Secondo gioiello monumentale della Val Fiorentina è la piccola chiesa di S. Fosca dal gotico profilo ancora integro. E' situata in uno splendido panorama, con il monte Pelmo sullo sfondo e la facciata rivolta al tramonto. Essa "chiude" la valle, volge lo sguardo alla chiesa di S. Lorenzo e lo rimanda alla chiesa di S. Lucia, che sorge all'estremità opposta, verso ovest: tre piccoli tesori d'arte, silenziose e vigili sentinelle poste a difesa di questa lunga e stretta vallata.
  Le prime notizie su S. Fosca le abbiamo da una pergamena dell'archivio di S. Vito, datata 1286 25 novembre. Il Longiarù riferisce di un documento del 1421 in cui si parla di un'integrale ricostruzione della vecchia chiesa pericolante. L'edificio venne consacrato nel 1438, il 5 ottobre, con altare maggiore dedicato a S. Fosca e la concessione, per detto altare, di indulgenze. Tra il 1458 e il 1460 venne edificato il campanile, di cui l'attuale cupola a cipolla è il risultato della risistemazione avvenuta sicuramente nel 1765, secondo la data riportata sotto l'orologio.
  Nel 1520 si rinnova la chiesa e nel 1527 fu riconsacrata. Nel documento, relativo alla celebrazione della consacrazione, sono nominati l'altare in cornu epistolae, in onore di S. Maria, l' altare in cornu evangeli, dedicato ai Santi Antonio e Sebastiano, con reliquie di S. Lorenzo.
  L'edificio conserva integro l'aspetto originario; sulla facciata, giganteggia l'affresco di S. Cristoforo di scuola locale e databile al XV secolo; sopra il rosone si trova l'immagine dipinta di S. Fosca del XVII secolo.
  Finestre e portone d'ingresso archiacuti sono di stile gotico. Nei pressi della chiesa, sulla destra, si trova il cimitero.