Ordinamento Didattico

del Corso di Laurea in

Sistemi Informativi territoriali

Ia Facoltà di Ingegneria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

POLITECNICO DI BARI

ORDINAMENTO didattico del corso di laurea IN

Sistemi Informativi Territoriali

  1. DENOMINAZIONE E CLASSE DI APPARTENENZA
  2. E’ istituito presso la Ia Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari il corso di Laurea in Sistemi Informativi Territoriali appartenente alla classe delle lauree in Urbanistica e Scienze della Pianificazione Ambientale (Classe 7).

  3. SCENARIO DI RIFERIMENTO

I mutamenti in atto nelle città, l’uso sempre più allargato del territorio, la maggior attenzione agli aspetti ambientali, l’evoluzione tecnologica stanno modificando in modo radicale i temi, i problemi e gli strumenti della pianificazione e della gestione del territorio: pratiche, tecniche e normative connesse agli strumenti di intervento sulla città e sul territorio.

Il territorio e l’ambiente rappresentano sempre più fattori fondamentali determinanti la qualità della vita e la sostenibilità delle attività umane. Le nuove forme di governo del territorio e i nuovi contenuti attribuiti alle varie forme della pianificazione — affermate esplicitamente dalla nuove leggi regionali e indicate dalle direttive europee — richiedono una conoscenza sistematica dei fenomeni territoriali, in ragione della crescente evidenza della complessità di relazioni tra territorio e modelli di conservazione o di sviluppo.

La gestione del territorio assume, in tale contesto, un ruolo fondamentale, complesso e in gran parte nuovo. Monitoraggio ambientale, difesa del suolo, protezione civile, gestione dei patrimoni pubblici, mobilità, fiscalità locale ecc. costituiscono altrettanti terreni di verifica dell'effettiva volontà e capacità di governare i processi urbani e territoriali.

Il mutamento dei processi legati al territorio, i temi ambientali, paesaggistici e della sostenibilità, i princìpi di trasparenza, sussidiarietà e partecipazione, le nuove competenze attribuite alle istituzioni locali si scontrano con le attuali strutture tecniche degli enti stessi. E’ evidente, infatti, i crescente divario tra responsabilità e capacità della Pubblica Amministrazione e i processi connessi al governo pubblico del territorio.

Da un lato, infatti, ci sono complessi problemi di ridefinizione dei modelli organizzativi e culturali delle PA che sollecitano una reingegnerizzazione dell’intero sistema di funzionamento verso obiettivi di efficienza, equità e trasparenza; dall’altro le finalità, i princìpi e gli stessi oggetti della pianificazione sono cambiati: dalla regolamentazione dello sviluppo edilizio alla tutela, alla capacità di gestire processi complessi. I compiti dei vari enti istituzionali — regione, province e comuni — i loro rapporti e i meccanismi procedurali definiti per legge non sono automaticamente realtà e prassi. Il processo di pianificazione imperniato sui temi della sussidiarietà, della trasparenza, della sostenibilità ecc. richiede impegno, collaborazione, visioni nuove, progettualità ampia, nuovi strumenti operativi.

La crisi della P.A. è, perciò, di ordine culturale e di capacità tecnica e operativa, e questo assume caratteri più evidenti in alcune regioni.

Strumenti e linguaggio si stanno modificando profondamente. Innanzitutto il ruolo e i contenuti dell’analisi. L’analisi è stata sostituita dalla conoscenza. Questo mutamento di termini sottende la volontà di distinguere il processo conoscitivo attuale dalle tradizionali analisi, utilizzate prevalentemente per legittimare obiettivi definiti in base a criteri e parametri esterni. Alla conoscenza, oggi, viene riconosciuta e affidata una funzione comunicativa, di supporto alla decisione, di strumento per la valutazione.

Oggi, il ruolo della conoscenza, e delle forme della sua elaborazione — affermato anche dalle nuove leggi urbanistiche regionali — comporta la sempre maggiore diffusione dei Sistemi Informativi Territoriali (SIT) e/o dei Geographical Information System (GIS), e delle relative tecnologie, quali sistemi di ausilio alla comprensione della città e del territorio e al governo delle trasformazioni che li interessano. Questi strumenti, nati come supporto per costruire una banca dati completa, complessa e aggiornabile, stanno modificando il senso stesso della conoscenza.

