Il progetto "Arca" mira alla creazione di un catalogo virtuale dei Beni Culturali della Puglia, sulla base delle decisioni prese dal CIPA nella riounione tenutasi a Parigi nei giorni 18 e 19 giougno 1970. Esso rappresenta la prosecuzione del progetto finalizzato "Fotogrammetria e tutela del territorio", i cui risultati si concretizzano nel programma "StereoFot".
Sulla base del principio, secondo cui "la tutela del territorio non è un compito di pochi", il progetto adotta il motto "documentare per conoscere e tutelare" e mira a coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado nella documentazione dei Beni Curlturali. Tuttavia, in teoria, tutti possono dare il proprio contributo ponendo domande, rispondendo a quesiti posti da altri, dando suggerimenti per una migliore lettura della scheda o correggendo eventuali errori riscontrati.
Nel pieno rispetto delle singole opinioni, il progetto "Arca"
intende mettere a confronto, in uno spazio virtuale accessibile a tutti,
le opposte teorie scientifiche esistenti sui Beni Culturali, sulla base
delle quali spesso si effettuano restauri scarsamente condivisi. Grazie al catalogo virtuale sarà possibile prendere coscienza delle trasformazioni del territorio, onde analizzare tutte le consequenze positive o negative.
L'auspicio è che qualsiasi intervento progettuale (non importa se
redatto sui banchi scolastici o in uno studio professionale) venga presentato ed archiviato nel catalogo virtuale, con la presentazione dello stato dei luoghi prima e dopo la trasformazione e con l'illustrazione dei motivi che hanno portato alla trasformazione stessa.
Per consentire una uniformità di linguaggio nella compilazione della
scheda, dal mese di febbraio 1997, sarà attiva su Internet la scuola a distanza di Fotogrammetria Architettonica. Tutte le esercitazioni svolte nell'ambito di tale corso, anche se non inserite nel catalogo virtuale, saranno accessibili su questo sito e rappresenteranno una vetrina su Internet delle capacità operative dei partecipanti.
Il catalogo virtuale
Per catalogo virtuale deve intendersi la raccolta, mediante schede multimediali aperte, delle informazioni necessarie e sufficienti a consentire un approccio culturalmente valido al monumento prescelto.
La scheda multimediale di documentazione del monumento deve dare, in modo
interattivo, una risposta a tutti gli interrogativi che l'ipotetico osservatore
dell'oggetto presentato si può porre. Pertanto, già nella
presentazione di un oggetto, la scheda deve consentire oltre che l'osservazione
dell'immagine in uno spazio dimensionalmente corrispondente a quello in
cui l'oggetto vive, l'acquisizione di tutte le informazioni relative alle
dimensioni ed alla storia dell'oggetto, in modo analogo a quanto avviene
nella realtà.
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Il C.I.P.A.
La prima riunione su "la fotogrammetria al servizio dell'architettura" fu organizzata a Saint-Mandé (Francia), nei giorni 4-6 luglio 1968, per iniziativa dell'ICOMOS. In essa, dopo una panoramica sulle possibilità offerte dalla fotogrammetria per il rilievo dei monumenti, dei siti e delle opere d'arte, fatta da M. Carbonnell, fu affrontato il problema del rilievo
alla luce delle esigenze degli architetti e degli addetti alla tutela dei monumenti.
Parteciparono alla riunione J.P.Paquet, A.J.Donzet, M.Jrinec, R.W. Mc Dowall,
C. Erder, J. Gomoliszewski e Raffaele De Vita, docente della Facoltà
d'Ingegneria dell'Università di Bari.
Lo stesso problema fu affrontato, pochi giorni dopo, al XI Congresso della
Società Internazionale di Fotogrammetria (ISP), che si tenne a Losanna
(Svizzera) nei giorni 8-20 luglio 1968.
A seguito di queste riunioni, i due organismi internazionali decisero di
costituire un Comitato Internazionale di Fotogrammetria Architettonica (C.I.P.A.),
composto da:
- quattro membri dell'ICOMOS
- Prof.dr. C. Erder (Turchia)
- Dr.ing. H. Foramitti (Austria)
- Mr. R.W. Mc. Dowall (Gran Bretagna)
- M. L. A. Petrow (U.R.S.S.)
