Lo studente che ha familiarizzato sufficientemente con il computer e, sicuramente, ne ha acquistato uno con modem (rinunciando alla moto!), imbocca l’autostrada del "Cyberspazio"! In questo mondo virtuale scopre l’esistenza di strumenti elettronici, con cui, ad esempio, le barche possono conoscere la propria posizione con l’ausilio dei satelliti. Si tratta del "GPS (Global Positioning System), un sistema di radionavigazione mondiale sviluppato dal Dipartimento della Difesa americano per fornire ai militari la possibilità di rilevamenti continui, precisi, tridimensionali, in qualsiasi punto del mondo e in qualsiasi condizione meteorologica; utilizzabili in terra, mare e cielo. Il sistema prevede 24 satelliti in orbita ad un’altezza di 20.000 Km, accuratamente scelta in modo che ogni satellite impieghi un tempo esattamente pari a mezza rotazione terrestre per compiere un’orbita intorno al pianeta". "I ricevitori militari incorporano un dispositivo P-code, dove P sta per precisione, che consente rilevamenti con precisione di pochi centimetri! Gli utenti civili possono usare ricevitori C/A-code, che consentono una precisione di trenta metri".
I costi di questi strumenti non superano quelli di un qualsiasi accessorio del computer. Nella sperimentazione è stato impiegato il GPS PHILIPS MK8 (v. figura a sinistra), in grado di utilizzare i segnali di sei satelliti. La conoscenza e l’uso di un simile strumento apre nuovi orizzonti: esistono programmi, come quello riportato in figura, che forniscono un quadro animato della costellazione artificiale. Con un comando da menu è possibile selezionare i satelliti desiderati e per ognuno di essi il programma ci fornisce tutte le informazioni possibili. Si tratta di programmi distribuiti in versione dimostrativa, ma nel settore didattico sono molto utili per acquisire una nuova mentalità. Il confine di questo mondo con quello dei videogiochi quasi non esiste, anzi nel nuovo settore il giovane si sente protagonista "utile". Un sedicenne che utilizza il GPS, non si limita a rilevare la posizione o a calcolare qualche distanza, ma va oltre. Per chi è appassionato di computers, conta il principio secondo cui ogni azione ripetitiva deve essere eseguita dalla macchina. Per collegare il GPS al computer portatile nascono problemi di hardware e software che non è possibile risolvere in sede locale. In simili casi, questi ragazzi fanno ricorso ai "mezzi elettronici di comunicazione interattiva": un mondo sommerso, che sembra quasi clandestino; una specie di "tam tam del 2000", che funziona dopo le ore 22 (per usufruire delle tariffe telefoniche notturne). Il messaggio di "aiuto" viene affisso nella bacheca di qualche BBS e, entro due o tre giorni, arriva la risposta. La soluzione per il collegamento del GPS PHILIPS MK8 al computer portatile Macintosh DUO 27Oc è arrivata, via modem, dalla Germania, dove qualcuno aveva risolto il problema qualche anno prima. Ma ciò che affascina di questo mondo non sono solo i risultati che si raggiungono, quanto il modo in cui funziona: per ogni domanda "lanciata", arrivano tante risposte, di cui alcune offrono la soluzione ed altre aprono nuovi orizzonti. Chi pensava solo di collegare il GPS al computer, si trova coinvolto in una nuova sfida: riportare una cartina sul monitor e rappresentare in tempo reale su di essa la propria posizione. Si tratta indubbiamente di un problema già risolto, ma personalizzarlo con il "fai da te" è sempre affascinante. Istallare l’antenna del GPS sulla macchina e "veder muovere" un puntino rosso sul monitor è anche possibile, ma il difficile comincia quando si pretende di far corrispondere il punto indicato sulla cartina con quello in cui ci si trova. Il sogno di stabilire un percorso autostradale e seguirlo, dando ogni tanto un’occhiata al monitor, sembrerebbe svanire, ma in questo nuovo mondo ogni problema va risolto nel tempo, "passo dopo passo". Nel solito linguaggio di Hyper-Card, si programma il computer per me-morizzare i dati ogni quattro minuti e lo si lascia lavorare. Dopo quattro o cinque ore, facendo la media, si scopre che il GPS, per usi civili, fornisce punti il cui diametro arriva anche a cinquanta metri. Analizzando il problema e selezionando opportunamente i dati, si riesce a ridurre il diametro fino a cinque metri: un errore inaccettabile se si dovesse misurare una distanza di 5 metri, ma per una distanza di 5 km o di 5O km? E tutti i vantaggi di misurare enormi superfici portandosi semplicemente nei vertici dei poligoni che le rappresentano? Ma forse sto trascurando i veri vantaggi che derivano da una simile ricerca e sono quelli provenienti da tutte le notizie raccolte. "Il governo degli Stati Uniti, pur imponendo controlli sempre più rigidi sui satelliti civili per telerilevamento, sta autorizzando la ripresa di immagini a maggiore definizione". "Alle soglie del 2000, lo scenario dei programmi spaziali sta subendo una nuova rivoluzione. Piccoli satelliti e alta risoluzione rappresentano due innovazioni fondamentali che, insieme alla diffusione capillare ed aggiornata dei dati, stanno cambiando lo scenario". "ALTA RISOLUZIONE: GLI AGGIORNAMENTI. Nell'ambito del nuovo scenario delineato, vi sono state delle iniziative concrete soltanto negli Stati Uniti. Quattro progetti utilizzanti piccoli satelliti, finanziati e gestiti privatamente, sono stati presentati sulla scena da CTA Inc., da World View Imaging Corp., da Lockheed Missilies & Space Co. e da Orbital Sciences Corporation. In particolare la World View è la prima ad avere ottenuto la licenza commerciale della nuova legislazione (Land Remote Sensing Poncy Aa è del 1992) che permette ad un'azienda privata di costruire e gestire un sistema di acquisizione dallo spazio di immagini della Terra ad alta risoluzione. Il progetto di World View è il risultato di tutto quanto si è detto, sia da un punto di vista tecnico che da quello funzionale. Esso si fonda su una reale esigenza del mercato. La costellazione di World View presenta le seguenti caratteristiche:
- entro il 1997 saranno lanciati in orbita due satelliti con il lanciatore russo ORBEX;
- il peso di ciascun satellite sarà di 315 kg;
- la quota dell'orbita sarà di 476 km;
- i sensori saranno: pancromatico, con 3 metri di risoluzione ed una capacità stereoscopica fino a 30° off-nadir, e multispettrale con 15 metri di risoluzione;
I servizi offerti da World View prevedono:
- Quick View: immagini in 24 ore su richiesta;
- Archive View: dati di archivio a basso costo;
- Map View: dati geocodificati;
- Perspective View: dati tridimensionali e modelli digitali del terreno".
Leggendo il semplice titolo dell’articolo "Il satellite arriva su Internet", pervenuto anch’esso per via telematica, non è difficile fare previsioni circa la prossima acquisizione, a basso costo, di immagini del territorio ad alta risoluzione, inviate dal satellite e la cui utilizzazione non ha confini.