Ministero dell'Universita' e della Ricerca Scientifica e Tecnologica
Dipartimento Affari Economici

Coordinatore     MARIO DOCCI 1998
Titolo della Ricerca     IL RILIEVO SCIENTIFICO COME STRUMENTO DI CONOSCENZA DELLARCHITETTURA E DELLA CITTA'.
 Obiettivo della Ricerca


Il rilievo dell'architettura è stato per anni affidato unicamente alla intuitiva perizia e alla esperienza degli architetti e si espresso in forme più vicine all'arte che alla scienza. Poiché l'architettura è da sempre un felice connubio di queste attività, questo approccio è stato utile, e può ancora essere utile per una lettura rapida, volta a formare la memoria e la cultura dell'architetto. I tempi e lo sviluppo tecnologico hanno maturato ben altre esigenze:
in primo luogo, l'esigenza di conoscere l'affidabilità del rilievo e cioè la cura con cui il modello che deriva dalle operazioni di rilevamento, ricalca le forme e le qualità dell'oggetto reale; tale affidabilità si può ricondurre a parametri quali l'incertezza, nel senso della topografia, la completezza della documentazione iconografica, storica e diagnostica;
si avverte oggi anche un'altra pressante esigenza, che è la ripetibilità dell'esperimento; il rilievo, infatti, altro non è che una ipotesi scientifica sulla natura dell'oggetto rilevato, formulata su base sperimentale; come ogni esperimento eseguito con metodo, anche il rilievo deve essere ripetibile e, perché lo sia, è necessario che tutto l'iter della sua formazione, dalle prime ipotesi progettuali fino al risultato finale, sia accuratamente documentato; in altre parole non possiamo più ammettere che il rilievo si riduca a una ricca serie di disegni, ma deve consistere anche nelle misure effettuate, negli algoritmi applicati alle misure per dedurne le quantità, nella esplicitazione degli errori residui (vedi incertezza), nella distinzione tra le parti osservate con l'ausilio degli strumenti e le parti che sono frutto di una interpretazione etc.
Quanto abbiamo detto, è il rilievo scientifico, cioè la proposta di un metodo, il quale, in quanto tale, può sussistere a qualsiasi scala di intervento e cioè nel rilievo del singolo frammento, come nel rilievo di una intera città.
Tutto ciò premesso, l'obiettivo generale della ricerca della ricerca si articola nei seguenti obiettivi principali.
· Il primo, è quello di convogliare e coordinare le energie degli studiosi del settore sul problema del rilevamento, dell'analisi e della documentazione del patrimonio architettonico ed urbano italiano.
· Il secondo obiettivo, è quello di definire le metodologie più appropriate alla conoscenza globale dell'opera. La definizione di metodologie e procedure appropriate permette infatti:
a) l'analisi dell'architettura o della città rilevata; attraverso l'analisi è possibile ripercorrere la loro storia, scomponendola per fasi e parti, per costruire un modello di comprensione che è, al tempo stesso, formale ed evolutivo; dunque l'analisi segue alla misurazione dell'oggetto così come la misurazione è conseguenza dell'analisi; i due momenti sono perciò legati da un feed back reciproco; la conseguenza di questi riscontri garantisce la qualità del rilevamento;
b) l'adozione di tecnologie sempre più efficaci, che, per solito, sono derivate da altri campi e che pertanto hanno bisogno di una attenta sperimentazione e, frequentemente, di una completa revisione;
c) l'introduzione nel rilevamento dell'architettura e della città di un metodo sperimentale, basato sulla formulazione di ipotesi di lavoro e sulla verifica della loro affidabilità attraverso il confronto di prototipi, abbandonando le vecchie tendenze accademiche, che privilegiavano soprattutto il bel disegno;
d) l'ottimizzazione dei risultati, dei tempi e dei costi, attraverso l'analisi e la discussione delle singole fasi del rilevamento.



Innovazione rispetto allo stato dell'arte nel campo


Le innovazioni, rispetto allo stato dell'arte nel campo, si riassumono nei seguenti punti:
1) l'applicazione del metodo sperimentale a studi prima (e a tutt'oggi) affidati alla intuizione e alla esperienza del singolo ricercatore con risultati, nella teoria e nella applicazione, eterogenei, non confrontabili, non ripetibili;
2) il progetto e la sperimentazione di procedure;
3) la realizzazione di prototipi mirati a consentire l'ottimizzazione delle procedure;
4) l'applicazione di tecniche avanzate di misura, di registrazione e elaborazione dei dati;
5) la sperimentazione di tecniche mai in precedenza applicate al rilievo architettonico e urbano.



