MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
COMITATO Dl COORDINAMENTO PER LO SVILUPPO
DELLA MULTIMEDIALITÀ' NELLA SCUOLA
PROGRAMMA Dl SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE
NEL PERIODO 1997 - 2000
Progetti operativi
INDICE
1. Premessa
Il sistema scolastico italiano ha il compito di riconsiderare i propri obiettivi
e processi formativi e di ridefinirli, sia capitalizzando le esperienze
acquisite, anche grazie alla sperimentazione, sia spingendo oltre l'innovazione,
affinché lo pongano in condizione di rispondere, nel più breve
tempo e al più alto livello di qualità possibile, alle esigenze
dello sviluppo sociale ed economico del Paese.
Per dare forza e il massimo della probabilità al raggiungimento di
tale fine appare essenziale che i processi di cambiamento possano poggiarsi
sulla definizione di un nuovo assetto degli studi. Quale che sia l'articolazione
del nuovo assetto, un punto essenziale e irrinunciabile sarà pero
costituito da quella cultura e quella operatività. necessarie al
dominio della tecnologia e nello stesso tempo da essa supportate, che caratterizzano
lo sviluppo del nostro tempo.
In particolare, in ordine a quest'ultimo aspetto, la Scuola non può
non farsi carico di assicurare a tutti i livelli ai suoi allievi una formazione
generalizzata e approfondita di quelle tecniche e di quelle tecnologie dell'informazione
e della comunicazione che coinvolgono oggi trasversalmente, in modo attivo
e passivo. qualsiasi impegno operativo e che costituiscono oramai sempre
più "requisito di ammissione'' alla vita attiva.
D'altra parte, quella che con espressione di sintesi viene definita la "multimedialità"
non può essere considerata solo in chiave di procedure e di strumenti
tecnici costituendo essa stessa una dimensione culturale dalla quale non
si può prescindere, sin dall'inizio, nel processo di costruzione
dell'uomo, del cittadino e del lavoratore.
Appare quindi essenziale per poter sostenere adeguatamente lo sviluppo qualitativo
del sistema scolastico nella sua interezza, la realizzazione di un programma
di diffusione della multimedialità in grado di incidere sulla struttura
profonda dei processi di insegnamento e di apprendimento.
Tale programma, è bene evidenziarlo.
a) non intende caratterizzarsi come un intervento straordinario attraverso
il quale affrontare una situazione di emergenza; al contrario esso tende
ad accentuare, accelerandolo, lo sviluppo fisiologico del sistema formativo
che peraltro, va precisato, specie in alcune sue componenti già da
tempo si è aperto ai nuovi linguaggi dell'informatica e della comunicazione;
b) tende ad intervenire su tutti gli ordini di scuola. a cominciare dalla
scuola primaria, anche per dare un riscontro tempestivo ad atteggiamenti
e attitudini che si manifestano molto presto; l'intervento si dovrà
realizzare attraverso progettazioni differenziate in relazione alle finalità
e ai bisogni culturali e professionali e alle metodologie dei diversi settori
e ordini scolastici;
c) intende porsi come un quadro di indirizzo e di sostegno ad uno sviluppo
che non può non trovare il suo riferimento progettuale ed operativo
nelle istituzioni scolastiche, in piena coerenza con la linea dell'autonomia
che il Ministero della Pubblica Istruzione sta portando avanti; l'azione
del programma, quindi, e, in complesso, tutta l'attività ministeriale,
sarà volta fondamentalmente a dare tono allo sviluppo, a delineare
ampi quadri di convenienza tecnica e finanziaria, responsabilizzando tuttavia
integralmente le scuole per quanto riguarda le scelte progettuali e gli
aspetti operativi;
d) non ignora, sul piano delle strategie relative alle risorse tecniche,
che la velocità dell'evoluzione in questo settore e la possibilità
di veri e propri cambiamenti di scenario tecnologico, possono creare situazioni
di obsolescenza anche in una previsione a medio termine qual è quella
formulata; in conseguenza va considerato elemento caratterizzante del programma
la verifica e la riprogrammazione annuale delle scelte per aggiornare gli
investimenti pregressi e per definire gli ulteriori interventi; questa considerazione
va tenuta presente nella lettura del programma e nella valutazione delle
scelte.
