PRESENTAZIONE

La costruzione di nuove chiese è un problema sempre attuale per la comunità cristiana. Lo è soprattutto in questo tempo in cui le forme e le funzioni dello spazio liturgico chiedono di essere ripensate in base alla riforma voluta dal Concilio Vaticano II e al cammino di fede delle comunità che celebrano il Mistero di Cristo. La Chiesa italiana, erede di un impareggiabile tesoro di tradizioni architettoniche, intende non solo conservare le testimonianze del passato, ma vuole accogliere anche le migliori proposte dell'arte contemporanea che si pongano al servizio del culto. Nella ricerca di un autentico rinnovamento in questo campo, molte diocesi hanno già promosso attività diverse di riflessione e di intervento. Numerosi centri di studio ed esperti delle varie discipline, mediante pubblicazioni monografiche o periodiche, si sono impegnati ad approfondire le linee di forza per una architettura sensibile alle esigenze dell'assemblea che celebra. La normativa liturgica si è gradualmente arricchita e precisata nella pubblicazione dei principali documenti per la celebrazione. Fare sintesi di tutti gli apporti non è cosa facile, né questo è lo scopo della presente Nota. Tuttavia, una convinzione deve stare alla base di ogni progetto: per l'ideazione e la costruzione di nuove chiese è necessario l'impegno coordinato di tutte le componenti ecclesiali, ciascuna per la propria parte. Allo scopo di favorire questo interscambio, la Commissione della C.E.I. per l'edilizia di culto e la Consulta nazionale per i beni culturali ecclesiastici, ha elaborato la presente Nota e, con l'approvazione del Consiglio Permanente della C.E.I., la affida ai Vescovi e alle loro comunità diocesane perché ogni nuova chiesa-edificio sia "segno della Chiesa pellegrina sulla terra e immagine della Chiesa già nel cielo" (Pontificale Romano, Dedicazione di una Chiesa, Premesse n.28)

____________________LUCA BRANDOLINI
Roma, 18 febbraio 1993 Memoria del Beato Angelico
Presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia




PREMESSA

La presente Nota intende costituire un riferimento e uno stimolo al dialogo fra committenti (pastori, liturgisti, popolo di Dio) e progettisti (architetti, artisti, artigiani e tecnici) che deve iniziare nella fase stessa dell'ideazione e configurazione di un nuovo spazio sacro, e svilupparsi nella fase successiva del suo arredo e della sua utilizzazione. Queste indicazioni, pur riguardando le nuove chiese parrocchiali, possono rivestire una loro esemplarità di fondo anche per le chiese non parrocchiali, quali i santuari, le chiese conventuali, le cappelle di ospedali, di case di esercizi, i cimiteri, ecc. La Nota vuole anche porsi come riferimento normativo per la valutazione dei progetti ai fini di un esito positivo e dell'eventuale finanziamento previsto dalla C.E.I. Non si mira dunque ad esaurire la trattazione di una materia tanto ricca e complessa, ma soltanto a riunire alcune essenziali indicazioni pratiche in vista della progettazione. Poich qui ci si attiene a orientamenti di carattere generale, per gli ulteriori aspetti riguardanti l'edilizia di culto e le altre strutture di servizio religioso, i committenti e i progettisti sono rinviati alla normativa della C.E.I. e alle opportune precisazioni elaborate in sede locale. Vengono cosi dichiarati gli obiettivi e i limiti di questo documento ricapitolativo e integrativo dei principi e delle norme gi riportate nei libri liturgici. Infine, mentre si ispira fondamentalmente, talvolta citandoli alla lettera, ai documenti ufficiali (i cui passi pi rilevanti vengono riportati per esteso in appendice), questa Nota è uno strumento per la mediazione dei loro contenuti e per la loro pi ampia divulgazione.