PARTE SECONDA

IL CANTIERE DELLA CHIESA

A) Le condizioni del progetto

24. La riconoscibilità della chiesa

Nella fase di ideazione di una chiesa, insieme a quella delle altre costruzioni ad essa collegate (ad es. le opere pastorali), si fanno evidenti due esigenze prioritarie:
- la progettazione globale dell'area in cui la chiesa, pur dialogando con essi, non si deve confondere con gli altri edifici;
- la riconoscibilità dell'edificio per il culto, che va assicurata non tanto attraverso segni aggiuntivi (insegne, luci, scritte), ma, nei limiti del possibile, attraverso adeguate pause architettoniche (sagrato, giardino, cortile), contenenti elementi evocativi che orientino tematicamente e plasticamente allo spazio ecclesiale, senza attardarsi dietro scenografie o allegorismi discutibili.
Al riguardo un'attenta ricognizione storico-architettonica può offrire spunti e suggestioni da tener presenti, senza limitare la ricerca creativa di nuove soluzioni.


25. Committenti e progettisti

Si assicuri un effettivo dialogo dei committenti con i progettisti in modo che da questa stretta collaborazione, nel rispetto delle competenze di ciascuno, il progetto possa valorizzare pienamente la tradizione architettonica ecclesiale e locale.


26. Il dimensionamento della chiesa

Si eviti la ricerca forzata della monumentalità e il ricorso alla mera esibizione strutturale.
La capienza dell'aula liturgica, più che alla popolazione parrocchiale, deve essere commisurata alle esigenze della celebrazione.
Un'assemblea è in grado di celebrare in modo adeguato ed efficace se non supera una dimensione funzionale (500 persone circa, secondo i dati dell'esperienza).


B) La comunità e la progettazione

27. Soggetti, modi e tempi della progettazione

Progettare una nuova chiesa significa dare spazio adeguato al progetto pastorale e culturale di una comunità religiosa, che si pone a servizio degli uomini presenti sul territorio, per annunciarvi la Parola, celebrare l'Eucaristia e testimoniare la carità.
Diversi sono i soggetti, i modi di partecipazione e i tempi dell'iter progettuale.
- La Diocesi opera tramite l'Ufficio liturgico (per la consulenza specifica), la Commissione per l'arte sacra (per la valutazione del progetto), il Comitato nuove chiese (con i necessari supporti di indole diversa), il Consiglio per gli affari economici (per la verifica dei piani finanziari), i tecnici.
- La Parrocchia opera tramite il Parroco, il Consiglio pastorale, il Consiglio per gli affari economici, i fedeli, i tecnici.
- Il progettista è persona di particolare qualificazione già a livello di pratica professionale, ma deve mostrarsi specificamente sensibile ai valori teologico-liturgici che l'edificio dovrà rappresentare. L'incarico sia dato dal Vescovo, sentita la comunità locale.
I rapporti professionali devono essere conformi alla prassi consueta. L'offerta di una prestazione gratuita non è criterio sufficiente per l'affidamento dell'incarico.
- L'iter progettuale prevede che il progetto sia esaminato e approvato dal Vescovo, tramite la commissione diocesana, nel momento della sua formulazione di massima, e poi di progettazione completa. Le osservazioni e indicazioni al progettista vanno date, tramite l'Ufficio liturgico, dal Vescovo che rimane in contatto e interazione con il Parroco.
- I tempi dell'iter: è previsto il tempo della sensibilizzazione e della consultazione dei fedeli, e quello dell'elaborazione e della discussione del progetto (in linea di massima e poi in fase esecutiva), anche in rapporto al piano di finanziamento intermedio e consuntivo.


