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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
mercoledì 13 maggio 1981

"Bari e le sue chiese" è il secondo appuntamento nel quadro delle manifestazioni previste per "Bari ritrovata". La rassegna, presentata ieri, nel corso di una conferenza stampa, si terrà a Bari, nella sede delI'Arcivescovado nel giorni 14, 15 e 16 maggio, e prevede un denso programma di interventi.
Lo scopo dl questa Manifestazione-ha dichiarato l'assessore al patrimonio, dr. Giovanni Giua che insieme ad un'équipe di tecnici (architetto Angelo Ambrosi, don Gerardo Barracane, dottoressa Pina Belli D'Elia, prof. Stella Calò Mariani, ing. Antonio Daddabbo, architetto Giovanni Mola) ha curato l'organizzazione del convegno- è di fare emergere un patrimonio sconosciuto alla maggior parte dei cittadini baresi nonché talvolta agli stessi studiosi. Abbiamo voluto con questo studio dimostrare che Bari non è solo S. Nicola o la Cattedrale ma che esistono nella nostra città moltissime altre chiese che meritano di essere valorizzate per il loro alto significato architettonico e storico".
Dal convegno di studi, che ha avuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, dell'Assessorato alla Cultura della Regione Puglia e la collaborazione dell' Istituto di storia medioevale e moderna dell'Università degli Studi di Bari, emergeranno dati molto significativi circa la necessità di recuperale, dopo adeguati restauri, moltisslme chiese attualmente chiuse al culto. In quest'ottica la chiesa di S. Teresa sarà affidata alla Soprintendenza per restauri, mentre la analoga struttura di San Gaetano sarà destinata a centro culturale. Lo scopo è dl coinvolgere sul piano operativo forze diverse del contesto sociale per tentare una individuazione delle radici culturali della città e una adeguata valorizzazione delle stesse.
La ricerca può essere interpretata anche alla luce di una "vivificazione" della città vecchia e un suo recupero sul piano dell'attività sociale. Al convegno è strettamente collegato un progetto già da qualche tempo in
fase di studio presso la Pinacoteca provinciale da un gruppo di studiosi diretti dalla dottoressa Pina Belli D'Elia.
"I segni della storia: le carte, le pietre, le cose" è questa la denominazione dello studio, si propone di individuare, attraverso una ricca documentazione e iconografica e bibliografica, gli itinerari più significativi della città vecchia.
ROSEMARY DESIATI