HomeBackForward
Il catasto di Bari del 1874

Il primo rilevamento catastale geometrico particellare della città di Bari (1874).

TopicsArgomenti.
La prima attendibile rappresentazione topografica del borgo e della città vecchia.
Metodi di rilievo urbano.
L'immagine della città.
La redazione di una nuova mappa: i catasti di Bari del 1894 e del 1917.
Le tavole del borgo murattiano e della stazione ferroviaria.

TopLa prima attendibile rappresentazione topografica del borgo e della città vecchia.
Chi oggi voglia approfondire la conoscenza delle vicende urbane di Bari, ed in particolare della città vecchia, non può non immergersi nello studio delle tavole del primo catasto geometrico-particellare nel 1874.
È di estremo interesse la possibilità di ricostruire l'antico tessuto storico della città intra muros, su una base metrica attendibile, senza per questo disprezzare le informazioni contenute nelle vedute prospettiche e scenografiche del Settecento e dell'Ottocento.

La mappa particellare rappresenta la situazione dei fabbricati al 1890, in virtù delle due rettifiche e dei tre aggiornamenti seguiti alla prima redazione della carta del 1874. Gli aumenti della consistenza edilizia sono riportati infatti sulla stessa mappa, mentre i frazionamenti verranno segnati sulla successiva mappa del 1894. Contenuti della mappa particellare (periodo 1874-1890)
Anno Operazione Scopo
1875 I rettifica identificazione dei fabbricati
1878 II rettifica revisione generale dei redditi dei fabbricati
1887
30 maggio
I aggiornamento crescita edilizia e frazionamenti degli immobili
1888
12 novembre
II aggiornamento crescita edilizia e frazionamenti degli immobili
1890
31 marzo
III aggiornamento crescita edilizia e frazionamenti degli immobili

Bari: il catasto del 1894
TopMetodi di rilievo urbano.
Dopo l'unificazione del Regno d'Italia, si affronta anche il problema dell'unificazione dei criteri di redazione del catasto, al fine di eliminare le forti sperequazioni esistenti fra i carichi fondiari dei diversi ex stati della penisola. Il 1° marzo 1866 è finalmente approvata la legge n.3682 che esprime il principio di eseguire un catasto particellare senza scopo fiscale e con caratteri civile e giuridico. Per le città e le province dell'ex Regno di Napoli si tratta di una svolta epocale: dalla concezione descrittiva dei precedenti catasti onciari, basati sui fuochi, si passa all'idea del catasto come strumento oggettivo di accertamento del possesso e quindi ad una rappresentazione dei beni scaturita da una misurazione diretta.
La legge del 1866 stabilisce:
all'articolo 1, che:
"Sarà provveduto, a cura dello Stato, in tutto il regno, alla formazione di un catasto geometrico particellare uniforme fondato sulla misura e sulla stima, allo scopo:
  1. Di accertare le proprietà immobili, e tenerne in evidenza le mutazioni.
  2. Di perequare l'imposta fondiaria."
all'articolo 33, che il catasto è costituito da:
  1. la mappa particellare;
  2. la tavola censuaria;
  3. il registro delle partite;
  4. la matricola dei possessori.