C) I problemi tecnici e gestionali

28. Attenzioni di carattere generale

Dal momento che nella progettazione dell'edificio ecclesiale si tende spesso a privilegiare l'aspetto estetico nei confronti delle componenti tecnologiche, si auspica l'interdisciplinarietà già nella fase progettuale.
A tal proposito, è bene ricordare che i problemi tecnici dei grandi spazi sono più ardui da affrontare di quelli degli spazi minori.
Il progetto deve essere completo in ogni parte, in modo che l'edificio-chiesa comprenda già tutto nella sua struttura. In particolare, il progetto di una nuova chiesa deve contenere indicazioni complete anche per quanto riguarda gli impianti. Occorre rispettare la normativa civile prevista per gli edifici pubblici (come l'abbattimento delle barriere architettoniche con l'inserimento di rampe adeguate, la sicurezza impiantistica, il sistema di allontanamento delle acque meteoriche, ecc.) assicurando il contenimento del consumo energetico, la semplicità gestionale e il ridotto costo manutentivo.
È fattore di capitale importanza l'attenta valutazione dei preventivi di spesa e la scelta dell'impresa a cui affidare l'esecuzione del progetto, evitando pericolosi giochi al ribasso. È necessaria una approfondita analisi dell'aspetto tecnico-economico dell'opera, con particolare riferimento alla valutazione dei singoli lavori con relativi oneri, anche per giungere ad una corretta ed esauriente individuazione del costo dell'opera ed evitare sgradevoli sorprese in fase esecutiva.


29. La scelta dei materiali

Al fine di garantire la durata dell'edificio e per il rispetto dovuto a quanto i fedeli hanno offerto con generosità, si scelgano materiali tradizionali, sperimentati, durevoli, noti per le loro caratteristiche, evitando sperimentazioni e tecniche inedite che comportano rilevanti spese di manutenzione nel breve periodo.
In proposito, si ricorda che il cemento armato a vista crea seri problemi se non viene eseguito con particolare cura.


30. Illuminazione

In una attenta progettazione, la luce naturale concorre nell'architettura ad assicurare rilevanti effetti estetici, ma deve consentire anche i giusti livelli di luminosità funzionale, sia per l'assemblea sia per lo spazio presbiteriale e altri spazi, in modo che nelle ore diurne non si debba fare che un limitato uso di altre fonti di luce. La luce artificiale dovrebbe rispecchiare il più possibile le funzioni della luce naturale. Fatta salva l'esigenza delle luci di servizio, delle luci di emergenza, delle spie luminose per le norme di sicurezza, il quadro elettrico sia ubicato in sacrestia e qui facciano capo i comandi di tutti i circuiti della chiesa.
Assicurate le esigenze fondamentali di luminosità (come del resto anche quelle termiche e di aerazione), occorre che vengano precisate le possibilità di soddisfare le richieste liturgiche pi frequenti della comunità (liturgie eucaristiche feriali, festive, celebrazioni sacramentali non eucaristiche, momenti dell'anno liturgico, ecc.), ma anche garantite le condizioni per affrontare eventi più rari e straordinari (ad es.: veglie di preghiera, rappresentazioni sacre, ecc.).


31. Climatizzazione

Per l'aula liturgica e i locali annessi è necessario assicurare un ricambio naturale d'aria, facilitando l'apertura e la chiusura degli infissi.
Va comunque garantito un accurato controllo affinché non vi siano fonti localizzate di condensa.
Pur non essendo necessari impianti di riscaldamento sofisticati, data la breve permanenza dell'assemblea, tuttavia è bene assicurare una soddisfacente climatizzazione, evitando correnti d'aria, rumorosità e negativi impatti estetici. A tal fine, si cureranno le apposite bussole per le porte d'ingresso. Per tutto il complesso vanno poi previste non solo le parzializzazioni a circuiti separati, a seconda dei periodi di funzionamento, ma anche l'isolamento tra le singole parti parcellizzate.
Per la tempestiva utilizzazione dell'impianto termico occorrono comandi centralizzati, con possibilità di comando a distanza.