Criteri di verificabilità

1) Primo criterio di verificabilità è la documentazione del processo. Il rilievo, inteso come processo di conoscenza e non come prodotto, infatti, è caratterizzato da una meticolosa trascrizione di tutti i risultati intermedi della raccolta, dell'analisi e della interpretazione dei dati.

2) Secondo criterio di verificabilità è la documentazione delle procedure. Le attività di raccolta, analisi e interpretazione dei dati debbono essere ordinate in sequenze ripetibili, in forma di procedure, caratteristiche del teme di volta in volta affrontato.

3) Terzo criterio di verificabilità e la realizzazione dei prototipi. La prima applicazione delle suddette procedure ai soggetti individuati da ciascuna unità operativa deve produrre, infatti, rilievi campione sui quali perfezionare le procedure.

4) Quarto criterio è la presenza di un esame critico dei risultati del prototipo mirato a ottimizzare le procedure. Se l'applicazione dei quattro suesposti criteri di verificabilità ai risultati della ricerca darà esito positivo, l'obiettivo potrà dirsi pienamente raggiunto.

Unità di Ricerca

1]  Unità di       Universita' degli Studi di ROMA "La Sapienza"
 
     Responsabile Mario DOCCI 1998  
     Compito
     

Prima linea di ricerca (responsabile Riccardo Migliari): la sperimentazione del DCM (Digital Continuous Model) nella documentazione e nel progetto di restauro conservativo.
Ricordiamo che il DCM è un modello stereoscopico continuo messo a punto nell'ambito del Progetto Finalizzato Beni Culturali del CNR (Documentazione e salvaguardia del modellato architettonico: dall'ordine ai grandi gruppi scultorei). Le coppie stereofotogrammetriche coprono interamente la superficie dell'oggetto considerato e possono, perciò, ricostruirne l'intero involucro tridimensionale, come anche penetrare al suo interno.
Ciò premesso, compiti della prima linea di ricerca sono :
1) la costruzione dei DCM di alcuni edifici di interesse storico - artistico con caratteristiche diverse per quanto attiene alla documentazione e al restauro, tali da formare una prima tipologia;
2) costruzione delle mappature del degrado nei casi suddetti;
3) valutazione dell'impatto del DCM nel progetto di restauro.
Seconda linea di ricerca (responsabile Cesare Cundari): verso una gestione informatica dei dati di rilievo urbano.Il progetto di ricerca intende affrontare il problema della documentazione dei tessuti urbani storici con particolare riferimento al governo della loro trasformazione e, quindi, alla organizzazione di sistemi informatici adeguatamente organizzati. Le fasi - anche contemporanee - nelle quali si articola il progetto di ricerca sono le seguenti:a) identificazione di modelli urbani specifici all'interno di alcune città storiche di primaria importanza (Roma e Napoli);b) analisi della loro evoluzione storica, con particolare attenzione ai fenomeni di trasformazione e riplasmazione riferiti anche alle singole tipologie edilizie; c) definizione delle scale di rappresentazione e dei criteri per la loro correlazione in ordine agli strumenti di tutela a livello di Piano Regolatore Generale;d) compilazione e raccolta dei dati di tipo geologico e geotecnico dell'area del nucleo urbano nonchè di quelli relativi alle infrastrutture ed ai servizi sotterranei;e) sperimentazione (per campioni) di metodologia integrata di rilievo finalizzata alla definizione e rappresentazione della immagine e della realtà ambientale indagata;f) definizione della struttura di un sistema informatico che consenta un accesso differenziato a differenti livelli di conoscenza e nel quali siano correlati gli elementi della documentazione e quelli della trasformazione.
Terza linea di ricerca, (responsabile prof. Giorgio Testa): il rilievo e l'analisi degli edifici e del tessuto urbano; i margini.
La città è un organismo in continua evoluzione che negli esiti fisici riflette le contraddizioni, le resistenze e le implicazioni che ogni epoca suscita nelle precedenti. Nel quadro di un più vasto programma di ricerca che si pone come obiettivo la conoscenza attraverso il rilievo del fenomeno città nell'insieme e nei suoi elementi, i "margini" rappresentano una delle articolazioni sensibili dalle quali desumere le modalità emergenti che hanno caratterizzato ciascuna fase e innescato con continuità o in alternativa le altre.
Compiti della seconda linea di ricerca sono:
1) individuazione delle modalità di perimetrazione, dei caratteri tipo morfologici degli edifici, definizione delle tipologie di riferimento;
2) definizione di un campione operativo, con caratteri che consentano di isolare diversi momenti e fasi di espansione o di trasformazione;
3) creazione della base documentaria di riferimento;
4) riscontro e rilevazione diretta degli individui significativi;
5) definizione dei sistemi di rappresentazione che sinteticamente consentano di attingere alla complessità delle informazioni.



