BARI-Con un dibattito sul tema «la documentazione dei beni culturali
ecclesiastici» si è concluso al centro universitario S. Teresa
dei Maschi il quarto convegno di fotogrammetria architettonica dal titolo
«l'architettura sacra: utenza, documentazione, progettazione".
Ha aperto la discussione, moderata dal prof. Giorgio Otranto, direttore
dell'istituto di Letteratura Cristiana Antica di Bari, il prof. Saverio
Misceo, responsabile di «S. Teresa dei Maschi», sottolineando
il ruolo avuto dagli studenti iscritti alla Fondazione italiana fotogrammetria
architettonica nell'organizzazione del convegno. Ha quindi preso la parola
il prof. Gaetano Fano, direttore dell'istituto di Disegno a Bari, che ha
ricordato i tentativi andati a vuoto di istituire a Bari un centro di documentazione
dei beni culturali, che prevedevano un raccordo tra Università, Regione
e altri Enti specializzati.
La prof. Pina Belli D'Elia, docente di Storia dell'arte medievale e moderna,
ha evidenziato la complessità di problemi relativi alla documentazione
dei beni culturali, non risolti neppure a livello nazionale, ponendo anche
alcuni interrogativi sulla validità della Carta sulla destinazione
d'uso degli antichi edifici ecclesiastici.
Per l'ing. Angela Cirrottola, coordinatrice del settore musei e beni culturali
dell'assessorato regionale alla Cultura, è necessario giungere in
tempi brevi ad un coordinamento tra gli istituti locali interessati al problema
della documentazione dei beni culturali e il ministero competente. L'assessorato
regionale alla Cultura, ha aggiunto l'ing. Cirrottola, ha allo studio una
convenzione in tal senso con il ministero.
E' seguito il dibattito: primo à intervenire è stato il prof.
Antonio Daddabbo, docente di Fotogrammetria architettonica, che ha sottolineato
come i risultati degli studi dei beni culturali potrebbero formare una banca
dati: l'accumularsi di analisi compiute nel corso degli anni sullo stesso
oggetto consentirebbe un «rilievo dinamico dello stesso.
«Un tale tipo di documentazione-ha precisato-non può essere
precostituita e definita nel tempo e, essendo in contrasto con la normativa
vigente, potrebbe essere eventualmente messa a disposizione della Pontificia
commissione centrale di arte sacra quale punto di partenza per un centro
di documentazione internazionale di arte sacra». Sono intervenuti infine
il prof. Mauro Caprioli, docente di Topografia a Bari, che ha messo in risalto
la necessità di giungere a una regolamentazione per legge di tutte
le forme di rilevazione, e l'ing. Maurizio Minchilli, che si è chiesto
se per compiere rilievi in una chiesa sia necessario conoscere la cultura
di quella religione.
A. D. P.