheda fotogrammetrica, che rappresenta il "cuore" del programma. La "bassa" risoluzione dell'immagine digitale, rispetto a quella fotografica, è stata compensata da un notevole ingrandimento dell'immagine numerica, che può scorrere dietro una finestra quadrata (riducibile) di dimensioni 250x250 pixel. Per fare apparire nel quadrato la zona desiderata è sufficiente individuarla con il cursore sull'immagine guida e fare click, oppure utilizzare la fila di pulsanti situata in fondo al pannello comando.
Dopo aver indicato in planimetria una serie di punti rilevati è possibile tramite gli strumenti di HyperCard disegnare e digitalizzare il grafico per rappresentarlo, in visione prospettica, sull'immagine fotografica.
·Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla Fondazione
Italiana di Fotogrammetria Architettonica (presidente: Pietro Grimaldi)
presso la Cattedra di Fotogrammetria Architettonica della Facoltà
di Ingegneria di Bari (prof. ing. Antonio Daddabbo); tel. 080/235786.