2]  Unità di       Universita' degli Studi di GENOVA
 
     Responsabile Gaspare DE FIORE 1998  
     Compito
     

La proposta di metodi e modelli di rilevamento relativi alla realtà territoriale, urbana e architettonica della Liguria, per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio regionale.
inteso come sintesi



3]  Unità di       Universita' degli Studi di PALERMO
 
     Responsabile Nunzio MARSIGLIA 1999   (Giuseppe PAGNANO 1998 )
     Compito
     

(Fase 1) Scelta delle città siciliane da assumere come oggetto temi della ricerca. Ricerca della documentazione grafica storica e recente relativa alle città campione. Discussione e definizione della scheda tipo per la classificazione del materiale cartografico raccolto. Discussione sulla metodologia di trascrizione informatica della cartografia raccolta.
(Fase 2) Schedatura analitica della cartografia storica, della serie dei rilievi recenti ed attuali, dei progetti di brani urbani delle città campione. Trascrizione informatica del materiale cartografico. Restituzione in proiezioni ortogonali delle piante in pseudo prospettiva mediante confronto con le carte moderne. Analisi grafica delle piante urbane e dei progetti ai fini di riconoscere i segni di permanenza e quelli di trasformazione. Lettura dei sistemi di codificazione delle informazioni e analisi grafica degli apparati iconografici.
(Fase 3) Definizione delle procedure del rilevamento urbano dei brani di città campione scleti per verificare l'attendibilità geometrica e rappresentativa delle antiche carte e dei rilievi recenti. Rilevamento dei brani campione.
(Fase 4) Confronto tra rilievo storico e rilievo attuale. Analisi delle continuità delle idee di forma urbana che presiede alle operazioni di rappresentazione della città e loro evoluzione in rapporto all'aggiornamento delle tecniche di rilevamento.



4]  Unità di       Universita' degli Studi di FERRARA
 
     Responsabile Paolo CECCARELLI 1998  
     Compito
     

Il programma di ricerca intende sperimentare nuove attrezzature e metodologie per la costruzione di modelli tridimensionali virtuali ad uso museografico o per la catalogazione del Patrimonio costruito.
Compiti dell'unità di ricerca sono:
1. Acquisizione di riproduzioni di disegni e altri documenti conservati presso musei, archivi italiani e stranieri, relativi ad alcuni edifici di grande complessità tridimensionale, scelti come tema di sperimentazione.
2. Messa a punto di tecnologie di acquisizione automatizzata di forme di edifici tramite sistemi attivi (3D scanner) per le tipologie in oggetto e costruzione "per elementi" di modelli tridimensionali di architettura complessi.
3. Reperimento di ulteriori materiali storici, documentari e bibliografici relativi agli oggetti in esame allo scopo di elaborare una metodologia espositiva legata alle tecniche informatiche (sistemi ipertestuali e multimediali).
4. Costruzione di applicazioni ipertestuali multimediali in formato Html e Vrml volte all'esposizione e alla ricerca di cui alle prime tre fasi.



5]  Unità di       Universita' degli Studi di NAPOLI "Federico II"
 