32. Acustica

Nella progettazione di una nuova chiesa a livello strutturale, di forma e di qualità di materiali si tengano presenti le regole fondamentali che garantiscano in genere un risultato acustico accettabile.
È importante ricordare che eventuali vizi d'origine sono difficilmente rimediabili con l'impianto di amplificazione.
È bene evitare di costruire una nuova chiesa in zone acusticamente disturbate. In presenza di rumorosit persistente, occorre tener presente la necessità dell'isolamento acustico dall'esterno (doppie porte, doppi vetri, ecc.). Gli impianti di diffusione acustica dovrebbero essere a servizio delle aree celebrative sia come sorgente che come apparati diffusori. Per questo gli altoparlanti siano collocati con particolare cura in modo da servire tutti gli spazi dell'edificio. Per quanto riguarda l'organo a canne, la resa dello strumento è condizionata dall'ubicazione e dal tipo di struttura che racchiude il complesso delle canne (cappella o nicchia). Una buona sonorità dipende da una struttura che faccia da cassa di risonanza e nello stesso tempo permetta al suono di espandersi. I progettisti prendano coscienza di questa tematica, anche per sollecitare i committenti a chiedere verifiche in tal senso fin dall'inizio della progettazione.
Lo spazio ideale per l'organo e gli altri strumenti musicali, come pure quello del coro à una postazione intermedia fra l'assemblea e il presbiterio. Le soluzioni concrete andranno cercate in rapporto sia al tipo di organo scelto sia alla configurazione dell'aula.
Particolare cura deve essere dedicata, quando occorra, alla sonorizzazione del coro, provvedendo i necessari microfoni ed attacchi microfonici.


33. Esigenze di sicurezza e di regolare manutenzione

Pur essendo le chiese esonerate dalla approvazione dei vigili del fuoco, esiste un obbligo morale di garantire la sicurezza, curando ad esempio gli accessi con numero, dimensione, posizione e senso di apertura delle porte di fuga.
Nel corso della progettazione siano introdotti tutti gli accorgimenti che garantiscono la regolare e agevole manutenzione della chiesa e dei suoi impianti. In particolare, sia assicurata l'accessibilità alle parti alte dell'edificio, l'ispezionabilità delle condutture e delle canalizzazioni, che devono essere poste in cunicoli o in vani completamente controllabili.
Per il parroco, il sacrista e i loro collaboratori è opportuna una guida di "istruzioni per l'uso e la conduzione" di tutti gli impianti, con le date di verifica e manutenzione periodica sia ordinaria che straordinaria.
E' infine auspicabile che nei Consigli per gli affari economici delle parrocchie siano presenti (o siano facilmente reperibili) tecnici preparati per la regolare manutenzione della chiesa e dei suoi impianti.


34. Incarico di progettazione

Per la progettazione e realizzazione degli impianti (termici, elettrici, fonici e di aerazione) e per la progettazione strutturale ci si affidi a professionisti e a imprese di provata qualificazione. È bene che presso gli uffici di Curia si trovino puntuali riferimenti al riguardo.
La progettazione degli impianti sia eseguita contemporaneamente a quella edilizio-architettonica e strutturale. Quest'ultima in particolare non è da sottovalutare, visto che ambienti di dimensioni fuori dell'ordinario comportano difficoltà di calcolo ed esecutive, che conducono a scelte talvolta contrastanti con le linee architettoniche. Se ciò viene fatto a cura dell'impresa e quindi solo prima dell'inizio dei lavori, ne deriva la necessità di effettuare varianti in corso d'opera, con conseguente compromissione nelle linee architettoniche, e in genere con una forte lievitazione dei costi.
L'affidamento dell'incarico deve prevedere un responsabilecoordinatore, ma contestualmente anche i relativi tecnici-specialisti che devono partecipare fin dall'inizio alla redazione progettuale.


35. Copia dei progetti

Al termine dei lavori il committente esiga la copia completa, aggiornata con le varianti avvenute in corso d'opera, di tutti i progetti, compresi quelli degli impianti idrico, termico, elettrico, messa a terra, fognario, di sonorizzazione.
Ciò al fine di facilitare gli interventi di manutenzione, soprattutto di quella periodica e preventiva. La documentazione è da conservare nell'archivio parrocchiale.