- quattro membri dell'ISP
- Ing. M. Carbonnell(Francia) presidente
- Ing. M. Jrinec (Cecoslovacchia)
- Prof. dr. F. Löschner (Germania)
- Prof. gen. G. Schiemdt (Italia)
Il CIPA tenne la sua prima riunione a Parigi, nei giorni 18 e 19 giugno 1970 ed approvò un documento programmatico, che auspicava:
- la raccolta e la diffusione di tutte le informazioni relative all'impiego della fotogrammetria in architettura, ai lavori svolti, ai metodi, alle apparecchiature e alla bibliografia;
- il patrocinio degli studi inerenti la fotogrammetria architettonica, per i quali il Comitato auspicava una collaborazione internazionale per la tutela dei monumenti e dei centri storici;
- l'organizzazione di convegni internazionali;
- la pubblicazione di rapporti periodici sui lavori svolti e, in genere, sull'attività internazionale;
- l'insegnamento della fotogrammetria architettonica;
- la realizzazione e diffusione di materiale audiovisivo.
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La fotogrammetria in Puglia
1982. La Facoltà d'Ingegneria di Bari, mediante il cambio di denominazione della disciplina "tecniche fotogrammetriche applicate all'urbanistica e all'architettura", attiva il primo ed unico corso
universitario italiano di "Fotogrammetria Architettonica".
1985. Nel Complesso monumentale di S. Scolastica viene avviato il
laboratorio di fotogrammetria architettonica per la documentazione dei Beni
Culturali della Puglia, con la firma di un accordo tra l'Università
degli Studi di Bari e la Regione Puglia.
1986. A conclusione del convegno sul tema "Fotogrammetria e
progetto" nasce l'associazione studentesca Fondazione Italiana Fotogrammetria
Architettonica, che, all'insegna del motto "un buon rilievo è
già metà progetto" e nella piena convinzione che l'attività
didattica deve essere finalizzata alla produzione, trasforma il laboratorio
di S.Scolastica in Scuola-bottega.
1988. L'attenzione della Fondazione si rivolge alla documentazione
dei Beni Culturali più numerosi e più difficili da rilevare,
"i Beni Culturali Ecclesiastici", per i quali, in un convegno
appositamente organizzato, si auspica la costituzione di un "Centro
Internazionale di documentazione fotogrammetrica".
1991. Dal convegno internazionale sul tema "La documentazione del Beni culturali Ecclesiastici", organizzato a Bari, emergono due concetti basilari per la documentazione stessa:
- per operare vitalmente sui beni culturali ecclesiastici di ogni tipo,
ma soprattutto di livello, occorre sì una tecnica moderna di avanguardia e di scientifica strumentazione, ma che prima, da "ancilla" davanti al "Verbo", deve avere attinto alla vita e all'anima di quel "bene". La tutela del "corpo" di tali beni ha bisogno di captarne l'anima per umile
esperienza di vissuta partecipazione. (Giulio Mancini O.F.M.);
- se da una parte la tutela e la conservazione appartiene come principio
allo Stato, l'inveramento appartiene a tutti ed è un problema
di cultura. La tutela non è per pochi. Appartiene alla dignità dell'uomo e nessuno la può delegare. E' importante che la si insegni e si diano gli strumenti. Il resto è la storia che racconterà della nostra cultura e della nostra spiritualità (Mons.Pietro Amato).
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La Scuola a distanza.
I lavori presentati dagli studenti del corso di Fotogrammetria Architettonica al 2° Convegno internazionale, organizzato a Bari, nel 1993, sul tema "il rilevatore della realtà territoriale", hanno evidenziato le seguenti condizioni necessarie (ma non sufficienti) per garantire l'indispensabile motivazione nello studio:
- libertà di scelta, da parte dello studente, del piano di
studi nell'ambito del Corso cui si iscrive;
- libertà di scelta, sempre da parte dello studente, del docente
per ogni singola disciplina;
- utilizzazione del lavoro prodotto (sia ai fini della verifica che
della eventuale gratificazione).
Sulla base di queste premesse l'attività di ricerca svolta nell'ambito
del progetto finalizzato "Fotogrammetria e tutela del territorio"
(allegato all'accordo Università-Regione) ha portato al progetto
di una Scuola a distanza su Internet, in cui ogni studente può "progettare" liberamente:
- il piano di lavoro che intende svolgere;
- l'elenco di docenti con funzioni di tutor.
