Desidero innanzitutto ringraziare i convenuti al presente convegno, che, a mio avviso, ha superato le aspettative degli stessi organizzatori.
Un particolare ringraziamento devo rivolgerlo agli studenti della Fondazione Italiana Fotogrammetria Architettonica, senza la cui iniziativa, sicuramente non saremmo qui riuniti.
Mi auguro che l'appuntamento biennale, di cui si è parlato in questi giorni, possa rappresentare, per tutti, oltre che un ulteriore stimolo all'attività di ricerca, un momento di confronto e di verifica.
Il tema proposto per questa tavola rotonda è: "Problemi e prospettive per la costituzione di un CENTRO INTERNAZIONALE PER LA DOCUMENTAZIONE DELL'ARCHITETTURA SACRA"
Il nostro interesse per la documentazione dell'Architettura Sacra ha origine nel 1980, con i rilievi di numerose chiese della Basilicata, danneggiate dal terremoto, effettuati in collaborazione con l'Unità Fotogrammetrica dei Vigili Urbani di Bari.
Mi sembra superfluo far notare, in questa sede, quanto complesso sia evidenziare, con il metodo grafico tradizionale, i danni che un qualsiasi evento sismico può aver provocato su di un Bene Culturale architettonico, specie se il rilievo è destinato ad un progetto di restauro.
Già in occasione del primo convegno nazionale di Fotogrammetria Architettonica, organizzato a Bari nel 1978, ebbi modo di sottolineare l'inutilità, ai fini della lettura di un Bene Culturale, della rappresentazione grafica e della semplice documentazione fotografica.
Con il convegno del 1981, organizzato sempre a Bari, fu lanciato il progetto finalizzato "Fotogrammetria e tutela del territorio", dove la fotogrammetria viene indicata quale "nuovo linguaggio di lettura e rappresentazione", di cui viene proposto l'insegnamento in tutte le scuole, a cominciare da quella primaria. Nella tavola rotonda, conclusiva del convegno, cui parteciparono rappresentanti dell'Università di Bari, della Soprintendenza ai monumenti della Puglia, della Curia Arcivescovile di Bari, della Regione Puglia, dell'Amministrazione Provinciale e del Comune di Bari, nacque l'idea di avviare, con i rilievi delle chiese colpite dal terremoto, un centro di documentazione dell'Architettura Sacra, per il quale l'Arcivescovo di Bari mise a disposizione una chiesa del Centro Storico.
Nel 1985, il progetto "Fotogrammetria e tutela del territorio", fu allegato all'accordo con convenzione, per l'uso comune di apparecchiature fotogrammetriche-elettroniche, tra la l'Università di Bari ed l'Assessorato alla Cultura della Regione Puglia. Nello stesso anno fu avviata, presso l'Istituto "Balilla" di Bari, la prima sperimentazione per l'insegnamento della fotogrammetria nella scuola elementare.
Nel 1986, con la nascita della Fondazione Italiana Fotogrammetria Architettonica, la sperimentazione didattica subisce un particolare impulso. Nasce la figura dello studente-ricercatore, che continua a collaborare con la cattedra anche dopo aver sostenuto l'esame.
Nell'ambito del progetto finalizzato, la diffusione della fotogrammetria architettonica viene curata attraverso seminari, conferenze nelle scuole e corsi di formazione professionale di "Fotogrammetria per addetti al rilevamento e documentazione dei Beni Culturali", in cui la disciplina di base è stata insegnata da studenti della Fondazione.
La scheda, che intendiamo proporre per il Centro di Documentazione e che contiamo di presentare in modo operativo nel 1993, è redatta sulla base dei risultati del IV Convegno Nazionale di Fotogrammetria Architettonica (Bari, 28-30 novembre 1988) dal tema "L'Architettura Sacra: utenza, documentazione e progettazione". Si tratta, in sostanza, di una scheda interattiva, idonea non solo a fornire tutte le informazioni (sia di carattere storico che architettonico) riguardanti il monumento, ma tale da consentire la verifica progettuale di ogni eventuale intervento di restauro.
Caratteristica fondamentale della scheda sarà quella di essere "aperta" ad ogni tipo di aggiornamento, ivi compreso quello fornito dall'utenza. Riteniamo che la documentazione dei Beni Culturali non può essere riservata a pochi "addetti", ma deve essere un'operazione destinata a coinvolgere tutti i cittadini: il Centro di Documentazione dei Beni Culturali deve essere un'espressione della Cultura del Paese.
La presenza del Preside dell'Istituto Tecnico per Geometri "Pitagora" di Bari ci consentirà di verificare la possibilità di coinvolgimento dell'Istituzione scolastica nell'opera di documentazione. Non possiamo ignorare che, ai fini della formazione, non esiste alcuna differenza tra la lettura dei "Promessi Sposi" ed il rilievo di un "edificio monumentale", a condizione che la prima non si limiti alla conoscenza dei "fatti raccontati" ed il secondo alla banale redazione di "pianta, prospetto e sezione".
Il succedersi di generazioni di studenti nell'analisi di uno stesso "Bene Culturale", può assicurare una continua verifica e, nello stesso tempo, l'aggiornamento della documentazione. Resta scontata, poi, la motivazione degli stessi studenti, i quali si sentirebbero responsabili di un pubblico servizio e gratificati dal giudizio di persone estranee all scuola.
Il Direttore dell'Archivio di Stato di Bari, qui presente, ritengo possa illustrarci le eventuali possibilità di aprire, presso l'Archivio stesso, una Sezione destinata al tipo di documentazione di cui andiamo ad occuparci.
Prego, infine, tutti i partecipanti di fornire il proprio parere sulla fattibilità del progetto, in modo che si possa disporre, a conclusione di questo incontro, di uno schema del Centro Internazionale di Documentazione Fotogrammetrica dell'Architettura Sacra, da rendere operativo per il 1993.