Primo Stato di Avanzamento della Ricerca - Unità di
ricerca del Politecmico di Bari
Responsabile scientifico: Luigi Mongiello
Titolo specifico: La città storica e moderna in Puglia
Rilievo e analisi
Il gruppo di studio del Politecnico di Bari ha ritenuto utile far convergere le
attività di ricerca su una delle problematiche più impellenti che si riscontra negli
ambiti territoriali di Puglia: quella urbanistica.
Si è appurato che gli attuali concetti che contribuiscono a determinare le configurazioni
urbane della nostra regione, tendono ad alterare e mutare le possibilità di migliorare le
esperienze accumulate tramite la nostra tradizione urbanistica.
Le aspirazioni evolutive che spesso si tramutano in fenomeni incongruenti e di
depauperamento del territorio, sono dovuti alla mancata conoscenza del già prodotto.
Ogni città di Puglia contiene incorporati consecuzioni di parametri che è opportuno
analizzare per poter stabilire le ragioni dogmatiche che ne hanno determinato
linnesco e la genesi: scopo, sito, condizioni orografiche, condizioni climatiche,
condizioni di sostentamento, eccetera.
Lacquisizione conoscitiva di questa serie di parametri configura la gamma dei
fattori che possono chiarire la natura degli accumuli storici che sono valsi a determinare
lindividualità di ogni abitato.
La lettura dei luoghi ci ha convinti dellesigenza di dover impostare tipologie di
analisi capaci di decodificare sia laccumulo che lassemblaggio consecutivo
delle forme spaziali, in modo che il riconoscimento poteva sancire non solo il loro
aggancio al tempo, ma anche la sussistenza o meno delle particolari funzionalità
operative.
Si è appurato, inoltre, che per puntualizzare adeguatamente sia larmatura urbana
del territorio, sia la peculiare "forma" delle città di Puglia, bisognava
investigare con metodologie che consentissero comparazioni incrociate tra realtà urbane
che, perlomeno, ammettevano repertori di qualità fisiche simili.
Pertanto andavano estrapolate dalle singole partiture quelle tipologie insediative che
detenevano la maggiore quantità di parametri e prerogative in ragione della specifica
giacitura: città di costa marina, città di monte, città di collina, città di terrazzo,
città di collina, città di gravina, città di pianura, eccetera.
Si è pervenuti, in tal modo, alla selezione delle seguenti strutture urbane.
A1- Morfologia geografica di costa marina
- Giovinazzo,
- Manfredonia,
- Peschici,
- Polignano,
- Taranto.
A2- Morfologia geografica di mare
- Isole Tremiti,.
- Gallipoli.
A3- Morfologia geografica di monte
- Deliceto,
- Monte SantAngelo,
- SantAgata di Puglia.
A4- Morfologia geografica di collina
- Chieuti,
- Martina Franca,
- Minervino Murge,
- Ostuni,
- Serracapriola,
- Troia.
A5- Morfologia geografica di gravina
- Gravina,
- Massafra,
- Spinazzola.
A6- Morfologia geografica di conca
A7- Morfologia geografica di pianura
- Bitonto,
- Cerignola,
- Ruvo,
- San Severo.
Stabilite le entità urbane sulle quali focalizzare gli studi e le analisi, si è
passati ad appurare quali potevano essere le metodologie di ricerca capaci di produrre
risultati razionali e conoscenze scientifiche.
Anzitutto erano di fondamentale importanza le caratterizzazioni peculiari di ogni città,
serie di fattori da mantenere inalterati, casomai con specifiche documentazioni capaci,
però, di rovesciare i consueti parametri di riferimento che fanno dellambito urbano
lelemento essenziale della fenomenologia territoriale.
Bisognava effettuare un vasto lavoro di pensiero visuale che ammetteva, come prodotto,
operazioni tecniche idonee a fissare tutto il recepito per poterlo adeguatamente
analizzare. Infatti la memoria non ritiene tutto il recepito.
Nel nostro caso le forme visive dovevano essere fissate come immagini, rapportandoci alla
vasta gamma delle possibilità in essere e, soprattutto, ai "sistemi di segni".
In particolare loggetto urbanistico, tessuto con segni retti, obliqui, curvi,
incrociati, spezzati, si può tradurre, con buona resa, tramite due codici segnici: la
tecnica grafica e quella fotografica.
Nella codificazione della tecnica grafica si è deciso di convergere verso ulteriori
sperimentazioni del rilievo scientifico, con la finalità di oggettualizzare gli ambiti
territoriali e le loro correlative espressioni urbane, in maniera da consentire più
idonei processi di conoscenza.
