Con un bilancio decisamente positivo si è chiusa la mostra di fotogrammetria.
L'esperimento di aprire al pubblico un laboratorio di fotogrammetria ha
rivelato del tutto ingiustificate le perplessità inizialmente manifestate
da più parti. Tutte le relazioni svolte al Congresso hanno posto
in evidenza l'importanza di una banca di immagini fotogrammetriche piuttosto
che un archivio cartografico troppo costoso e scarsamente utilizzabile da
parte di tutti.
Il Centro regionale di documentazione fotogrammetrica che è stato
l'oggetto centrale del convegno, prevede una serie di unità modulari,
variamente componibili e facilmente trasportabili, contenenti le apparecchiature
destinate alla traduzione automatica della informazioni dal linguaggio fotografico
al linguaggio grafico tradizionale o al linguaggio numerico per la banca
dati. Sistemate in una chiesa del centro storico, che l'arcivescovo ha messo
a disposizione, le singole unità possono essere variamente collegate
o essere trasportate, secondo le necessità, in altri posti. Nel caso
del terremoto che ha colpito la Basilicata, per esempio, si sarebbe potuto
trasferire una unità dl restituzione a Potenza e ciò avrebbe
consentito la utilizzazione immediata, da parte della Soprintendenza ai
monumenti, dei rilievi effettuati dalla unità fotogrammetrica di
vigili urbani di Bari. Sarà possibile rendere itinerante una mostra
del tipo allestita quest'anno presso la facoltà di ingegneria e ciò
tornerebbe utile sia sul piano didattico, in quanto gli studenti di ogni
ordine e grado potrebbero avvicinarsi a questa nuova tecnica sin dalla giovane
età, sia sul piano operativo, in quanto la tanto sospirata cartografia
tematica potrebbe essere redatta ed aggiornata con il contributo non trascurabile
degli operatori locali.
Gli argomenti trattati al convegno sono stati: «criteri per una metodologia
di intervento nel centro storico di Molfetta. (ing. Nicolò Mezzina),
"Alcuni esempi di impiego della fotogrammetria nei progetti di recupero"(ing.
Maurizio Minchilli) "La finalizzazione del rilievo fotogrammetrico,
il caso dei monumenti danneggiati dal terremoto. (ing. Nico Milella). "Il
censimento e la catalogazione dei trulli della Valle d'Itria" (ingg,
Angelo Postiglione e Antonio Amendola), "Questioni attuali di fotogrammetria
nel rilievo architettonico. (prof. Cesare Cundari), "Strumenti moderni
per i centri antichi: il laboratorio di quartiere" (prof. Antonio Daddabbo),
"Il laboratorio di quartiere al rione Japigia di Bari" (prof.
Gianfranco Dioguardi), "Ragioni della tutela urbanistica: territorio,
ambiente, centri storici, vita umana" (dott. Franco Ruggiero), "L'intervento
dell'unità fotogrammetrica dei vigili urbani di Bari nelle zone colpite
dal terremoto del 23.11.80 (dott. Antonio Cavallo), "Il rilievo aerofotogrammetrico
di alcuni centri urbani colpiti dal terremoto del 23-11-80" (ing. Antonio
Coppola), "La conoscenza del territorio comunale" (arch. Giuseppe
Romanelli), "Tempi tecnici e precisione del rilievo aerofotogrammetrico"(prof.
Walter Ferri), "Censimento ed analisi del territorio: il museo della
civiltà contadina" (prof. Vito Donato Bianco), "Esperienze
di rilievo fotogrammetrico in archeologia" (geom. Enrico Brattelli).
I lavori del convegno sono stati aperti dal dott. Filippo Ferrante, assessore
alla cultura della Provincia, e dal dott. Leonardo Rinella, sostituto procuratore
della Repubblica. Alla tavola rotonda hanno partecipato il prof. Vincenzo
Cotecchia (preside della facoltà di ingegneria di Bari), il prof.
Marcello Grisotti (direttore dell'istituto di architettura e urbanistica
della facoltà di ingegneria), la prof. Maria Stella Calò Mariani
(direttrice dell'istituto di storia dell'arte della facoltà di lettere),
don Gaetano Barracane (responsabile della Commissione di arte sacra di Bari),
dott. Antonio Cavallo (vice comandante dei vigili Urbani di Bari), arch.
Riccardo Mola (soprintendente per i beni ambientali, architettonici e storici
di Puglia). dott. Giovanni Giua (assessore alla cultura del Comune di Bari),
dott. Donato Morea (in rappresentanza del vice presidente della Regione
Puglia). In apertura dei lavori l'arch. Biagio Lafratta, a nome del soprintendente
ai Monumenti di Potenza, ha rivolto parole di ringraziamento al Comando
dei Vigili urbani di Bari per il lavoro svolto in seguito al terremoto che
ha danneggiato i monumenti della Basilicata.