Nel caso dell'architettura e della città, la complessità del rilievo porta a costi e tempi tanto elevati da richiederne una settorializzazione e questa non può che essere agevolata dalla finalizzazione. Si può affermare, con tutta tranquillità, che quando si parla di rilievo architettonico o urbano, si parla di rilievo finalizzato e, nell'organizzazione generale del rilievo, la stessa indagine preliminare viene condizionata dalla finalizzazione. Si può sperare solo che dall'assemblaggio e dall'integrazione di più rilievi finalizzati si possa giungere al rilievo dell'oggetto, ma di certo il tempo ha già provveduto ad apportare ulteriori trasformazioni. Rimane fisso che, nell'archiviazione di ciascun rilievo, è opportuno precisare lo scopo del rilievo, da chi è stato eseguito e quali sono stati gli strumenti e i metodi utilizzati.
  Per quel che concerne la finalizzazione, rimane fuori di ogni possibile dubbio che il rilevatore non può accingersi ad effettuare un rilievo senza aver chiaro nella propria mente il modello di restituzione. Il problema non è diverso da quello che deve risolvere un sarto, quando prende le misure di una persona. Non solo il sarto non può assimilare la persona ad un elemento statico qual'è il manichino, ma deve aver chiaro nella propria mente l'abito che intende confezionare!
   Nel caso del rilievo di un edificio, la quantità di informazioni che è possibile acquisire è enorme e, se non ci si vuole affidare al caso, occorre aver ben chiaro, nella propria mente, il quadro delle informazioni che il rilievo deve fornire.
  Per avere un filo conduttore, faremo riferimento al rilievo della Chiesa Matrice di Cisternino (BR), effettuato da studenti universitari. La parola studenti fa pensare subito ad un rilievo finalizzato al superamento dell'esame, ma in questo caso particolare esso offre ottimi spunti di riflessione sul problema del rilievo finalizzato alla documentazione.
  Cominciamo subito con il far presente che il rilievo di un qualsiasi edificio non può essere fatto da chi non è in grado di "leggere" l'edificio dal punto di vista storico, strutturale, compositivo, economico ecc. Tutto questo non può essere fatto all'interno di una singola disciplina, a causa della carenza del tempo e delle competenze, ma richiede un coordinamento dei programmi del corso di laurea, nell'ambito del quale viene svolto il rilievo. Non bisogna dimenticare che il rilievo del patrimonio architettonico rientra nelle attività del settore dell'architettura, per il quale la Direttiva 85/384/CEE prevede una formazione di almeno 4 anni di studi a tempo pieno e sembra superfluo sottolineare che per formazione s'intende lo studio in laboratorio, dove lo studente opera sotto l'assistenza di esperti dei vari settori diciplinari e viene messo in condizioni di fornire un prodotto vendibile sul mercato professionale. Lo studente che ha effettuato l'indagine preliminare e la prima ricognizione della Chiesa Matrice di Cisternino, ha svolto il lavoro in laboratorio ma con l'assistenza del solo docente di rilevamento fotogrammetrico dell'architettura e superando il tempo previsto dai crediti formativi per detta disciplina.

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