     Responsabile Adriana BACULO 1998  
     Compito
     

La ricerca si articola nelle seguenti linee afferenti ai settori indicati nella ricerca nazionale, 1) del rilevamento urbano (prof. A. Baculo), 2) del rilevamento degli apparati decorativi (prof. A.Sgrosso, prof. M. Dell'Aquila), 3) del rilevamento delle tecniche costruttive (prof. G. Fusco), specificati come sopra nelle diverse componenti.
Il piano di attività del gruppo di ricerca prevede la durata di 24 mesi suddivisi nelle seguenti fasi di lavoro in funzione dei compiti a ciascuno attribuiti.
Prima fase. (durata 3 mesi) - Definizione del programma, degli ambiti da assumere come test-sperimentali e dei criteri di procedimento.
Seconda fase. (durata 6 mesi) - Messa a punto del metodo nelle tre componenti di ricerca su esposte e di prima verifica applicativa. Individuazione dei criteri per la sperimentazione e applicazione di rilievo e documentazione. Ricerca sui criteri, sui parametri, e sui principi per la codificazione.
Terza fase. (durata 3 mesi) - Sviluppo delle singole componenti della ricerca. Studio della struttura dei dati e sperimentazione della codificazione per ottenere il risultato delle prime interrogazioni condotte sul materiale di base.
Quarta fase. (durata 6 mesi) - Sviluppo dei singoli argomenti di ricerca, Omogeneizzazione dei materiali e dei risultati di ricerca. Ricerca e verifica sui parametri di codifica per la eventuale informatizzazione.
Quinta fase. (durata 3 mesi) - Riscontro dei criteri per la sperimentazione operata e delle applicazioni di rilievo e documentazione. Ricerca sui parametri per le codificazioni.
Sesta fase. (durata 3 mesi) - Organizzazione dei risultati di ricerca e loro correlazione. Itegrazione e verifica dei materiali di ricerca. Ricerca e verifica sperimentale delle varie codificazioni rappresentative.



6]  Unità di       Universita' degli Studi di CASSINO
 
     Responsabile Michela CIGOLA 1998  
     Compito
     

La ricerca operativa, applicata al rilievo delle opere pavimentali presenti nelle Chiese del territorio cassinate, muove da una ricognizione dei resti negli edifici religiosi di stretta pertinenza abbaziale (Basilica abbaziale di Montecassino, S. Maria Maggiore a S. Elia Fiumerapido, S. Vincenzo al Volturno).
I compiti attribuiti all'unità operativa sono:
1) la definizione di una procedura di raccolta delle informazioni (rilievi, documenti ecc.), valida per le opere in esame, ma anche per le altre di pertinenza abbaziale;
2) la formazione di un archivio informatico operativo sul territorio al fine di rendere disponibili dati conoscitivi sulla situazione di fatto e sulle previsioni di intervento delle opere in esame. Una volta impostata, tale banca dati potrà evidentemente svolgere il compito di momento di raccordo di altre ricerche sul territorio oltre a quello più proprio di giacimento di informazioni per la documentazione sullo stato e la consistenza delle sue opere.



7]  Unità di       Universita' degli Studi G.D'Annunzio di CHIETI
 
     Responsabile Carlo MEZZETTI 1998  
     Compito
     

Il Paramento murario ha, da sempre, caratterizzato l'evoluzione dell'organismo architettonico, sia sotto il profilo morfologico che costruttivo.
Compito dell'unità operativa, sulla base delle sperienze già acquisite per lo specifico tema, è l'applicazione delle tecniche informatizzate di stratigrafia muraria, con il supporto delle più recenti procedure di raddrizzamento fotografico digitale e relativa restituzione. Altro compito è la progettazione di un archivio informativo sui dai acquisiti utilizzabile attraverso una banca dati collegata in rete.



8]  Unità di       Politecnico di TORINO
 
     Responsabile Secondino COPPO 1998  
     Compito
     

I temi di ricerca affrontati dall'équipe attiva nel Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali del Politecniche di Torino, si configurano come singole proposte progettuali a livello metodologico, svolte entro la realtà di contesti urbani storici specifici e pertanto volte a riconoscerne e definirne la propria individualità morfologica/formale, frutto di un processo di genesi di trasformazione storica non sempre lineari e congruenti.
I compiti dell'unità operativa, conseguentemente, sono:
a) identificazione di presenze specifiche di "tessuti storici minori" all'interno dell'area metropolitana torinese assunta come campione;
b) analisi della evoluzione storica dei tessuti urbani, dalla genesi alla situazione attuale, con particolare attenzione ai fenomeni di trasformazione e riplasmazione, anche non coordinati, all'interno delle singole tipologie edilizie;
c) compilazione di un sistema di database per ogni tipologia di cellule edilizie relazionato alle definizioni delle caratteristiche storiche, morfologiche, strutturali, formali alle stesse.
d) Metodi di rilievo diretto e indiretto, manuale e/o strumentale, finalizzati alla definizione e rappresentazione della immagine ambientale del contesto indagato;
e) Studio dei sistemi di rappresentazione sia mauale che assistito, atti a mettere in evidenza la successione temporale degli interventi sia a livello di cellule edilizie che a livello di ambito urbano, discretizzati secondo la presenza di piani di intervento urbano e delle relative norme di attuazione, sempre nell'arco degli ultimi due secoli;
f) Ipotesi di correlazione tra momento conoscitivo e momento normativo nella definizione degli strumenti di tutela a livello di Piano Regolatore Generale.



