30. Significato del luogo e della «sede» per la celebrazione
della Penitenza
Dopo il Concilio di Trento si sono affermati, nella disciplina della Chiesa
latina, un luogo e una «sede» apposita, deputati alla celebrazione
individuale del sacramento della Penitenza, che hanno raggiunto forme architettoniche
e plastiche talvolta notevoli. Per l'adeguamento di tali luoghi e «sedi»
si richiede di fare riferimento al nuovo Rito della Penitenza (entrato in
vigore in Italia il 21 aprile 1974), mettendone in evidenza la varietà
dei modelli rituali, in particolare la sua celebrazione comunitaria.
Vi è inoltre da ricordare che «tutta la Chiesa, in quanto popolo
sacerdotale, è cointeressata e agisce. sia pure in modo diverso,
nell'opera di riconciliazione, che dal Signore le è stata affidata».
Così, la dimensione ecclesiale del sacramento risulterà particolarmente
evidente se, come luogo proprio della celebrazione, viene utilizzata l'aula
della chiesa, dove normalmente troverà pertanto posto la «sede
confessionale».
Anche la buona visibilità della «sede confessionale» -
denominata anche «confessionale» - diventa un richiamo costante
alla misericordia del Signore, che, nel segno sacramentale, riconcilia a
sé il discepolo che si converte, comunicandogli la sua pace e riaggregandolo
al popolo di Dio.
31. Adeguamento del luogo della Penitenza
Nel progetto di adeguamento, i luoghi della celebrazione della Penitenza
devono far parte integrante dell'organismo architettonico e liturgico, essere
facilmente percepibili e bene armonizzati spazialmente. I segni che li identificano
devono mettere in evidenza, per quanto possibile, l'aspetto positivo del
sacramento, richiamando il clima spirituale di festa evocato dalla parabola
del padre misericordioso (cfr. Lc 15,11-32).
Le sedi confessionali esistenti, pur essendo state pensate per un diverso
contesto celebrativo, in genere sono ancora utilizzabili per il nuovo Rito
della Penitenza. A tale scopo pare sufficiente pensare solo a qualche modifica
veramente necessaria, discreta e reversibile.
Si provveda innanzi tutto a una collocazione idonea delle «sedi»
nella navata, in rapporto alle esigenze celebrative.
Si pensi inoltre a introdurre qualche semplice modifica (come la illuminazione
interna ed esterna, condizioni sufficienti di riscaldamento, isolamento
acustico), a patto, però, di non alterare il carattere e la struttura
del manufatto.
Nell'adeguamento degli spazi celebrativi della liturgia penitenziale, soprattutto
con riferimento alla celebrazione in forma comunitaria, occorre ricordare
che nella chiesa alcuni luoghi o segni, come l'ambone e la sede, sono unici:
essi non vanno dunque ignorati né replicati, ma convenientemente
utilizzati. In particolare, si tenga presente che la riforma liturgica,
per sollecitare e sostenere l'impegno di conversione, ha riproposto con
forza il riferimento alla Parola di Dio e chiede quindi che il luogo della
sua proclamazione sia adeguatamente valorizzato anche in occasione della
celebrazione penitenziale.