Nel sistema stesso di conoscenza dell’ambiente e del territorio e nell’operazionalità degli strumenti di investigazione, analisi e valutazione, risiede anche la possibilità: di comprendere molti dei processi di trasformazione della città, di uso, disuso, cattivo uso del territorio, di aggressione all’ambiente, dell’impatto delle nuove tecnologie sull’ambiente; di fornire coordinamento e sintesi nelle pratiche partecipative ai processi decisionali anche a livello di P.A. — conoscenza, comunicazione e gestione istituzionale e collettiva del rischio; organizzazione su base locale delle politiche di welfare; gestione dell’uso diversificato del territorio da parte dei gruppi sociali — con conseguente riduzione dei conflitti.

Le tecnologie dell’informazione sono essenziali per descrivere, per interpretare la realtà, per valutare l’impatto di possibili scelte alternative, per monitorare. La pianificazione diventa un complesso finalizzato di attività situate all’interno di una più articolata operatività progettuale.

Le tecnologie informatiche e telematiche in questo settore (Geographical Information Systems, Remote sensing, GIS-WEB ecc.) sono ormai mature e costituiscono uno strumento di un passaggio, sia culturale che tecnologico, pressoché obbligato per una formazione culturale di base relativa al ruolo di supporto alla conoscenza e alla decisione che possono svolgere i Sistemi Informativi Territoriali, in un prospettiva di migliore efficienza, equità e trasparenza della P.A. sia a livello locale che centrale.

La formazione culturale e tecnica e l’aggiornamento professionale costituiscono al tempo stesso sia strozzatura del sistema, che elemento strategico in una reale prospettiva di innovazione, ammodernamento e decentramento delle attività delle amministrazioni territoriali.

I Sistemi Informativi Territoriali, e i relativi software GIS, si stanno progressivamente diffondendo in molte amministrazioni, enti e strutture che hanno un riferimento territoriale, cioè spaziale, per numerose ragioni che vanno dalla maggiore consapevolezza delle potenzialità applicative di questi strumenti fino ai costi decrescenti sia del software che dell’hardware. L’innovazione tecnologica del settore ha ridotto la complessità dell’utilizzo di queste tecnologie e, contemporaneamente, l'uso di internet/web ha ampliato in modo rilevante la base di utenza. A fronte di questo pur stilizzato scenario emerge invece un ritardo pesante sul piano della professionalità e della formazione necessaria per un uso consapevole e culturalmente adeguato delle tecnologie GIS-SIT.

In questo quadro la formazione (e la formazione continua) costituisce un vero e proprio strumento attuativo di politiche di riforma nell’ambito della P.A., e in particolare degli Uffici Tecnici, per recuperare un ritardo pesante sul piano della professionalità e della formazione necessaria per un uso consapevole e culturalmente adeguato delle tecnologie GIS-SIT. Formazione necessaria è quella mirata al miglioramento delle abilità professionali interne alla P.A. per la progettazione e il controllo dei processi (riqualificazione professionale e formazione permanente), ma anche formazione a livello universitario di nuovi profili professionali specificamente orientati alla collocazione nel mondo del lavoro sia in ambito pubblico che in aziende di servizi o studî professionali che intendono collocarsi nel mercato dell'informatica territoriale.

L’istituzione della Laurea in Sistemi Informativi Territoriali si inserisce nel quadro sopra schematicamente delineato con l’intento di contribuire concretamente a rendere disponibile un offerta di formazione per il miglioramento dei livelli culturali e di competenza tecnologica, ormai indispensabili per una corretta attività di gestione del territorio, ma anche di fornire opportunità reali di lavoro in un mercato in grande espansione che domanda capacità, abilità, competenze molto specifiche.

 

 

3. OBIETTIVI FORMATIVI

Obiettivi formativi della classe

Gli obiettivi formativi sono da un lato stabiliti ex lege nella classe 7, Lauree in Urbanistica e Scienze della Pianificazione Territoriale e Ambientale come definiti dal D. M.:

I laureati nei corsi di laurea della classe devono:

I laureati della classe svolgeranno attività professionali realizzando analisi delle strutture urbane, territoriali e ambientali; concorrendo e collaborando all'elaborazione di atti di pianificazione, programmazione, gestione e valutazione; contribuendo alla definizione di strategie delle amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, valorizzazione e trasformazione della città, del territorio e dell’ambiente. Gli ambiti di riferimento potranno essere la libera professione, nonché le attività presso le istituzioni e gli enti pubblici e privati operanti per la trasformazione ed il governo della città, del territorio e dell’ambiente (enti istituzionali, aziende pubbliche e private, studi professionali, società di promozione e progettazione).

Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari almeno al 50 per cento dell'impegno orario complessivo, con possibilità di percentuali minori per singole attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico.

 

Obiettivo formativo specifico del Corso di Laurea in Sistemi Informativi Territoriali

I profondi e continui cambiamenti della società e dei modi di abitare la città e il territorio, il moltiplicarsi degli strumenti di intervento e delle possibilità di reperimento di risorse economiche e finanziarie, sia pubbliche che private, nonché le politiche di riforma della Pubblica Amministrazione richiedono di formare una figura dotata di un adeguato apparato concettuale e tecnico-operativo per intervenire nelle diverse pratiche professionali in cui, oggi, si articola il governo del territorio.

In questo quadro il Corso di Laurea mira alla formazione di una figura professionale specifica di tecnico urbanista capace di inserirsi con competenza scientifica nell’analisi e monitoraggio delle trasformazioni della città e del territorio e nel governo dei processi di sviluppo, nonché in grado di costruire e gestire sistemi informativi territoriali finalizzati alle diverse domande e azioni trasformative.

Alle competenze generali e specifiche della classe l’obiettivo formativo prevede un percorso finalizzato alla formazione di una figura che sappia operare nella formazione, gestione e implementazione dei diversi strumenti di gestione e trasformazione della città e del territorio, attraverso la costruzione di sistemi informativi territoriali.

Obiettivo formativo specifico della Laurea in Sistemi Informativi Territoriali è quello di formare (e riqualificare) una figura che sappia operare nella formazione, gestione e implementazione dei diversi strumenti di gestione e trasformazione della città e del territorio, attraverso la progettazione, costruzione e gestione di Sistemi Informativi Territoriali. Formare, quindi, da un lato giovani che provengono dalle scuole medie superiori o da altri corsi universitari, e dall'altro laureati, professionisti e quadri della P.A. da collocare (o ricollocare) nelle diverse nicchie professionali caratterizzate dall'innovazione tecnologica nel settore della gestione informatizzata del territorio e dell’ambiente.

L’obiettivo è quello di contribuire a creare e rafforzare una rete di competenze diffuse sul territorio, sia in ambito pubblico che di impresa, con l’intento di rispondere a una crescente domanda di riforma e di innovazione sui temi del governo dell’ambiente, del territorio, dei processi urbani, del patrimonio naturalistico e storico. Tali competenze devono portare anche alla formazione di expertise in sistemi e metodi, in grado di contribuire alla produzione di data base, relativi all’ambiente e al territorio, utili alla costruzione e gestione di Centri di documentazione specifici (in diretto contatto con Centri ricerca, Istituti statistici, Enti pubblici e privati, Banche dati nazionali e internazionali ecc.) e in pratiche partecipative ai processi decisionali e gestionali sul territorio.

La formazione dei laureati in Sistemi Informativi Territoriali dovrà garantire caratteristiche tali da poter essere rapidamente inseriti in gruppi di lavoro impegnati ad affrontare temi di grande attualità connessi con i problemi di gestione del territorio e dell’ambiente, di fatto oggetto dell’attività quotidiana nell’ambito degli uffici tecnici delle Amministrazioni Pubbliche, così come di aziende e di studi professionali che forniscono servizi in questo settore.

Le competenze da garantire sono riferite a

nei settori della

Tali competenze dovranno caratterizzare una nuova generazione di tecnici di alto profilo professionale che

Il sistema delle competenze acquisite dovrà essere connesso ai processi reali di gestione del territorio e dell’ambiente con finalità di innovazione e razionalizzazione dei processi, e di miglioramento delle qualità dei servizi nell’informazione territoriale quale supporto ai diversi attori sia pubblici che privati.

Il Laureato in Sistemi Informativi Territoriali dovrà essere in grado di rispondere alla domanda che proviene dal mercato del lavoro (forti competenze professionali nel settore delle nuove tecnologie applicate al territorio), ma in parallelo il suo profilo dovrà essere caratterizzato da una buona preparazione culturale sui problemi del territorio e dell’ambiente così come da una sensibilità etico-politica verso gli stessi problemi, con specifico riferimento alla domande che emergono con sempre maggiore evidenza dalla Società Civile in particolare verso la Pubblica Amministrazione: efficienza, equità e trasparenza.

