NOTA DEL TRADUTTORE
Se le pietre per le costruzioni fossetro tagliate con tutta la diligenza, onde ottenere superficie ben appianate ed angoli esatti, la posatura di esse in opera sarebbe cosa di pochissima importanza perocchè non consisterebbe che nel disporre i pezzi secondo l'apparenza ideata dal costruttore. Ma siccome o per l'avidità degli operai e degl'imprenditori o per la negligenza di chi dirigge le fabbriche le pietre non sono quasi mai esattamente apparecchiate, così tutte le precauzioni e tutto lo studio della posatura debbono impiegarsi in questo caso, onde almeno ripiegare coll'arte agli originali difetti delle pietre ed ottenere quant'è possibile buone costruzioni. Quando le pietre sono esattamente preparate, le costruzioni possono essere solidissime anche senza cementi, perni o ramponi metallici, purchè la disposizione dei pezzi sia tale da collegarli insieme in modo che una pietra non possa togliersi senza che tutta la costruzione o crolli o si scommetta; ma tuttavia l'uso dei perni e dei ramponi metallici sarà sempre prudentissimo per non affidare la solidità di una struttura al solo peso ed aderenza delle masse. Ma se si debbono porre in opera pietre di imperfetta preparazione è indispensabile l'uso di cementi per ottenere una discreta stabilità, e perciò la principal cura debb'essere di adoperare una malta fina di buona presa, di non lasciare alcun vano fra pietra e pietra, di porre uniforme lo strato della malta nelle commessure orizzontali, onde pure uniformemente si ristringa nell'asciugarsi sotto il peso delle pietre. Prima però di procedere alla posatura di una pietra è necessario esplorare coll'archipendolo o colla livelletta a bolla d'aria se il piano superiore dello strato o filare sottoposto sia a livello; e nel caso che non lo sia è necessario ridurlo. Si mette quindi in prova la pietra che vi si deve sovrapporre, cioè si colloca a posticcio nel luogo assegnatole, e col piombo, colla squadra e coll'archipendolo si esplora se le sue superficie sono bene spianate e combaciano esattamente colle pietre adiacenti; nè si procederà alla stabile posatura se tali condizioni non si trovano adempite. Riconosciuta bene apparecchiata la pietra si leva di posto, si spazzano accuratamente e si bagnano gli strati, esi stende sull'inferiore, per l'altezza non maggiore di 18 centimetri, una malta fatta di calce e polvere finissima di tegole e meglio di marmo. Si ripone la pietra e coi soliti aiuti della squdra e del livello fatta andare a sito si batte con mazzuolo di legno onde tutta la malta superflua sia rigettata dalle commessure. Così compiuta la costruzione non rimane che di radere le pareti esterne, e di togliere dalle commessure quanto si può la malta empiendo i tagli accuratamente con nuova malta, stropicciandola più volte con un lisciatoio di ferro finchè abbia acquistato tutta la durezza di cui è capace.