Rassegna stampa dal 1976 al 2008

da "LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO "
12 maggio 1978

Che cosa s'intende per rilievo di un monumento? Come si provvede oggi alla tutela dei beni culturali? Nella discussione di progetti urbanistici ed architettonici, qual è il linguaggio di comunicazione fra tecnici e non tecnici? Quale contributo la fotogrammetria può dare all'architettura e all'urbanistica? Per rispondere a queste e altrettanti domande l'Istituto di Architettura e urbanistica della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bari organizza per i giorni 19, 20 e 21 p. v. una mostra-convegno nazionale sulle applicazioni della fotogrammetria all'Architettura e all'Urbanistica.
Che cos'è la fotogrammetria? Ce lo spiega il prof. Antonio Daddabbo, titolare della cattedra di Tecniche fotogrammetriche applicate all'Architettura e all'Urbanistica. La fotogrammetria è una tecnica che consente di rilevare la forma, le dimensioni e 'la posizione di un oggetto mediante due fotografie dello stesso. In molte nazioni questa tecnica viene impiegata per la catalogazione dei beni culturali: ogni monumento viene archiviato mediante una o più coppie di fotografie riprese con particolari macchine fotografiche. Da queste coppie di fotografie è possibile, anche a distanza di anni, rilevare tutte le misure utili con precisione superiore al millesimo della distanza di ripresa. Ma la fotogrammetria offre ampie possibilità di applicazione anche nel campo del restauro e in quello dell'edilizia, offrendo al progettista edile la possibilità di operare in uno spazio tridimensionale e concretizzando la via per superare quella tipologia edilizia che per anni ha costretto gli esseri umani in scatole di cemento riempite, più o meno razionalmente di mobili. La fotogrammetria architettonica consente al committente di conoscere in tutti i particolari la propria abitazione anche quando questa è ancora nella fase progettuale. Essa inoltre è un eccellente strumento nella lotta all'abusivismo edilizio. Di qui l'interesse del convegno che si terrà a Bari nell'aula magna della facoltà d'Ingegneria, i giorni l9 e 20 maggio e al quale parteciperanno studiosi dell'Università di Bari, del Politecnico di Milano, dell'Università di Bologna, di quella di Venezia, di Pisa, del Politecnico di Torino, dell'Università di Napoli, di Ancona e di altri centri. Domenica 21 maggio i convegnisti si sposteranno a Matera per la visita guidata ai "Sassi" e alla mostra dei progetti partecipante al "Concorso internazionale per il restauro urbanistico ambientale dei rioni Sassi di Matera".
La mostra che si terrà contemporaneamente al Convegno sarà allestita nell'Aula di disegno I della Facoltà d'Ingegneria, via Re David 200, Bari e sarà aperta al pubblico nei giorni 19, 20 e 22 dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Ad essa hanno contribuito 1'Archivio storico di Novara, l'Istituto di Architettura e Urbanistica della Facoltà d'Ingegneria di Bari, l'Istituto di Critica della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, gli Istituti di Topografia dell'Università d'Ancona e di Bologna e del Politecnico di Torino, le Officine Galileo di Firenze.


Politecnico di Bari