Le possibilità offerte dalle nuove tecnologie consentono, oggi, di
attuare pienamente il programma proposto nel 1970 dal C.I.P.A., consentendo
la selezione automatica di docenti e di studenti specializzati nella documentazione
territoriale, la cui formazione si basa sul continuo aggiornamento ed il
cui ruolo può invertirsi senza che ciò produca scandalo.
I lavori prodotti, disponibili su rete Internet, oltre che costituire un
autentico centro virtuale di documentazione in costante aggiornamento ed
un termometro della cultura contemporanea, svolgerà la funzione di
una "vetrina" di specialisti, le cui capacità non saranno
garantite da un "discutibile pezzo di carta" ma dallo stesso lavoro
esposto.
I risultati della ricerca sono presentati, a livello metodologico su Internet
all'indirizzo:
http://www.poliba.it/strutture/disegno/fotarch.html
Dal 1 dicembre 1996, gli interessati alla Scuola potranno acquisire le informazioni
ed eventualmente inviare la propria adesione all'indirizzo:
ftp://cecap010.poliba.it
Il superamento del corso, gratuito e di durata biennale, non darà
alcun diploma, ma il semplice inserimento in un elenco di esperti su Internet,
con la possibilità di esporre i propri lavori.
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Il programma StereoFot
StereoFot è una scheda multimediale per il censimento e la catalogazione dei Beni Culturali.
Il programma è stato sviluppato dalla cattedra di Fotogrammetria Architettonica del Politecnico di Bari in collaborazione con l'associazione studentesca Fondazione Italiana Fotogrammetria Architettonica, nell'ambito del progetto finalizzato "Fotogrammetria e tutela del territorio". Il progetto è allegato all'accordo con convenzione per l'uso comune di apparecchiature fotogrammetriche-elettroniche, firmato il 15.1.95 tra l'Università degli Studi di Bari (cattedra di Fotogrammetria Architettonica della Facoltà d'Ingegneria) e la Regione Puglia (settore Musei e Beni Culturali dell'Assessorato alla Cultura). Per ulteriori notizie selezionare il pulsante "ricerca"
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Il coinvolgimento delle Scuole
Il presente progetto parte dal presupposto secondo cui la Scuola nasce dall'esigenza naturale dell'uomo di "comunicare": l'alfabetizzazione non è altro che l'insegnamento del codice ufficiale di comunicazione tra gli uomini.
La diffusa dizione "analfabetismo del 2000" nasce proprio dalla
constatata inadeguatezza del codice tradizionale al soddisfacimento delle
possibilità di comunicazione offerte dal progresso tecnologico.
La scuola, in particolare, vincolata al codice rinascimentale, ha trascurato
del tutto l'insegnamento dei moderni codici: a cominciare dai settori tele-fonico
e tele-video fino a quello informatico, non si può non riconoscere
la formazione autodidattica di quanti possono considerarsi "alfabetizzati".
Tra i motivi di crisi della scuola sono da evidenziare:
- l'arrivo delle nuove generazioni, autodidatte ma abituate "selvaggiamente" ai nuovi codici;
- il rigetto degli stessi codici da parte della classe docente;
- la possibilità (quando non è necessità) di comunicare
a livello internazionale con linguaggi ipertestuali.
Per certi versi il terzo motivo appare quello più grave: trattasi
della multimedialità, cioè l'utilizzo simultaneo di tutti
i linguaggi di comunicazione (testo, grafica, audio, fotografia, cinematografia,
realtà virtuale) in modo breve, conciso e compendioso, perché
"tutto deve viaggiare anche per via telefonica". Si tratta di
un linguaggio che affascina perché allo stato attuale raggiunge l'optimum
della comunicazione: viene facilmente utilizzato dai giovanissimi perché
sono in età di apprendimento, ma lascia perplessi quegli adulti che
non vogliono riconoscere il proprio analfabetismo.
La via più semplice per insegnare a comunicare si basa sulla "esigenza
di conunicare": non può esserci studio senza motivazione! Alla
luce di questo principio il progetto può articolarsi come segue:
- dimostrazione pratica del più moderno strumento di comunicazione
(Internet);
- scelta di un oggetto di interesse internazionale (bene culturale) da comunicare;
- studio dell'oggetto (cos'è, a che serve e come funziona);
- descrizione dell'ggetto nei linguaggi a disposizione;
- studio di un nuovo linguaggio (HTML,Java);
- traduzione della descrizione nel nuovo linguaggio;
- immissione del prodotto sulla rete.
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