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2. Obiettivi
Sul piano più definito della didattica e della sua qualità
è oramai indiscusso che lo sviluppo delle tecnologie didattiche è
sostanzialmente connesso a quello delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione. La intrinseca polivalenza di queste le rende utili nella
formazione per fini molto diversi. La scelta dei fini potrà essere
di volta in volta assoggettata a criteri di priorità generali fissati
ad esempio per i diversi ordini di scuola, o di decisioni particolari dei
docenti, ma in un programma di sviluppo è impossibile, e sarebbe
sbagliato, fare scelte unidirezionali. Vale la pena di mettere in evidenza
tre grandi categorie di obiettivi. con l'avvertenza che esse non sono mai
del rutto disgiunte e che l'assunzione di una di esse non necessariamente
esclude le altre, anche se può cambiare l'enfasi data.
a) Educazione degli studenti alla multimedialità e alla comunicazione
L educazione alla multimedialità e alla comunicazione include anzitutto
un uso attivo e creativo delle tecnologie in connessione con la formazione
di alcune abilità generali, quali
- l'espressione e la comunicazione,
- la ricerca, l'elaborazione, la rappresentazione delle conoscenze in relazione
alle diverse aree del sapere,
- la comunicazione impersonale e la collaborazione anche a distanza;
É altrettanto importante educare i giovani alla fruizione e all'analisi
dei messaggi multimediali e dei sistemi di comunicazione cosi che essi possano
- farne strumenti efficaci di studio e di crescita culturale,
- acquisire un atteggiamento maturo e critico nei loro confronti
L'acquisizione di conoscenze e capacità specialistiche non è
un obiettivo del programma di sviluppo, ma la comprensione degli aspetti
funzionali delle tecnologie e dei principi scientifici sui quali esse si
basano, oltre che essere un obbiettivo della formazione generale di tutti
i cittadini, è anche un mezzo per favorire, soprattutto ai livelli
scolastici più alti e per alcune applicazioni, una padronanza delle
logiche e delle tecniche di impiego, utile peraltro per lo sviluppo di una
solida professionalità.
b) Miglioramento della efficacia dell'insegnamento e dell'apprendimento
delle discipline.
L'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione può
dare un notevole contributo all'efficacia del processo di insegnamento-apprendimento.
Si tratta di scegliere di volta in volta fra i numerosi strumenti che i
docenti e gli allievi possono impiegare nelle diverse funzioni didattiche
individuali e di gruppo, come la lezione, lo studio, l'esercitazione di
specifiche abilità e la soluzione dei problemi, la progettazione,
la valutazione. Affinché questo obiettivo si realizzi occorre che
i mezzi vengano scelti in modo coerente rispetto ai contenuti trattati e
alle abilità da sviluppare.
É anche necessario che l'uso delle tecnologie sia connesso ad attività
e contenuti pertinenti rispetto ai curricoli dei diversi ordini di scuola
e che dia un effettivo contributo al raggiungimento degli obiettivi stabiliti
per le diverse aree disciplinari.
c) Miglioramento della professionalità dei docenti
La padronanza delle tecnologie didattiche è evidentemente una condizione
perché essi possano introdurle nel loro lavoro. I diversi progetti
in cui si articola il programma dovranno dunque dare un adeguato spazio
alla formazione dei docenti in questa direzione.
L'uso delle tecnologie non è però solo un fine e un oggetto
dell'aggiornamento, ma anche uno strumento utile per la professionalità
dei docenti: i nuovi sistemi ai comunicazione, ad esempio, consentono la
consultazione di banche di dati e la ricerca di materiali, lo scambio di
esperienze, la consulenza e l'assistenza a distanza, il lavoro cooperativo,
l'autoformazione e la formazione a distanza.
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3 . Articolazione dei progetti
Allo scopo di finalizzare in modo razionale l'uso delle risorse e di dare
una certa sistematicità agli interventi, ma anche di mantenere la
flessibilità necessaria per tenere conto di esigenze e realtà
diverse, è bene che il programma di sviluppo sia articolato per categorie
di progetti o, se si vuole, per contenitori in grado di assorbire possibili
nuove varietà di progetti. Ogni categoria avrà i suoi obiettivi,
le sue risorse e, se necessario, le sue modalità organizzative.
Si propone di adottare la seguente struttura:
I - Progetti generali
I (a) - Unità operativa per docenti
I (b) - Multimedialità in classe
II - Progetti speciali finalizzati
III- Progetti pilota
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