Meditando sul rilievo si è riscontrato che è stato, nel tempo, prevalentemente
finalizzato allanalisi di organismi architettonici, alle sue componenti, alle
contigue pertinenze. Pertanto, per le nostre necessità, bisognava appurare quali sue
proprietà investigative potevano essere idonee ad esprimere le essenze fisiche e quelle
storiche degli organismi urbani. Inoltre i notevoli rapporti di riduzione grafica, propri
delle rappresentazioni territoriali, hanno sempre comportato ladozione di linguaggi
descrittivi saturi di simbologie, convergendo ad un parlato cifrato poco esplicativo delle
realtà.
Le sperimentazioni dovevano approssimare il rilievo ad una soglia logica della
composizione planimetrica ed altimetrica, in maniera che le elaborazioni grafiche, tenendo
conto dellimpalcato espressivo del disegno, evidenziassero, con corrispondenze
biunivoche, i fattori morfologici, quelli architettonici e distributivi, quelli genetici e
di sviluppo; ossia le specificità delle individualità urbane. Lurbanologia.
Il reperimento della documentazione filologica, per quanto si è rivelata di enorme
ausilio, ha portato alla constatazione che le cartografie di rilievo esistenti
condensavano, in uniche immagini, limmensa stratigrafia della gamma dei fenomeni
dovuti ai dati geografici, allapporto della natura, alloperato di infinite
generazioni che hanno fruito dei singoli ambiti territoriali.
Si è deciso di approntare nuovi rilievi con differenti contenuti scientifici.
Le finalità dei nostri studi esigevano, anzitutto, che i processi di genesi delle
strutture orografiche, che costituivano i supporti territoriali delle nostre città,
fossero evidenziati privi di ulteriori addendi.
Integrando gli esistenti rilievi aerofotogrammetrici con ulteriori riprese e con
operazioni sui luoghi, si è riusciti a ricomporre le articolazioni che le superfici
topografiche, con buone probabilità, manifestavano antecedentemente agli interventi
umani.
La ricostruzione dei piani quotati, lì dove i processi di inficiamento del supporto
orografico erano più evidenti, tramite lausilio delle metodologie applicative delle
proiezioni quotate, si è rivelato procedimento scientifico capace di annullare le
incertezze del rilievo e consentire la ripetizione dell'esperimento.
Si sono ottenute, in tal modo, matrici di rilievo che visualizzavano lo stato di genesi
dei singoli ambiti territoriali, quindi idonee a chiarire le porzioni delle strutture
orografiche emergenti sulle quali, il dato storico, ritiene siano stati ubicati gli
antefatti degli attuali insediamenti.
Successivamente si è passati alla puntualizzazione dei rilievi urbani, convergendo
lanalisi sullintegrazione tra cartografie catastali e aerofotogrammetriche ed
intervenendo sui luoghi, con procedimenti di topografia o di trilaterazione, quando si
riscontravano differenze nellassetto dellimpianto ubicativo.
La sovrapposizione delle due matrici, quella fisico-geografica e quella urbana, ha
conformato il supporto scientifico per gli ulteriori studi.
In particolare si iniziano a discernere e documentare ulteriori stadi della ricerca:
B1- Rilievo degli spazi aperti;
B2- Letture stratigrafiche planimetriche ed altimetriche;
B3- Scansione dei processi insediativi;
B4- Quinte urbane in ragione di letture reciproche: dallalto verso il basso e
viceversa;
B5- Strutturazione delle quinte cromatiche.
La ricerca delle antiche visualizzazioni delle città di Puglia ha fornito documenti
idonei a scandire nel tempo lassetto e laspetto che detenevano.
C1- Il Rocca delineò organismi urbani pugliesi nel 1583-84;
C2- Il marchese di Celenza, Carlo Gambacorta ,si occupò delle città di costa marina nel
1598;
C3- Giovanni Battista Pacichelli delineò, nel 1683, laspetto di 42 località
urbane;
C4- Il Mortier pubblicò allAia, nel 1704, una serie di piante prospettiche di
città di Puglia;
C5- Jean Louis Desprez illustrò il viaggio che lAbate di Saint-Non compì in Puglia
nel 1777-78.
Lintersezione dei dati di rilievo con quelli fotografici e quelli di archivio,
analizzati da angolature diverse, iniziano a configurare parametri che possono costituire
indizi razionali per il divenire delle città in fase di osservazione.
Si iniziano a valutare i limiti delle porzioni di città che hanno potuto fruire della
giacitura fisica ottimale di quel specifico ambito territoriale. Lesistenza del
fenomeno di congruenza logica nella fruizione dei suoli, nella totalità o in una parte di
ogni impianto urbano, configura lorganicità di quella porzione del tessuto abitato,
in quanto evidenzia quella corrispondenza ai requisiti fisici originari che i nostri avi
reputarono essenziali per la genesi strutturale del loro insediamento abitativo.
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