Una netta distinzione (che necessariamente occorre far presente) esiste tra ripresa stereofotogrammetrica e rilievo stereofotogrammetrico: quest’ultimo è costituito da un insieme di riprese finalizzate alla documentazione di un oggetto o di una parte di esso. Mentre per il rilievo stereofotogrammetrico può esistere una fase di progettazione, la ripresa non può che essere progettata in loco ed al momento dello scatto, soprattutto a causa degli imprevedibili ostacoli mobili, che possono determinare sulla fotografia delle "zone d’ombra". Ciò premesso, possiamo ritenere che la sequenza delle operazioni di ripresa sia la seguente:
- individuazione dell’oggetto da fotografare ed analisi dello stesso;
- scelta dei punti-stazione e della base in funzione sia dell’acquisizione delle informazioni richieste, sia della scala di restituzione;
- sistemazione della camera nei punti prescelti e verifica dell’inquadratura;
- scatto fotografico, simultaneo o successivo, da entrambi i punti;
- rilievo dei punti di controllo.
La durata complessiva di queste operazioni dipende dal tipo di apparecchiature impiegate e può essere di breve durata (intorno a dieci minuti) o prolungata nel tempo (alcune ore).