 

 

  1. PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE ATTESO

Il laureato in Sistemi Informativi Territoriali dovrà acquisire un profilo articolato sul versante "culturale" (sapere), sia su quello professionale (saper fare). Dovrà acquisire un bagaglio culturale di livello universitario caratterizzato da capacità critica e di metodo, necessari sia per il proseguimento degli studi nella laurea specializzata e nei master, sia per acquisire strumenti di base per la corretta acquisizione delle competenze professionali. Sul versante delle competenze professionali il laureato in SIT dovrà acquisire padronanza nell’uso delle nuove tecnologie, ma soprattutto dovrà acquisire sensibilità all’innovazione tecnologica ed essere in grado di servirsi correttamente delle risorse in continuo rinnovo nella diverse nicchie specialistiche. Altro elemento caratterizzante il profilo culturale e professionale del laureato in SIT è quello del "saper essere", cioè la capacità di relazione e di flessibilità, condizione ineludibile per un soddisfacente inserimento nel mercato del Lavoro.

Il corso di laurea in Sistemi Informativi Territoriali ha l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali nel settore della gestione delle informazioni.

I laureati in Sistemi Informativi Territoriali devono:

I principali sbocchi occupazionali scaturiscono dalla domanda formativa nel settore delle nuove tecnologie per il territorio e l’ambiente, che risulta articolata in più segmenti e più soggetti:

Tale domanda è quindi diversificata e distribuita su tutto il territorio nazionale, a fronte di limitate opportunità sul versante dell’offerta formativa.

I settori di riferimento sono quelli della "sicurezza", della "sostenibilità", della "qualità", della gestione urbanistica, della fiscalità territoriale ecc.

Sul versante del mercato del lavoro la segmentazione fa riferimento ai due settori pubblico e privato, dove il primo è rappresentato da tutta la costellazione di Enti che hanno competenze di gestione del territorio e ambiente (Comuni, Province, Regioni), e in particolare le Aziende Municipalizzate (5000), i Consorzi, così come le Agenzie per l’ambiente e gli Enti di bacino.

Forte domanda viene anche espressa dalle aziende private che forniscono servizi sul mercato del territorio: gestione rifiuti, geomarketing, delivery, recupero della fiscalità ecc.

Di fatto si assiste ad una forte crescita di servizi basati sulla conoscenza georeferenziata del territorio che si appoggia sulle nuove tecnologie di tipo GIS e affini.

Il Corso di Laurea fornirà competenze professionali orientate a svolgere le seguenti attività:

 

5. PROGETTO DIDATTICO

Gli obiettivi formativi impongono una stretta relazione tra le attività del sapere e del saper fare. Inoltre, la durata triennale del corso degli studi e la quantità dei settori disciplinari coinvolti consigliano un’articolazione del percorso didattico per attività semestrali e laboratori.

Primo anno

Il percorso didattico del Corso di Laurea si articola in una formazione di base che impegna l’intero primo anno, finalizzata all’apprendimento dei principi fondativi delle discipline e dei suoi strumenti operativi per quanto riguarda la rilevazione, l’elaborazione, la registrazione e archiviazione dei dati.

Secondo anno

Il secondo anno è dedicato all’approfondimento della conoscenza dei diversi elementi che compongono il sistema urbano territoriale e alla sperimentazione pratico applicativa nei vari settori caratterizzanti del Corso di Laurea.

Terzo anno

Il terzo anno è dedicato all’approfondimento dei temi specifici caratterizzanti il profilo professionale richiesto.

L’attività di tirocinio a cui viene collegata la redazione della tesi di laurea rappresenta una ulteriore occasione per una sperimentazione mirata.

 

Crediti

Come noto un credito viene attribuito per una attività pari a 24 ore di cui il 50% di didattica organizzata.

Nell'ambito del progetto del CdL SIT i crediti sono attribuiti sia nell'ambito dei moduli didattici che nell'ambito dell'attività di project work (laboratori) relativi a ciascun insegnamento.

La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è convenzionalmente fissata in 60 crediti.

Il carico didattico annuale del Corso degli Studi è di 60 crediti, corrispondente per gli studenti a 1500 ore annue per un totale complessivo di 180 crediti, corrispondenti a 4500 ore nel triennio.

Considerando che all’incirca il 58% del tempo di lavoro dello studente è riservato alle ore di studio personale, ogni studente sarà impegnato in attività didattica assistita per meno di 700 ore l’anno, il che corrisponde a circa 28 ore settimanali per 24 settimane l’anno.