9]  Unità di       Universita' degli Studi di GENOVA
 
     Responsabile Guido GUIDANO 1998  
     Compito
     

Il principale obiettivo di questa ricerca è, evidentemente, quelle della creazione di un archivio informativo interattivo. La realizzaione di un tale strumento può avvenire previa analisi e relativo confronto dei principali dati relativi alle fonti storico-documentarie e iconografiche.
La prima fase della ricerca, la cui durata è valutata in un anno, è, quindi destinata alla verifica dei dati di base esistenti, alla acquisizione e catalogazione di documenti iconografici e cartografici storici, dall'analisi di tali documenti dorà emergere, non solo l'evoluzione storica, l'utilizzo e l'arredo di questi spazi, ma, soprattutto considerazioni essenziali alla comprensione del loro rilievo e rappresentazione. Raggiunta la necessarie conoscenza storica, morfologica e tipologica definite, mediante valutazione sul campo, le metodologie di rilievo idonee allo scopo proposto (dirette, topografiche e fotogrammetriche per le quali è previsto l'acquisto di specifiche attrezzature), si intende procedere al censimento di tutto il tessuto viario storico genovese. Inizialmente tali procedure saranno applicate, attraverso il rilievo di alcune aree campione significative per interesse storico, tipologico e ambientale, all'analisi per la conoscenza finalizzata al recupero del tessuto viario urbano, espressione significativa, dal punto di vista ambientale, dei valori propri del monento storico culturale che li ha originati.
Nella seconda fase della ricerca, corrispondente al secondo esercizio finanziario, immediatamente successiva alla conoscenza storico-documentaria di questi spazi, l'attenzione verrà rivolta al rilievo sistematico della varie strade, piazze ed altre aree di collegamento tra il costruito, analizzate anche e soprattutto dal punto di vista dell'indagine tipologica dei vari assi stradali, al rilievo ed all'analisi delle qualità edilizia delle quinte che li delimitano e del loro arredo urbano. L'individuazione delle diverse cause del degrado urbano e architettonico, se finalizzata alla fruibilità a misura umana di tali spazi.
I dati ottenuti attraverso il rilevamento, saranno infine oggetto di una ulteriore elaborazione destinata alla creazione di un archivio cartaceo prima ed informatico-interattivo successivamente, destinato essenzialmente alla conoscenza per la tutela ed il recupero degli spazi urbano non edificati. A tale scopo è prevista, ad integrazione e corredo dell'analisi delle sinogle strade, una congruente schedatura, con dati raccolti mediante rilevo diretto, dei vari edifici prospettanti sugli assi viari analizzati, dei colori delle facciate, dei materiali utilizzati, degli elementi di arredo sia storici che attuali.



10]  Unità di       Universita' degli Studi di CAGLIARI
 
     Responsabile Tatiana KIRILOVA KIROVA 1998  
     Compito
     

La ricerca articolata nel corso dei 2 anni sarà scandita dalle diverse fasi già individuate dal programa generale.
I compiti dell'unità operativa sono:
Fase 1: definizione dei problemi affrontati e loro classificazione in categorie omogenee (rilievo urbano, rilievo di architettura, metrologia, ecc.); definizione accurata delle tecniche da impiegare nella sperimentazione relativa ai problemi suddetti (dalla ricerca di archivio al rilievo strumentale).
Descrizione: in questa fase preliminare si raccoglieranno e analizzeranno le esperienze già sviluppate da ciascuna unità operativa e si definiranno le procedure di indagine da adottare nelle fasi successive.
Fase 2: definizione delle procedure per il rilievo e l'analisi da applicare ai problemi isolati nella fase1.
Descrizione: in questa fase saranno definite le tecniche da sperimentare nella soluzione delle problematiche isolate in precedenza. Questa fase è volta a conseguire una prima conoscenza formale con sperimentazione su oggetti campione.
Fase 3: realizzazione di prototipi.
Descrizione: questa fase prevederà l'applicazione delel metodiche elaborate dalla sperimentazione alla creazione di prototipi per categorie analizzate.
Fase 4: analisi e suoi riflessi sulle procedure.
Descrizione: si effettuerà l'analisi dei prototipi realizzati e modificazioni delle metodologie sperimentate sulla base dei risultati della analisi stessa.