Unione delle tavole dalla 13 alla 18 del catasto di Bari. 1894

Viene altresì istituito e definito l'apparato tecnico-amministrativo, e si provvede alla ripartizione delle competenze fra l'amministrazione statale (che ha la direzione e vigilanza di tutte le operazioni catastali) e gli enti locali (con le commissioni censuarie provinciali e comunali).
Gli operatori del rilevamento compiuto a Bari dall'8 luglio al 19 ottobre 1874, fanno tutti parte della Giunta di Censimento di Lombardia e della Direzione Compartimentale del Catasto di Torino, ovvero appartengono ad aree geografiche che già un secolo prima avevano sperimentato la redazione di un catasto geometrico-particellare.
Il risultato del loro lavoro è raccolto in venti tavole (di cartoncino acquerellato delle dimensioni di cm 60 per cm 50 circa) oggi conservate presso l'Ufficio Tecnico Erariale del comune di Bari.
Le tavole della mappa particellare del 1874
Numero Scala grafica Descrizione
1 Tavola divisa in due parti:
a sinistra sono riportati tutti i dati relativi alla redazione del catasto (data, nomi dei rilevatori, visti dei dirigenti, annotazioni degli aggiornamenti, etc.);
a destra sono rappresentati i 2 quadri d'unione delle tavole (uno per le 10 tavole del centro urbano, uno per le 9 tavole della città vecchia)
2 - 11 1:1000 10 tavole del centro urbano (borgo murattiano)
12 - 20 1:500 9 tavole costituenti l'Allegato A, in cui è rappresentata la città vecchia

Bari: il catasto del 1894
TopL'immagine della città.
Le tavole della mappa catastale che riguardano Bari vecchia congelano l'immagine della città medievale entro le mura, evidenziandone il tessuto residenziale ormai a trama fittissima, in seguito alle stratificazioni edilizie accumulatesi nei secoli dell'ancien régime.
Se a sud sono già registrate la demolizione delle mura e l'edificazione del borgo avviata nell'ottocento, e sul lato ovest la morfologia della costa tiene traccia della costruzione del nuovo porto, tuttavia dalla mappa emergono con chiarezza le relazioni fra i tracciati viari, pressoché immutati, e gli edifici religiosi e civili più importanti che, con le loro piazze e talvolta slarghi, hanno condizionato le dinamiche di sviluppo della Bari medievale.
Tre edifici religiosi indicati nelle tavole sono destinati a scomparire: la chiesetta della Portella o Vergine del Carmelo (sul bastione triangolare in asse con la basilica di San Nicola), la chiesa di Santa Teresa delle Donne e quella dell'Ospedale. Queste ultime due, insieme all'edilizia circostante e ai resti della cinta muraria, saranno demolite negli anni '30 del novecento per far posto ad un complesso di case popolari.
Unione delle tavole dalla 13 alla 18 del catasto di Bari. 1894

TopLa redazione di una nuova mappa: i catasti di Bari del 1894 e del 1917.
Nel 1894 si rende necessaria la redazione di una nuova mappa catastale in quanto quella del 1874 è ormai inservibile, in seguito ai tre aggiornamenti effettuati fino al 1890.
Al di là di accorpamenti o frazionamenti delle proprietà rilevabili dall'eventuale confronto delle due mappe, è da segnalare la modifica della morfologia della costa sul lato occidentale della città vecchia dovuta al riempimento della cosiddetta colmata di San Vito, finalizzata alla realizzazione di un collegamento fra la stazione ferroviaria e il nuovo porto, per mezzo di una nuova strada che aggiri il castello e la città vecchia (si tratta di un tracciato seguito anche dal raccordo ferroviario).
Una tavola molto interessante è l'Allegato A al Foglio 4 che rappresenta l'area circostante il castello, con le annotazioni di vari aggiornamenti fra il 1900 e il 1904. Si può rilevare la presenza di un mercato, poi demolito, nel largo castello, e la realizzazione del corso Trieste (già strada San Vito) collegato alla piazza del castello grazie alla demolizione di un fabbricato di proprietà del demanio, acquistato allo scopo dal comune di Bari. Sempre sul fronte mare ad occidente della città vecchia si eseguono lavori di demolizione di alcuni tratti della cinta muraria in vista dei lavori portuali di ampliamento delle banchine e di costruzione dell'edifico della Regia Dogana.
Della mappa del 1917 non sono disponibili le tavole in scala 1:500.

TopLe tavole del borgo murattiano e della stazione ferroviaria.

DA INSERIRE


Web Design & Authoring: Maurizio Mastrorilli, 2000-2001 -
 
Per informazioni, suggerimenti e
collaborazioni: bsc@rilievo.poliba.it
Ultimo aggiornamento:
18 Giugno 2001