Le 24 settimane annue di lezione saranno suddivise in due semestri, ciascuno di 12 settimane, tenendo conto dei periodi di esame e delle vacanze pasquali, natalizie ed estive.

In particolare il rapporto tra ore in aula e ore di studio individuale nel triennio, escludendo l’attività di tirocinio da svolgersi in strutture esterne, è di circa il 50%.

Si prevede anche di differenziare il rapporto 50/50 in relazione a corsi di diversa caratterizzazione, ad esempio per quelli dell'area "base", per cui si potrebbe prevedere un maggiore peso attribuito alla didattica di tipo tradizionale.

I crediti acquisiti seguendo i curricula individuati nel regolamento didattico del corso di laurea consentiranno l’accesso senza debiti formativi al corso di laurea specialistica in Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale (Classe 54/s).

All'inizio di ogni anno accademico, al momento dell’iscrizione, gli studenti lavoratori o comunque impossibilitati, per comprovate ragioni personali, economiche o sociali, alla frequenza delle attività didattiche, potranno scegliere di seguire il Corso di Laurea a tempo parziale. Il corso di laurea per studenti a tempo parziale può essere articolato sia in quattro (45 CFU per anno) sia in cinque anni (36 CFU per anno). In ogni caso, il titolo di studio verrà rilasciato solo in seguito all’acquisizione di un numero di crediti pari a quello previsto per gli studenti a tempo pieno.

Le attività didattiche previste nel corso di laurea consistono in:

I crediti sono classificati nelle seguenti categorie:

Nel Manifesto degli Studi verrà indicato:

 

 

Attività formative indispensabili

Crediti totali: 180

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Crediti assegnati a ciascuna attività formativa del corso di laurea in Sistemi Informativi Territoriali.

ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI

Attività formative:

Ambiti disciplinari

Settori scientifico-disciplinari

CFU

Tot. CFU

Di base

Matematica, informatica statistica e demografia

INF/01 — Informatica
ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni
MAT/03 — Geometria
MAT/05 - Analisi matematica
MAT/06 - Probabilità e statistica mat.
MAT/09 - Ricerca operativa 21

27

Ecologia, geografia e geologia

BIO/07 - Ecologia
M-GGR/01 — Geografia

9

Rappresentazione

ICAR/06 - Topografia e cartografia
ICAR/17 — Disegno 27

57

 

Caratterizzanti

Architettura e ingegneria

GEO/05 - Geologia applicata
ICAR/01 - Idraulica
ICAR/02 - Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia
ICAR/04 - Strade, ferrovie e aeroporti
ICAR/05 - Trasporti
ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana
ICAR/15 - Architettura del paesaggio
ICAR/18 - Storia dell'architettura
ICAR/19 - Restauro
ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanist.
ICAR/21 - Urbanistica
ICAR/22 — Estimo 69

36

 

Diritto, economia e sociologia

IUS/10 - Diritto amministrativo
IUS/14 - Diritto dell'unione europea
SECS-P/01 - Economia politica
SPS/10 - Sociologia dell'ambiente e del territorio 9

 

 

78

 

Affini o integrative

Cultura umanistica

L-ANT/09 - Topografia antica

3

18

 

Cultura architettonica, ingegneristica e dell'ambiente

AGR/10 - Costruzioni rurali e territorio agroforestale
ICAR/03 - Ingegneria sanitaria — ambientale
ICAR/08 - Scienza delle costruzioni
ICAR/09 - Tecnica delle costruzioni
ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale
ING-IND/35 - Ingegneria economico-gestionale
ING-INF/03 — Telecomunicazioni
15

 

 

 

 

 

 

 

 

18

         

Attività formative:

Tipologie

CFU

Tot.CFU

A scelta dello studente

Consigliati tutti i SSD della tabella ministeriale

9

9

Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera

Prova finale

6

9

Lingua straniera

3

Altre (art. 10, comma 1, lettera f)

Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, etc.

9

9

TOTALE

 

180

108

 

 

  1. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

Tirocinio

Lo stage in azienda o presso enti qualificati è momento fondamentale di integrazione della didattica istituzionale. Dura un trimestre e si connette direttamente alle tesi di laurea.

