II. Soggetti istituzionali

Santa Sede

3. Con la recente riforma della Curia romana, presso la Congregazione per il clero è stata istituita la &laqno;Pontificia commissione per la conservazione del patrimonio artistico e storico della chiesa», la cui competenza è universale. Si avvale delle sue direttive la Conferenza episcopale italiana con la consulenza della Consulta nazionale per i beni culturali ecclesiastici.

Diocesi

4. Nella diocesi il compito di coordinare, disciplinare e promuovere quanto attiene ai beni culturali ecclesiastici spetta al vescovo che, a tale scopo, si avvale della collaborazione della Commissione diocesana per l'arte sacra e i beni culturali e di un apposito ufficio presso la curia diocesana.

All'ufficio diocesano è demandato il compito di verificare le richieste (di autorizzazione, di contributo, ecc.) dei singoli enti ecclesiastici, di trasmetterle agli enti pubblici e di seguirle in tali sedi; esso, inoltre, mantiene costanti rapporti e collabora con gli enti pubblici e privati, con altri enti e associazioni, con gli artisti e i cultori dei beni culturali ecclesiastici in vista della tutela, della valorizzazione e della fruizione dei medesimi.

Nell'ambito dell'ente diocesi operano diversi altri enti ecclesiastici soggetti all'autorità del vescovo. L'immediato responsabile dei beni culturali di tali enti è il rappresentante legale degli stessi. A lui compete la cura e la valorizzazione del patrimonio nel quadro dell'attività ordinaria della comunità alla quale egli è preposto. A ciò egli si dedicherà avvalendosi del consiglio e della collaborazione degli organismi dell'ente previsti dal diritto, di volontari preparati e di persone particolarmente competenti, mantenendosi in stretta relazione con gli organismi diocesani e rispettando le norme canoniche e Civili.

Conferenze episcopali regionali

5. La Conferenza episcopale regionale si avvale della consulenza della Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici al fine di coordinare l'attività in tale materia a livello di regione e di mantenere rapporti con l'Amministrazione regionale.

In sede di Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici si affrontano le questioni di carattere generale e in particolare tutto quanto riguarda i rapporti tra le diocesi e le amministrazioni locali (regioni, province, comuni) e gli organi periferici del Ministero per i beni culturali e ambientali.

La consulta si mantiene in costante rapporto con le diocesi della regione, con le altre consulte regionali e con la Consulta nazionale.

Il riferimento alla consulta regionale garantisce l'omogeneità e la convergenza degli orientamenti riguardanti i beni culturali emanati dai vescovi della regione ecclesiastica.

Conferenza episcopale italiana

6. La Conferenza episcopale italiana ha istituito la Consulta nazionale per i beni culturali ecclesiastici come organo interno di consulenza e con il compito di tenere contatti con le consulte regionali, con il Ministero per i beni culturali e ambientali e con gli altri ministeri competenti.

Della consulta nazionale fanno parte oltre ai delegati regionali nominati dalle rispettive conferenze episcopali regionali, i rappresentanti delle associazioni di settore (ABEI, AAE...), gli esperti in beni culturali ecclesiastici presenti negli organismi consultivi statali e altri membri nominati dalla Conferenza episcopale italiana.

Istituti di vita consacrata e società di vita apostolica

7. I superiori degli istituti di vita consacrata e delle società di vita apostolica sono i responsabili diretti dei beni culturali ecclesiastici di pertinenza della rispettiva comunità; essi con l'aiuto e il consiglio di persone competenti, ne curano la tutela e la valorizzazione, si avvalgono dei servizi che le diocesi predispongono in materia e collaborano con esse per la cura del patrimonio culturale religioso nella sua globalità.

Associazioni

8. Un ruolo significativo nei confronti dei beni culturali ecclesiastici è stato ed è tuttora svolto da soggetti ecclesiali ben radicati nella chiesa italiana, come le confraternite, le pie fondazioni, le varie associazioni. A tali soggetti compete ancora un vasto compito sia di tutela e di valorizzazione dei beni stessi, sia di animazione delle comunità cristiane e della società civile.