Rassegna stampa dal 1976 al 2008

da "LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO "
giovedì 1 dicembre 1988

BARI-Se oggi in tutta Europa è notevolmente cresciuto l'interesse per i beni artistici, il merito va ascritto al diffondersi di una più sentita educazione culturale, cosi come raccomandato dalla Convenzione europea del giugno 1985 sulla tutela del patrimonio culturale. E' quanto ha sostenuto Pietro Grimaldi, presidente della Fondazione italiana fotogrammetria architettonica, nella sua relazione al convegno sul tema "L'architettura sacra: utenza, documentazione, progettazione", conclusosi ieri sera alla Camera di Commercio.
"Un esempio a livello locale -ha proseguito Grimaldi-sono stati i "Martedì fotogrammetrici": proprio in questi incontri è emersa In conferma del valore di testimonianza che rappresentano i beni culturali, ma anche l'esigenza di affrontare il problema del rilievo dei beni stessi";.
Di fronte ad esigenze di progettazione sempre più complesse, ha detto ancora Grimaldi, il rilievo fotogrammetrico potrebbe essere la soluzione ottimale del problema.
Il problema del rilievo con tecniche fotogrammetriche all'interno di monumenti è stato affrontato dal prof. Carmelo Sena, direttore del laboratorio di fotogrammetria del Politecnico di Torino.
Il ricorso alla fotogrammetria per realizzare copie del rivestimento parietale nella tomba di Bakenrenef a Saqqara (Cairo) è stato ricordato dal prof. Walter Ferri, direttore dell'Istituto di Geodesia dell'Università di Pisa.
Il convegno si e concluso in serata con una tavola rotonda sul tema
"la documentazione dei beni culturali ecclesiastici». Per il prof. Antonio Daddabbo, docente di fotogrammetria all'Università di Bari, "il bilancio è positivo, dal momento che siamo riusciti per la prima volta a mettere a confronto sul problema dell'intervento concreto sul territorio, tecnici e utenti, col positivo progetto, già emerso durante i "Martedì fotogrammetrici", di realizzare una scuola di arte sacra regionale. Un istituto cioè ispirato a criteri artigianali, dove gli esperti dei vari settori imparino a collaborare e ad insegnare con il proprio lavoro. Si spera così di provvedere sia alla formazione di giovani per la manutenzione dell'edilizia che alla costituzione di un centro per il censimento e la catalogazione dei beni culturali ecclesiastici, un problema che verrà a galla con l'attuazione dell'art. 12 del nuovo Concordato».

Amerigo De Peppo


Politecnico di Bari