Bilancio delle competenze (all’ingresso, in itinere, all’uscita)

Aspetto fondamentale per la gestione controllata del progetto formativo del CDL SIT è il bilancio delle competenze ai diversi stadi. Il bilancio delle competenze in ingresso è realizzato attraverso il sistema di test (matematica, informatica, inglese, comunicazione) e l’associata attività di riallineamento per portare gli studenti ad un livello quanto più possibile omogeneo.

Viene rilasciato allo studente immatricolato un documento di valutazione e l’indicazione dei deficit eventualmente riscontrati. Al documento viene quindi associato un percorso specifico di riallineamento (che non frutta crediti). Il bilancio delle competenze in itinere è documentato progressivamente nel "libretto formativo" allegato al libretto individuale degli esami/crediti sulla base delle valutazioni per macroarea per anno.

Il bilancio delle competenze in uscita è quindi certificato nel suo complesso dal libretto formativo che testimonia e documenta il percorso complessivo dello studente nel corso della sua permanenza nell’ambito del CDL SIT.

Certificazioni intermedie (PET e ECDL)

Il CDL SIT potrebbe divenire "Test Center" riconosciuto per sostenere gli esami che consentono di conseguire sia la certificazione internazionale di lingua Inglese a livello PET (Preliminary English Test) del Sistema Cambridge, sia la cosidetta "Patente Europea del Computer" ECDL (European Computer Driving Licence). Si tratta di due certificazioni intermedie significative soprattutto in quanto riconosciute a livello internazionale e quindi riferiti a standard di fatto, particolarmente utili e spendibili sul mercato del lavoro. Gli studenti conseguiranno quindi sulla base dei programmi previsti le due certificazioni entro il secondo anno di corso.

 

Verifiche dell’apprendimento (test, crediti e valutazioni per macroarea)

Obiettivo del sistema delle verifiche è di valutare il livello e la qualità dell’apprendimento conseguiti nell’ambito dell’area di riferimento. All’interno dei singoli moduli sono previsti test di verifica intermedi e il successivo conseguimento dei relativi crediti.

Acquisiti i crediti relativi ai diversi moduli che afferiscono ad una specifica area, potrebbe essere sostenuta la prova di valutazione relativa alla stessa (valutazione d’area). Quindi il sistema di valutazione, successivo al superamento dei test e al conseguimento dei crediti relativi, potrebbe avvenire per area, con la compresenza di più docenti, ottenendo per altro una significativa riduzione del numero degli "esami".

Libretto formativo e Tesi (verifica finale)

Il libretto formativo sarà adottato nell’ambito del SIT e ha il compito di documentare in modo articolato il curriculum dello studente laureato, riportando in forma dettagliata l’insieme delle esperienze didattiche , i programmi, i contenuti dello stage, le eventuali esperienze professionali, ecc .

La Tesi di Laurea consiste in un prodotto di tipo testuale e di una applicazione specificatamente sviluppata sul tema di tesi. Si connette direttamente all’esperienza di tirocinio di cui ne costituisce di fatto l’esito (critico) finale.

 

 

7. RELAZIONI CDL, CDL SP. E MASTER

Il Corso di Laurea in Sistemi Informativi Territoriali ha radici culturali in comune con l’attuale SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED AMBIENTALE, già esistente presso il Politecnico di Bari, di cui costituisce una gemmazione connotata dalla fusione di alcune tematiche territoriali e ambientali con una articolata gamma di nuove tecnologie.

Nell’assetto dei due corsi di laurea (Triennale + Biennale) è possibile condividere alcuni segmenti del progetto formativo, in particolare relativi al primo anno, sia per la parte di avvio (fenomeni e problematiche territoriali e ambientali) sia per parti di Project Work, in particolare relative al I e II semestre. Salvo verifiche approfondite, è quindi concretamente ipotizzabile la condivisione (progettazione e gestione) di alcune aree didattiche di base, soprattutto interpretando correttamente il profilo della "classe" che comunque costituisce una cornice condivisa.

Appare altresì ragionevole prevedere con una limitata integrazione di crediti (da definire in sede di progettazione attuativa) il passaggio dalla Laurea in Sistemi Informativi Territoriali a quella di specializzazione in Ingegneria per l’Ambiente e Territorio, o ad altre con comune "radice" territoriale.

Altrettanto ragionevole appare l’ipotesi di costituire un cuscinetto (caratterizzato da stage formazione-lavoro, ad esempio semestrale) tra Laurea in SIT e Laurea di specializzazione in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale, o altre affini, con riconoscimento specifico di crediti.