Attivato nell’anno accademici 1996/97, il corso di Rilevamento fotogrammetrico dell’architettura è stato caratterizzato dalla messa in rete dei lavori svolti dagli studenti e, poiché ogni lavoro mira alla documentazione di un bene culturale, ha avviato di fatto un archivio on-line dei beni culturali.
Nei primi anni il lavoro si è svolto integralmente in laboratorio, dato che nessuno degli studenti disponeva di computer portatili, e ciò ha consentito, alla quasi totalità dei partecipanti al corso, di sostenere l’esame nella sessione estiva, garantendo anche una certa uniformità del linguaggio di programmazione dei siti web, pur nella libera scelta dell'’impostazione del tema d’anno.
Negli ultimi anni, però, con la proliferazione dei programmi di scrittura-web e dei computer portatili a basso costo, si è passati dalla turnazione dei posti di lavoro ad un laboratorio quasi sempre vuoto e alla lezione in aula, il tutto a scapito della qualità del prodotto. Il rilievo fotogrammetrico, a causa delle ridotte dimensioni dei monitor e della lentezza della rete, è stato sempre effettuato in modo discontinuo e per punti.
Nel 2005, con l’arrivo in laboratorio di due macchine di nuova generazione, dotate di schermo panoramico, è stato possibile passare alla modellazione stereometrica e pensare concretamente alla restituzione dei rilievi fotogrammetrici eseguiti dall’Unità Fotogrammetrica dei Vigili Urbani di Bari, nel 1980 in Basilicata, nelle zone colpite dal terremoto.
La prima restituzione fotogrammetrica, con la tecnica della modellazione stereometrica, è stata fatta con successo in occasione di una tesi di laurea.
Alla luce dell’esperienza acquisita, sulla documentazione on-line dei Beni Culturali, si può pensare ora ad un corso di formazione metodologicamente impostato sul principio della Scuola-bottega, cioè un laboratorio in cui lo studente impara pagando con un lavoro produttivo.