Rispetto alla sperimentazione della scuola "Balilla", il problema della rappresentazione grafica sembrava essere stato completamente semplificato e risolto, sia per l’impiego di un unico tipo di mattoncino, di dimensioni di 1x2 moduli, sia perché si era passati dallo Spectrum 48K ai Macintosh LC con 10 MB di RAM. Il programma, redatto nel linguaggio HyperCard, consentiva, con la semplice indicazione di due vertici opposti del rettangolo, di conoscere, in tempo reale, le dimensioni ed il numero di mattoncini necessari per realizzare il muro. L’attenzione ora si spostava sugli elementi costruttivi. Qual’è la differenza tra il muro portante o maestro ed il semplice muro divisorio? Come si costruisce il muro ad una testa o quello a due teste? Quali sono i tipi di copertura? Le coperture piane (solai) o le volte dovevano essere sempre realizzate incastrando i mattoncini e facendo ricorso alla propria fantasia. A costruzione finita, si effettuava il collaudo e non tutte le costruzioni lo superavano. Ovviamente il solaio o la volta, realizzata con i mattoncini Lego, differiva dalle corrispondenti strutture in muratura, ma rispettavano i principi della statica e tutta l’operazione portava a porre l’interrogativo sulle costruzioni in muratura e sui criteri seguiti dagli antichi nella realizzazione. Collateralmente ai problemi costruttivi esistevano altri problemi piccoli, ma importanti, da risolvere. Innanzitutto il trasporto e l’immagazzinamento dei mattoncini, il cui numero superava l’ordine di grandezza del migliaio. Prima di iniziare una costruzione, occorreva, sulla base del computo metrico, ritirare il materiale dal magazziniere e questi non poteva stare a contare ogni volta i singoli mattoncini. Si è giunti alla conclusione di realizzare del blocchi contenenti un numero di mattoncini sufficientemente grande per semplificare le operazioni di conteggio, ma sufficientemente piccolo per evitare eccessivi avanzi e rispettare la norma fondamentale del laboratorio: non dovevano esserci mattoncini sparsi sul tavolo o per terra! Tutto questo corrispondeva ad un precisa "regola del gioco" che, per utilizzare i Lego, era necessario rispettare! A Barilandia, in ogni momento si poteva cambiare mestiere oppure rinunciare alla cittadinanza: questa norma era valida anche per... gli insegnanti che non condividevano l’utilizzo dei mattoncini Lego.