11]  Unità di       Universita' degli Studi di REGGIO CALABRIA
 
     Responsabile Massimo GIOVANNINI 1998  
     Compito
     

La ricerca intende documentare il patrimonio architettonico delle città "abbandonate" presenti nel territorio calabrese con lo scopo di qcquisire i dati necessari per la salvaguardia e la valorizzazione.
Compiti dell'unità di ricerca sono:
1) riconognizione degli strumenti, dei sistemi grafici, dei metodi e delle procedure di rilevamento utilizzati per i reperti storici e per i resti archeologici: loro comparazione e classificazione;
2) ricerca documentale e ricognizione sul campo delle città "abbandonate" presenti nel territorio calabrese;
3) definizione di una prima classificazione in relazione allo stato di fatto, alla riconoscibilità dei caratteri morfologici, alle motivazioni del loro abbandono: redazione di carte tematiche di campioni appartenenti a ciascuna classificazione;
4) definizione delle procedure e delle tecniche operative (progetto di rilievo) per la restituzione grafica di ciascun insediamento;
5) sperimentazione delle procedure e delle tecniche operative su uno o più campioni appartenenti alle classi individuate al fine di evidenziare i caratteri geometrici, formali e materiali propri di ciascun raggruppamento;
6) verifica e confronto delle diverse situazioni al fine di arrivare ad una classificazione più avanzata.



12]  Unità di       Politecnico di BARI
 
     Responsabile Luigi MONGIELLO 1998  
     Compito
     

Acquisizione dei processi di conformazione dei centri storici e delle espansioni delle città di Puglia. Conoscenze con l'ausilio di antiche documentazioni e di rilievi scientifici grafici e fotografici.
Il rilievo della città è alla base di ogni intervento volto alla conoscenza, alla catalogazione, al recupero delle strutture che ne sono componenti.
In merito si sperimenteranno metodi di rilievo finalizzati alla conoscenza dei caratteri fisici dei territorio, ossia quelli che hanno influenzato la distribuzione insediativa.



13]  Unità di       Politecnico di MILANO
 
     Responsabile Adele Carla BURATTI 1998  
     Compito
     

La necessità di una profonda conoscenza di ogni architettura tramite il rilievo, quale ausilio interpretativo della sua storia e mezzo essenziale per l'indicazione diagnostica, è premessa fondamentale per ogni intervento conservativo e di recupero. Pertanto esigenza primaria del nostro operare oggni nel campo della progettazione e dell conservazione è quella di avere un vasto bagaglio di documentazione riguardante sia gli oggetti architettonici, sia l'ambiente in cui si inseriscono. Compito primo dell'Unità operativa di Milano è, perciò, quello di individuare le fonti di tale documentazione con un censimento a scala territoriale.
I Fase. Definizione delle metodologie di intervento. In questa fase si pensa di indagare soprattutto sul "già fatto" nel campo dell'approccio metodologico per creare una base di partenza sicuramente valida per affrontare i temi specifici della ricerca.
II Fase. Indagine sulla documentazione esistente riferita al rilevamento del nostro territorio. In questa fase si pensa di acquisire, catalogandolo secondo le premesse metodologiche indagate e scelte, il materiale esistente riguardante il rilevamento di alcuni ambiti del nostro territorio, con particolare atenzione al materiale storico d'archivio.
III Fase. Realizzazione dei prototipi.In sintonia e sincronia con il programma nazionale si pensa in questa III fase di individuare alcuni prototipi da rilevare in funzione dell'obiettivo della ricerca della nostra Unità: leggere, attraverso queste operazioni, la storia di alcuni brani della città. Cià servirà per una messa a fuoco e una verifica delle premesse metodologiche e insieme per elaborare il materiale storico individuato nella II fase.
IV Fase. Conclusione e verifica delle procedure. Il momento finale della sintesi delle diverse operazioni permetterà di passare dal rilievo di esempi determinati alla costruzione di repertori tematici consultabili con l'applicazione delle metodologie elaborate.



