1608:
Il Provinciale P. Arcangelo da Altamura, dietro richiesta dell'università di Triggiano, invia sul luogo due religiosi per dare inizio ai lavori di costruzione del convento e della chiesa, completamente ultimati nel 1617.
1614:
I frati cappuccini si installano nel convento, come è attestato da una iscrizione posta nell'architrave del portale della chiesa annessa.
1733:
P. Tommaso da Triggiano dipinge ad affresco la volta della navata principale.
1744: 24 aprile
La chiesa è consacrata da Giuseppe Campanile vescovo di Ascoli Satriano, con l'apposizione delle reliquie dei SS. Bonifacio e Valentino.
1828:
Si procede ad un primo interramento, ad opera dei cappuccini, di una parte dell'ampio complesso ipogeo cimiteriale, probabilmente destinato non solo alla sepoltura dei frati, ma anche a quella di tutta la popolazione di Triggiano.
1839:
Il Comune di Triggiano che non ha adempiuto, per mancanza di fondi, ad ottemperare alla legge che impone la costruzione di un camposanto lontano dall'abitato, tenta di adibire a cimitero del paese il sepolcreto sottostante la chiesa di San Francesco.
1841, agosto:
Tutto il vasto sepolcreto, ad esclusione della cappella, è fatto interrare dal Comune di Triggiano. Il costo sostenuto per la colmatura è di ducati 73.
1848:
P. Policarpo da Mola amplia la chiesa costruendo l'attuale facciata e aggiungendo le due cappelle di San Felice e di San Vito.
1866, 22 dicembre:
Dopo l'Unità d'Italia e in seguito alla legge della soppressione religiosa, i cappuccini di Triggiano vengono letteralmente messi alla porta d'autorità. Abbandonata la loro casa, si rifugiano presso le rispettive famiglie.
1867, 9 ottobre:
Si accorda, e si perfeziona con atto notarile, la cessione gratuita dallo Stato al Comune di Triggiano dei fabbricati del convento e della chiesa, per uso di asilo di mendicità ed ospedale.
1911:
P. Nazareno di Triggiano fa costruire un nuovo altare maggiore che sarà consacrato da Agostino Migliore, vescovo di Monopoli, il 28 maggio 1920.
1947, 27 luglio:
Con il beneplacito dell'arcivescovo Marcello Mimmi, i cappuccini riprendono possesso del loro antico convento ed iniziano il loro apostolato in mezzo al popolo di Triggiano.
1962-1964:
Sono eseguiti lavori di rinnovamento della chiesa, con l'aggiunta della navata laterale, che viene messa in comunicazione con la chiesa sfondando le cappelle del lato destro.
1967, 30 aprile:
L'arcivescovo Enrico Nicodemo istituisce nella chiesa la nuova parrocchia con il titolo di San Francesco d'Assisi. Primo parroco è nominato P. Virgilio Suma (ancora tale nel 1981). Il riconoscimento civile è concesso il 5 marzo 1971.
1970, aprile:
È data al presbiterio la sistemazione secondo il rinnovamento liturgico del Concilio Vaticano II. Viene perciò rimosso l'altare maggiore sistemato nel 1920 ed eretto un altare rivolto verso il popolo, che è consacrato nello stesso anno dal vescovo ausiliare Michele Mincuzzi.
1993:
Grazie all'intraprendenza di Padre Bernardino, parroco della chiesa di San Francesco, si avvia il recupero del patrimonio storico-artistico del complesso della chiesa e della cappella cimiteriale ipogea dei cappuccini.
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