14]  Unità di       Politecnico di TORINO
 
     Responsabile Anna Giuseppina MAROTTA 1998  
     Compito
     

1° Fase. Schedatura e sistematizzazione critica di esiti e contributi teorici (nella pubblicistica e nei disegni) dei protagonisti del Rilievo a Torino nel XIX secolo.
2° Fase: Esperienza di rilevamento "incrociato" su uan o più fabbriche-campione del Barocco piemontese (secondo i cinque processi costitutivi più sopra descritti). Conseguente individuazione di parametri significativi per indicare varianti e invarianti degli stessi cinque processi costitutivi.
3° Fase: proposta di modello per una banca/dati dell'architettura barocca in Piemonte, in relazione:
a) all'archiviazione di disegni e rilievi esistenti (nelle facoltà del Politecnico e nelle Soprintendenze) ed iconografie d'epoca (negli archivi e negli istituti consevativi).
b) Alla sistematizzazione dei parametri convenzionali, individuati nella seconda fase.
c) Alla creazione di un repertorio omogeneo e controllabile di grafici e materiali documentari (esiti di oeprazioni di rilevamento) schedati nell'ambito delle facoltà di Architettura e Ingegneria del Politicnico di Torino, ovvero nelle Soprintendenze Piemeontesi.



15]  Unità di       Universita' degli Studi di FIRENZE
 
     Responsabile Emma MANDELLI 1998  
     Compito
     

Delle apparecchiature murarie e dei rivestimenti si esamineranno gli aspetti materici, morfologici, geometrici e storici per la comprensione specifica del manufatto e del suo stato di cosnervazione. Per la specificità delle singole tematiche, quali il degrado o lo studio petrografico, ci si avvarrà della consulenza di tecniche e di Istituti o Centri quali l'Ufficio delle Pietre Dure o il C.N.R..
I dati raccolti saranno del tipo grafo-numerici atti a formare un data-base per una correlazione corrente degli stessi, riguardanti le caratteristiche crono-morfologiche, geometrico-tecnico-strutturali e stato di conservazione.
In particolare, i compiti dell'unità operativa sono:
1. La raccolta del materiale atto a individuare le tipologie ricorrenti in Toscana, l'esame di omogeneità per le categorie citate; rilievo misurato con l'uso di strumentazione diretta o fotogrammetrica, restituita in CAD, documentazione fotografica in TIFF o altro.
2. Studio storico-temporale delle tipologie verificate.
- Schedatura secondo le caratteristiche morfologiche e fisiche delle tessiture murarie e dei rivestimenti.
- Elaborazione grafica
- Formazione data-base
- Elaborazione processo apprendimento per lo sviluppo della tematica.



16]  Unità di       Universita' degli Studi della BASILICATA
 
     Responsabile Antonio CONTE 1998  
     Compito
     

L'unità di ricerca intende analizzare all'interno di un settore della conoscenza scientifica storico-architettonica i complessi manufatti costituiti da monasteri e conventi, rocche, fortificazioni e castelli della Basilicata.
La ricerca si svilupperà intorno alle procedure di ottimizzazione dell'analisi nei dati metrici e nel controllo della forma architttonica in rapporto ad una possibile riconoscibilità dell'immagine urbana, ambientale e territoriale del patrimonio culturale ancora in gran parte sconosciuto o addirittura trasformato dai grandi eventi naturali di cui questa terra è fortemente caratterizzata.
Compiti dell'unità operativa sono:
- Ricerca cartografica di archivio e delle fonti storiche attraverso le iconografie, i disegni dei primi viaggiatori e vedutisti, degli agrimesori e dei geometri.
- Fase di rilievo con l'ausilio di riprese fotografiche e strumentali per una comparazione con le immagini storiche già archiviate e catalogate. Archiviazione informatica delle immagini.
- Catalogazione, classificazione e comparazione degli aspetti formali, geometrici e compositivi degli edifici, dei siti e delle loro aree ambientali e territoriali.
- Studio degli schemi geometrico-formali, dei modelli e dei tipi architettonici degli insediamenti.
- Definizione ed analisi delle caratteristiche tecnologico-costruttive dei materiali in relazione al loro stato di conservazione.
- Definizione di un Abaco-Manuale di materiali, di tipi costruttivi ed apparecchiature murarie.
Davanti a tali premesse riteniamo, forse, di essere in una ricerca strettamente legata alla realtà ed alla rappresentazione, in quanto tale di lavorare ad un progetto ambizioso di riferimento per la conoscenza della storia, della tecnica e dell'architettura di questa regione.